80 anni dalla liberazione
80 anni dalla liberazione
Si celebra quest’anno, il 25 aprile, l'80° Anniversario della Liberazione d'Italia con una cerimonia ufficiale che prevede un corteo e diverse tappe simboliche.
Il programma stilato in collaborazione tra il Comune e la Prefettura, a seguito della scomparsa del Papa e su disposizione della Presidenza del Consiglio dei Ministri, non contempla la presenza della banda musicale, in quanto tutte le manifestazioni pubbliche si svolgeranno in modo sobrio e consono alla circostanza.
La giornata inizia alle ore 10:00 in Piazza Gramsci, dove il corteo sarà formato con le
Associazioni Combattentistiche, il Gonfalone della Provincia e del Comune, le
Autorità e la cittadinanza. Il corteo visiterà diverse location significative, tra cui la
Stele all'Unità d'Italia, la Lapide al Ten. Lena, le Lapidi ai Caduti nel Palazzo del
Comune e il Monumento ai Caduti in Guerra in Piazza San Giovanni.
Durante la cerimonia, saranno deposte corone di alloro e verranno eseguiti momenti
di silenzio in segno di rispetto e memoria. La giornata si concluderà con la
benedizione del Monumento ai Caduti da parte del Vescovo o del Parroco della
Cattedrale. La cerimonia è aperta a tutti i cittadini e rappresenta un importante momento di
riflessione e celebrazione della libertà e della democrazia. In occasione dell'ottantesimo anniversario della Liberazione dall'occupazione nazifascista, il Partito Democratico regionale commemorerà questo importante giorno con iniziative in tutte le province siciliane. A Ragusa, la commemorazione si terrà venerdì 25 aprile alle ore 9 presso la rotonda intitolata a Maria Occhipinti, situata alla fine di via Roma.
Durante la mattinata, sarà deposta una corona di fiori in onore di Maria Occhipinti, figura simbolo di coraggio e resistenza nella lotta per la libertà. Questo momento di ricordo sarà un'occasione per onorare la memoria di tutte le donne e gli uomini che hanno contribuito alla liberazione dell'Italia dal nazifascismo.
Venerdì santo a Ragusa Ibla
Venerdì santo a Ragusa Ibla
Il silenzio e la mestizia. Le due caratteristiche che hanno contraddistinto il corteo
snodatosi ieri sera tra i monumenti barocchi patrimonio dell’Unesco. La processione
tenutasi nella città antica di Ragusa è stata molto partecipata. Lo scopo? Fare
emergere la solennità del dolore legata alle giornate della Passione del Signore. A
centinaia, dunque, i fedeli che hanno fatto da cornice al momento spiritualmente più
intenso del Venerdì santo. Nel contesto delle celebrazioni della Settimana santa, un
rito di grande significato e tradizione. Un rito consumatosi in attesa della festa della
Resurrezione. Dal Duomo di San Giorgio, in maniera maestosa, sono usciti i
simulacri del Cristo morto e dell’Addolorata. Preceduti dai fedeli che, ciascuno con il
proprio cero votivo, hanno formato due ali ai lati della strada e dal clero delle chiese
di Ibla (guidato dal parroco del Duomo, il sacerdote Giuseppe Antoci), i due
simulacri sono transitati per le vie principali della città antica seguiti dai componenti
dell’associazione musicale “San Giorgio” che hanno contribuito a rendere la cornice
complessiva di questa giornata carica di dolore ancora più suggestiva e, al contempo,
drammatica. I simulacri del Cristo morto e dell’Addolorata hanno, dunque, fatto
rivivere la processione più antica di Ragusa. Le prime notizie storicamente attestate
risalgono, addirittura, al 1713. Il Cristo morto e l’Addolorata, tra l’altro, esprimono la
religiosità dei residenti dell’antica città che nel corso dei secoli è risultata fortemente
radicata così come testimoniato dalla nascita delle numerose chiese che punteggiano
questo lembo del territorio urbano. Ad animare i momenti di alta spiritualità di questa
così come delle altre processioni tenutesi in occasione del “Quarantore di adