Le 17 assunzioni di Pal...

Le 17 assunzioni di Palazzo dell'Aquila

In una nota odier­na il con­siglie­re di mi­no­ran­za dell'Udc, Sonia Miglio­re, pone una serie di do­man­de al sin­da­co e all'as­ses­so­re Mar­to­ra­na sulla ges­tio­ne eco­no­mi­ca del Co­mu­ne con par­ti­co­la­re ri­fe­rimen­to alle 17 as­sun­zio­ni (1 a tempo in­de­ter­mi­na­to, 2 a tempo de­ter­mi­na­to e 14 per mobilità) pro­gram­ma­te a Pa­la­z­zo dell'Aqui­la per il tri­en­nio 2013-2015.
As­sun­zio­ni che, a pa­re­re del con­siglie­re, stri­do­no da un lato con il mo­men­to di crisi che at­ta­nag­li gli Enti e dall'altro con il ca­ri­co fis­ca­le as­fis­sian­te messo in es­se­re nei con­fron­ti dei cit­ta­di­ni.

“Una do­man­da, sig­nor sin­da­co e as­ses­so­re Mar­to­ra­na: il patto di stabilità? E i conti che siete stati cos­tret­ti a ri­sa­na­re in un Co­mu­ne al 'di­sas­tro' e per i quali avete do­vu­to au­men­ta­re le tasse? E gli in­fi­ni­ti de­bi­ti la­s­cia­ti dalle pre­ce­den­ti scel­le­ra­te Am­mi­nis­tra­zio­ni? Come li pa­ghi­a­mo?”, ques­te le do­man­de poste dalla Miglio­re che pro­se­gue sot­to­li­nean­do l'impossibilità di non sfo­ra­re il patto di stabilità “visto – pro­se­gue la Miglio­re – che un di­ri­gen­te per­c­epis­ce uno sti­pen­dio mi­ni­mo di 100.000 euro all’anno. Ri­ten­go che sia un atto gra­vis­si­mo quel­lo della Giun­ta che pensa, in un mo­men­to così dram­ma­ti­co di crisi, di au­men­ta­re a dis­mi­su­ra le tasse ai cit­ta­di­ni per poi as­su­me­re 4 di­ri­gen­ti e altro per­so­na­le”. Ma ancor più grave sono i dubbi sol­le­va­ti dalla Miglio­re, an­co­ra in at­te­sa di una spie­ga­zio­ne, sul “tras­fe­rimen­to di 2 di­ri­gen­ti della ditta Busso al set­to­re di Pro­te­zio­ne ci­vi­le”, come si pos­so­no, in­fat­ti, tras­fe­ri­re due di­pen­den­ti da una ditta pri­va­ta ad un ente pu­bbli­co? A ques­ta do­man­da ha ris­posto solo l'as­ses­so­re Conti, non en­tran­do però nel me­ri­to della ques­tio­ne, di­fat­ti egli ha ri­cor­da­to che il 31 ot­to­bre scor­so “l'Uf­fi­cio per­so­na­le dava pa­re­re ne­ga­ti­vo (a ques­to tras­fe­rimen­to) in quan­to l'as­sun­zio­ne dei due di­ri­gen­ti avreb­be sot­to­posto l'Ente allo sfo­ra­men­to del patto di stabilità”, la do­man­da prin­ci­pa­le però ri­ma­ne in­eva­sa.

L'altra ques­tio­ne, sol­le­va­ta dal con­siglie­re, ri­guar­da la red­azio­ne del bando per la scel­ta del di­ri­gen­te eco­no­mis­ta, l'unico delle 17 as­sun­zio­ni a con­tr­at­to in­de­ter­mi­na­to. I cri­te­ri scel­ti dall'Am­mi­nis­tra­zio­ne per se­le­zio­na­re il su­d­det­to di­ri­gen­te non pre­ve­do­no esami di sorta, ma solo la pre­sen­ta­zio­ne dei ti­to­li e il su­pe­ra­men­to di un col­lo­quio, at­tri­buen­do a quest'ul­ti­mo ben il 60% del pun­teg­gio e sol­tan­to il 40% ai ti­to­li. Certo ques­ta me­to­do­lo­gia di se­le­zio­ne è le­git­ti­ma, come può sol­le­va­re qual­che dub­bio, il clien­te­lis­mo si è ba­sa­to negli anni, spe­cie in Si­ci­lia, anche su se­le­zio­ni di ques­to tipo.


L'esterofilia leghista di...

L'esterofilia leghista di Piccitto

"Con gran­de ra­m­ma­ri­co, su seg­na­la­zio­ne di im­pren­di­to­ri e pro­fes­sio­nis­ti ra­gu­s­a­ni, ab­bia­mo preso atto che l’Am­mi­nis­tra­zio­ne Pic­cit­to, nell’in­di­re ma­ni­fes­ta­zio­ni di in­ter­es­se o bandi di gara o nell’af­fi­da­re in­ca­ri­chi per l’ero­ga­zio­ne di ser­vi­zi, sis­te­ma­ti­ca­men­te es­clu­de le pic­co­le im­pre­se ed i pro­fes­sio­nis­ti lo­ca­li”. E’ quan­to ri­le­va­no, in una nota, i co­or­di­na­men­ti cit­ta­di­ni di Ra­gu­sa Do­ma­ni, Ter­ri­to­rio e Me­ga­fo­no. “Per­tan­to – pro­se­gue il do­cu­men­to – oltre al danno de­ri­van­te dall’au­men­to spro­pos­i­ta­to delle im­pos­te e delle tasse ai cit­ta­di­ni ed alle im­pre­se ra­gu­s­a­ne, con­tri­buen­do di fatto a peg­gio­ra­re la crisi in cui la gran parte della po­po­la­zio­ne versa, oltre al danno di avere get­ta­to al vento 500.000 euro de­sti­na­ti alla legge su Ibla ten­tan­do poi di mas­che­ra­re l’azio­ne come “beau geste” di solidarietà ci­vi­le, oltre al danno cau­sa­to dal caos am­mi­nis­tra­ti­vo re­la­ti­vo agli an­nun­ci e alle re­pen­ti­ne smen­ti­te e con­tra­ddi­zio­ni su Tares e ticket par­che­g­gi stris­ce blu, si ag­g­iun­ge anche ques­ta beffa.

"Tutti i bandi in­det­ti (quan­to meno quel­li pu­bbli­ca­ti, ndr.) sono stati im­pos­ti dei re­qui­si­ti che di fatto ren­de­ran­no am­mis­si­bi­li alle gare sol­tan­to le azien­de che da sem­pre la­vo­ra­no con le am­mi­nis­tra­zio­ni lo­ca­li, op­pu­re le gran­di azien­de e studi pro­fes­sio­na­li del Nord Ita­lia quan­do si parla di Paese ed ener­gie rin­no­va­bi­li. Una cosa è certa: in ques­ta ma­nie­ra i pic­co­li im­pren­di­to­ri, ar­ti­gi­a­ni o pro­fes­sio­nis­ti lo­ca­li, che non in­ten­da­no pa­ga­re ad altre società una per­cen­tua­le sull’ap­pal­to per ot­te­ne­re un av­va­li­men­to, sa­ran­no sem­pre es­clu­si per man­can­za dei re­qui­si­ti tec­ni­ci. Per­ché bandi e ma­ni­fes­ta­zio­ni di in­ter­es­se ven­go­no im­pos­ta­ti in ques­ta ma­nie­ra? Per­ché la sta­zio­ne ap­pal­tan­te, ossia il Co­mu­ne di Ra­gu­sa, non uti­li­z­za altri cri­te­ri di va­lu­ta­zio­ne dei re­qui­si­ti tec­ni­ci ris­pet­to al fat­tu­ra­to, come ad esem­pio la for­ma­zio­ne, il nu­me­ro di di­pen­den­ti, cer­ti­fi­ca­zio­ni di qualità, ti­to­li ac­ca­de­mi­ci, pos­ses­so di at­tre­z­za­tu­re ido­nee al ser­vi­zio ri­chies­to, tesi di lau­rea, etc, etc.? Maga­ri in­te­gran­do più punti fra quel­li sopra elen­ca­ti così come pre­vis­to dal co­di­ce dei con­tr­at­ti? E’ un prob­le­ma di non co­nos­cen­za, di per­fet­ta co­gni­zio­ne o di sem­pli­ce e dram­ma­ti­co in­di­ri­z­zo po­li­ti­co?"

"Sti­a­mo esa­mi­nan­do - con­clu­de il co­mu­ni­ca­to - tutte le carte re­la­ti­ve alle seg­na­la­zio­ni per­ve­nu­te. Tut­ta­via, anche se tutto fosse in re­go­la dal punto di vista pret­ta­men­te tec­ni­co, po­li­ti­ca­men­te non lo pos­sia­mo ac­cet­ta­re, so­pr­at­tut­to in ques­ta fase di crisi in cui è par­ti­co­lar­men­te amaro ve­de­re le im­pre­se ra­gu­s­a­ne per­de­re opportunità di la­vo­ro non per­ché in­ca­pa­ci, ma per­ché prive di ar­bi­tra­rie soglie ad­egua­te di fat­tu­ra­to o per­ché fuori dal gius­to giro di in­for­ma­zio­ni".

L'ac­cu­sa, se fosse con­fer­ma­ta, è grave, in­som­ma ci tro­ve­rem­mo din­nan­zia ad una opera dis­cri­mi­na­to­ria bell'e buona. Se­con­do quan­to di­chia­ra­to in ques­ta nota si po­treb­be ad­di­rit­tu­ra az­za­r­da­re una sorta di ra­z­zis­mo dell'Am­mi­nis­tra­zio­ne Pic­cittto nei con­fron­ti dei suoi con­cit­ta­di­ni. In­som­ma una con­no­ta­zio­ne este­ro­fi­la al­quan­to fas­ti­dio­sa. Ad­es­so, fermo re­stan­do al fatto che ques­ta Am­mi­nis­tra­zio­ne, al­me­no per ora, di certo non sta bril­lan­do per com­pe­ten­za, traspa­ren­za o capacità or­ga­ni­z­za­ti­ve, fa­cen­do i do­vu­ti di­stin­guo per al­cu­ne pre­ge­vo­li ec­ce­zio­ni, come  l'aas­se­so­re Mar­to­ra­na o Conti (ques­ta è una mia per­so­na­lis­si­ma opi­nio­ne) il senso della nota di Ra­gu­sa Do­ma­ni mi ap­pa­re un tan­ti­no ec­ces­si­va ol­tre­ché stru­men­ta­le. Forse bi­sogne­reb­be con­siglia­re alle op­po­si­zio­ni di non ca­de­re nel mito di un lo­ca­lis­mo a tutti i costi. Na­tu­ral­men­te nella nos­tra pro­vin­cia esis­to­no realtà im­pren­di­to­ria­li e pro­fes­sio­nisti­che di es­tre­mo va­lo­re, ma non per ques­to bi­so­gna chiu­de­re le porte, per un vago con­cet­to di as­sis­ten­zia­lis­mo, a sogget­ti più com­pe­ten­ti, esper­ti, ca­pa­ci, anche se pre­ve­nien­ti dal nord.


La Cna promette batta...

La Cna promette battaglia contro la rivoluzione su Rc auto

"Non ac­cet­ti­a­mo la mor­ti­fi­ca­zio­ne delle im­pre­se di car­ro­z­ze­ria - di­chia­ra il pre­si­den­te dell’Unio­ne Cna Ser­vi­zi alla comunità, Vin­cen­zo Can­zo­nie­ri, in ri­fe­rimen­to al de­cre­to legge 145 'De­sti­na­zio­ne Ita­lia' pu­bbli­ca­to in Ga­z­zet­ta il 23 di­cem­bre scor­so - con l'art 8, Dis­po­si­zio­ni in ma­te­ria di as­si­cu­ra­zio­ne r.c. auto, si de­ter­mi­na la più pe­san­te mo­di­fi­ca che il Co­di­ce delle as­si­cu­ra­zio­ni".

Leg­gen­do il co­mu­ni­ca­to della Cna si in­t­uis­ce che il go­ver­no Letta ha con­fe­zio­na­to l'en­ne­si­mo re­ga­lo alle com­pag­nie as­si­cu­ra­ti­ve ai danni dei car­ro­z­zie­ri e degli au­tomo­bi­lis­ti."Non pos­sia­mo per­met­te­re che le com­pag­nie as­si­cu­ra­ti­ve, brac­cio ope­ra­ti­vo di quel sis­te­ma ban­ca­rio che ha crea­to la più gran­de crisi eco­no­mi­ca e fi­nan­zia­ria, pos­sa­no avere tutto ques­to po­te­re. Ab­bia­mo 60 gior­ni di tempo per poter mo­di­fi­ca­re la norma prima che di­ven­ti legge".

In sin­te­si ques­te le novità: scato­la nera con scon­to mi­ni­mo del 7% e of­fer­ta solo a dis­cre­zio­ne della com­pag­nia; i tes­ti­mo­ni sa­ran­no va­li­di solo se sal­ta­no fuori sub­ito; ri­chies­ta danni entro 3 mesi dal si­nis­tro pena la de­ca­den­za del di­rit­to al ri­sar­ci­men­to; per il ri­sar­ci­men­to in forma spe­ci­fi­ca, il con­sen­so dell’as­si­cu­ra­to non serve più ma de­ci­de l’as­si­cu­ra­zio­ne con scon­to del 5-10%; non c’è ri­sar­ci­men­to in forma spe­ci­fi­ca se c’è con­cor­so di colpa. Sem­pre sul ri­sar­ci­men­to in forma spe­ci­fi­ca, la ta­rif­fa la de­ci­de l’as­si­cu­ra­zio­ne; in­ol­tre sal­go­no a 10 i gior­ni di at­te­sa per l’ac­cer­ta­men­to dei danni da parte del perito.

“E’ chia­ro – con­clu­de Can­zo­nie­ri – che ques­ta si­tua­zio­ne, così com’è, non può an­da­re. Ecco per­ché cer­cheremo di fare il pos­si­bi­le per fare in modo che siano at­tua­te delle mo­di­fi­che”.


Ragusa. Scossa di mag...

Ragusa. Scossa di magnitudo 2,9 nella nottata

In­tor­no alle 3 di ques­ta notte i sis­mo­gra­fi hanno re­gis­tra­to una scos­sa di ter­re­mo­to in pro­vin­cia di Ra­gu­sa. Il ter­re­mo­to è stato lo­ca­li­z­za­to dalla rete sis­mi­ca na­zio­na­le dell'Is­ti­tu­to Na­zio­na­le di Geo­fis­i­ca e Vul­ca­no­lo­gia  nel dis­tret­to sis­mi­co del Golfo di Noto-​Capo Pas­se­ro, con ipo­cen­tro ad una profondità di 4,5 km. Il sisma è stato per­ce­pi­to nella zona com­presa tra Ispi­ca, Ro­so­li­ni e Po­z­zal­lo. Nes­sun danno a cose e per­so­ne è stato ri­le­va­to.


Ragusa. Arrestati tre u...

Ragusa. Arrestati tre uomini per possesso di armi clandestine

Ieri notte i mi­li­ta­ri del Nu­cleo Ope­ra­ti­vo della Com­pag­nia dei Ca­ra­bi­nie­ri di Ra­gu­sa ha ar­res­ta­to tre uo­mi­ni: il padre (P.D. di 81 anni) con i suoi due figli (F.D. di 55 anni e G.D. di 56 anni) per porto e de­ten­zio­ne di armi da fuoco clan­des­ti­ne.

[ot-​caption title="AP 74" url="https://re­te­iblea.it/wp-​content/uploa­ds/2013/12/IMG_0901.jpg"]

A se­gui­to della per­qui­si­zio­ne sono state se­ques­tra­ti due fu­ci­li ca­li­bro 12, una mi­tra­g­liet­ta AP 74 nuova jager brownig, una pis­to­la 765 e 130 mu­ni­zio­ni, al­cu­ne delle quali di ca­li­bro 16. Nes­sun'arma però è stata tro­va­ta con ques­to ca­li­bro no­no­stan­te siano state messe a so­q­qua­dro le due case in­cri­mi­na­te, i tre non hanno sa­pu­to dare al­cu­na spie­ga­zio­ne in me­ri­to.

Uno dei due fu­ci­li, un so­vraes­posto vega spe­cial Breda ca­li­bro 12, e la mi­tra­g­liet­ta erano stati mo­di­fi­ca­ti. Il fu­ci­le, che a dire dei figli era stato tro­va­to dal padre in un cas­so­net­to dell'im­mon­di­zia, aveva le tre ma­tri­co­le ab­ra­se men­tre la mi­tra­g­liet­ta era stata pri­va­ta del cal­cio, ren­den­do­la così es­tre­ma­men­te ma­neg­ge­vo­le e oc­cul­ta­bi­le. Armi si­mi­li sono state uti­li­z­za­te, in pas­sa­to, nell'agri­gen­ti­no, nella guer­ra tra cosche.

Nei pros­si­mi gior­ni, la mi­tra­g­liet­ta, verrà ana­li­z­za­ta per ve­de­re se ha sub­ito un'altra mo­di­fi­ca, che le per­met­te­reb­be di spa­ra­re a ri­pe­ti­zio­ne. L'AP 74 è un'arma spor­ti­va che spara, in­fat­ti, un solo colpo alla volta. Il fu­ci­le, in­ve­ce, verrà in­via­to ai R.I.S. di Mes­si­na, che pro­ve­ran­no a re­cu­pe­ra­re le ma­tri­co­le.

I tre uo­mi­ni ad­es­so sono a dis­po­si­zio­ne delle Autorità giu­di­zia­rie.


Muore ad Acate mentr...

Muore ad Acate mentre lavorava colpito da una scarica elettrica

Ema­nue­le Gra­vi­na, ques­ta mat­ti­na, men­tre la­vo­ra­va in una azien­da agri­co­la ad Acate è stato uc­ci­so da una sca­ri­ca elet­tri­ca. Aveva 35 anni. Anche il suo col­le­ga, che ha ten­ta­to di aiu­tar­lo è stato col­pi­to, ma ha avuto più for­tu­na ed ad­es­so è ri­co­ve­ra­to al cen­tro us­tio­na­ti del Can­ni­z­za­ro di Ca­ta­nia, gra­zie al pron­to in­ter­ven­to dell'eli­soc­cor­so.


L'incerto futuro di Croc...

L'incerto futuro di Crocetta, battuto sul rinnovo dei suoi commissari

Il go­ver­no di Cro­cet­ta è stato bat­tu­to in Aula sul rin­no­vo dei com­mis­sa­ri delle Pro­vin­ce. Il Go­ver­no dell'ex sin­da­co di Gela non è mai stato un edi­fi­cio strut­tu­ra­to su so­li­de basi, l'ap­poggio ester­no dei Cin­que Stel­le, il "ma­tri­mo­nio" tur­bolen­to con il Pd e poi, no­ti­zia delle ul­ti­me set­ti­ma­ne i sem­pre più in­ten­si rap­por­ti con i fuo­rius­ci­ti da Forza Ita­lia. Ad­es­so, però, ques­to voto con­tra­rio espli­ci­ta in tutta la sua grevità il pan­ta­no in cui si muove il pre­si­den­te Cro­cet­ta.

Sono gli st­es­si "amici" pen­tas­tel­la­ti a de­fi­ni­re il ten­ta­ti­vo del pre­si­den­te come un "un in­ciu­cio alla si­ci­lia­na tra finte mag­gio­ran­ze e finte op­po­si­zio­ni ed è lo st­es­so ca­po­grup­po del Mo­vi­men­to 5 stel­le all'Ars a par­la­re della necessità, oramai in­el­ut­ta­bi­le di giun­ge­re al voto an­ti­ci­pa­to, "mi sem­bra pa­le­se - af­fer­ma il ca­po­grup­po Gi­an­car­lo Can­cel­le­ri - che in Si­ci­lia si debba tor­na­re al più  pr­esto al voto. Cro­cet­ta non ha più  una mag­gio­ran­za e oggi ne ab­bia­mo avuto la con­fer­ma. Toglien­do noi, ri­man­go­no 19 voti alla mag­gio­ran­za dopo il voto di oggi, un po' scar­sa come mag­gio­ran­za. Anche l’op­po­si­zio­ne ha poco da ri­de­re  per­ché  ab­bia­mo perso tempo in una si­tua­zio­ne in­cre­di­bi­le e siamo tor­na­ti al punto di par­ten­za. Per noi le Pro­vin­ce sono enti in­uti­li e basta. A ques­to punto dob­bia­mo spe­ra­re in Roma per eli­mi­na­re le Pro­vin­ce". Gli fa eco l'altro de­pu­ta­to del Mo­vi­men­to, Sal­va­to­re Si­ra­gu­sa, che di­chia­ra "la mag­gio­ran­za è allo sban­do. Il go­ver­no sulla ques­tio­ne Pro­vin­ce è ri­mas­to in­trap­po­la­to dalla sua st­es­sa mag­gio­ran­za, in cui ha pre­val­so la volontà di con­ti­nua­re a ge­s­ti­re sac­che di po­te­re e di clien­te­le che la ri­for­ma avreb­be spa­z­za­to via. Il Par­la­men­to ha ora 45 gior­ni per fare la legge di ri­for­ma o di ab­ro­ga­zio­ne”.

Dello st­es­so te­no­re sono le di­chia­ra­zio­ni di Ro­ber­to Di Mauro, ca­po­grup­po del Par­ti­to dei Si­ci­lia­ni - MPA all'As­sem­blea Re­gio­na­le Si­ci­lia­na. "La scon­fit­ta del Go­ver­no in Aula sulla pro­ro­ga dei Com­mis­sa­ri delle Pro­vin­ce è, al di là del dato tec­ni­co e nu­me­ri­co, una scon­fit­ta po­li­ti­ca del Pre­si­den­te Cro­cet­ta che an­co­ra una volta ha mos­tra­to l'in­con­sis­ten­za della sua rac­cat­ta­ta mag­gio­ran­za, che già al mo­men­to del voto sulla mo­zio­ne di sfi­du­cia si era mos­tra­ta del tutto ris­i­ca­ta e rac­cat­ta­ta. Non a caso quei 46 voti com­pren­de­va­no anche quel­li “last-​minute” di al­cu­ni par­la­men­ta­ri del cen­tro­d­estra. Oggi, da­van­ti ad un voto sull’unico vero atto com­piu­to in un anno e mezzo dal Go­ver­no Cro­cet­ta, si mos­tra­to in modo lam­pan­te che non esis­te una mag­gio­ran­za po­li­ti­ca. Sa­reb­be bene che il Pre­si­den­te ne pren­d­es­se atto e co­mincias­se a ra­gio­na­re su come por­ta­re in Aula pro­v­ved­imen­ti e te­ne­re com­por­ta­men­ti po­li­ti­ci che fa­vo­ris­ca­no l'ap­pro­va­zio­ne di leggi da­v­ve­ro utili per la Si­ci­lia e per ri­sol­le­var­ne l'eco­no­mia."

Gior­gio As­sen­za (Forza Ita­lia) non può che espri­me­re gran­de sod­dis­fa­zio­ne per la boc­cia­tu­ra del pro­v­ved­imen­to sulla pro­ro­ga dei com­mis­sa­ri delle Pro­vin­ce. "La legge burla, da me all'epoca de­fi­ni­ta Giletti-​Crocetta-Cancelleri, si è ri­ve­la­ta solo una ver­go­gno­sa pa­gi­na di ca­ba­ret pseu­do politico-​istituzionale". 

“Sull'ab­oli­zio­ne o meno delle pro­vin­ce è in gioco la credibilità ed il va­lo­re dell'au­to­no­mia. Da una parte l'au­to­no­mia in­te­sa come pri­vi­le­gio e con­ser­va­zio­ne dello sta­tus quo. Dall'altra l'idea di un'au­to­no­mia fat­to­re di in­no­va­zio­ne, che con­sen­te alla Si­ci­lia di es­se­re punta avan­za­ta del camb­ia­men­to del Paese e non fa­na­li­no di coda. Il go­ver­no Cro­cet­ta è schie­ra­to con ques­ta Si­ci­lia del camb­ia­men­to, che è mag­gio­ri­ta­ria nella società e che deve di­ven­ta­re mag­gio­ran­za anche in As­sem­blea”. Lo dice il se­na­to­re del Pd Giu­s­ep­pe Lumia, com­men­tan­do il voto dell'Ars che ha boc­cia­to il ddl di pro­ro­ga dei com­mis­sa­ri delle Pro­vin­ce. "È evi­den­te – ag­g­iun­ge – che in As­sem­blea c'è una parte tras­ver­sa­le che non vuole camb­ia­re. Non si tr­at­ta, in­fat­ti, di uno scon­tro tra go­ver­no e par­la­men­to, tra mag­gio­ran­za e op­po­si­zio­ne, ma tra chi vuole in­no­va­re e chi vuole con­ser­va­re. "Ques­to voto – con­clu­de Lumia – è pa­rados­sal­men­te utile perchè ad­es­so bi­so­gna us­ci­re allo sco­per­to e ognuno, a viso aper­to, deve dire se è fa­vo­revo­le o no all'ab­oli­zio­ne delle pro­vin­ce. Il resto sono solo pan­ni­cel­li caldi, me­dia­zio­ni al ri­bas­so di chi vuole solo gal­leg­gia­re e non si rende conto che la Si­ci­lia o cam­bia ra­di­cal­men­te o è fi­ni­ta".


Raffica d'aumenti per ...

Raffica d'aumenti per salvare l'Alitalia

"Dal pros­si­mo primo gen­naio sono pre­vis­ti una va­lan­ga di au­men­ti", è ques­ta la de­nun­cia del Co­da­cons, che pro­met­te di ri­vol­ger­si al Tar del Lazio.

I nuovi au­men­ti an­co­ra una volta eleg­ge­ran­no i cit­ta­di­ni ita­lia­ni a "più tar­tas­sa­ti" d`Eu­ro­pa. In Ita­lia le ta­rif­fe sono cres­ciu­te in modo espo­nen­zia­le, solo nel 2012, in­fat­ti, le fa­miglie ita­lia­ne hanno visto cres­ce­re la loro bol­let­ta elet­tri­ca dell'11,2% con­tro una media eu­ro­pea del 6,6%, men­tre per il gas l`in­cre­men­to è stato del 10,6%, con­tro il 10,3% del resto d`Eu­ro­pa. Dal primo gen­naio pare che gli au­men­ti ri­guar­de­ran­no un po' tutti i set­to­ri,  i ser­vi­zi pos­ta­li, i tras­por­ti lo­ca­li, i ri­fiu­ti e per­si­no caffè, snack e bi­bi­te dei dis­tri­bu­to­ri au­to­ma­ti­ci, met­ten­do a segno un colpo du­ris­si­mo per le tas­che delle fa­miglie ita­lia­ne, già stre­ma­te da due anni di rin­ca­ri ta­rif­fa­ri.

Ciò che ri­sul­ta più odio­so sono pro­prio gli au­men­ti dei ser­vi­zi pos­ta­li anche per­ché “con ques­to pro­v­ved­imen­to - di­chia­ra Fran­ces­co Ta­na­si Se­gre­ta­rio Na­zio­na­le Co­da­cons - si ris­chia di far pa­ga­re agli uten­ti l’in­gres­so di Poste Ita­lia­ne in Ali­ta­lia, e quin­di il sal­vat­ag­gio della com­pag­nia aerea, esat­ta­men­te come te­me­v­a­mo. Qual­sia­si rin­ca­ro delle ta­rif­fe pos­ta­li è in­gius­ti­fi­ca­to e, come tale, sarà im­pug­na­to dal Co­da­cons al Tar”.

 

 

 


Vittoria. Arrestati due t...

Vittoria. Arrestati due topi d'appartamento

Nella notte scor­sa la com­pag­nia dei Ca­ra­bi­nie­ri di Vit­to­ria ha ar­res­ta­to Zisa Car­me­lo, di 42 anni, e Cas­truc­cio Car­me­lo, di 29 anni, sor­pre­si men­tre si al­lon­ta­na­va­no fre­t­to­lo­sa­men­te da una ab­ita­zio­ne, in via Pa­les­tro. I due, che poi si scoprirà avere pre­ce­den­ti pe­na­li, sta­va­no ca­ri­can­do sulla loro auto, una Fiat Uno, al­cu­ni elet­tro­do­mes­ti­ci ed atri sup­pel­let­ti­li tra­fu­ga­ti dall'ab­ita­zio­ne; poi re­sti­tui­ti al le­git­ti­mo pro­prie­ta­rio.

I due sono stati im­me­dia­ta­men­te ar­res­ta­ti e con­dot­ti pres­so la ca­ser­ma di Via Ga­ri­bal­di, dove al ter­mi­ne delle formalità di rito, veniva­no as­so­cia­ti pres­so la casa cir­con­da­ria­le di Ra­gu­sa. Zisa Car­me­lo e Cas­truc­cio Car­me­lo do­vran­no ad­es­so ris­pon­de­re del reato di furto ag­gra­va­to in con­cor­so.


Strisce blu. Altri piccoli...

Strisce blu. Altri piccoli aumenti targati 5 stelle

Il grup­po con­si­lia­re di Par­te­ci­pia­mo boc­cia l'au­men­to delle ali­quo­te per i par­che­g­gi nelle stris­ce blu. I ticket di un'ora pas­sa­no da 70 cen­te­si­mi ad 1 euro, men­tre l'ab­bo­na­men­to, per la du­ra­ta di 26 gior­ni, sale a 170 euro.
La por­ta­vo­ce di Par­te­ci­pia­mo Con­cet­ta Cam­mil­li­ri, insie­me al pre­si­den­te Mar­cel­la Scro­fa­ni,  se da un lato lo­da­no le ri­du­zio­ni delle ali­quo­te per i pos­ses­so­ri di auto elet­tri­che e per i re­si­den­ti nel cen­tro sto­ri­co, dall'altro ma­ni­fes­ta­no tutte le loro perplessità per i so­pra­ci­ta­ti au­men­ti. "Il ti­mo­re - si legge nella nota stam­pa - è che tale scel­ta contribuirà ul­te­rior­men­te all'al­lon­ta­men­to com­mer­cia­le dal cen­tro sto­ri­co e dalle altre zone com­mer­cia­li della città per 'ri­fu­giar­si' in­el­ut­ta­bil­men­te nei par­che­g­gi li­be­ri dei cen­tri com­mer­cia­li".  Se­con­do le due rap­pre­sen­tan­ti del Mo­vi­men­to qual­sia­si tipo di in­ter­ven­to in ma­te­ria non può pre­scin­de­re dalla red­azio­ne di un più ge­ne­ra­le ed or­ga­ni­co piano della mobilità ur­ba­na.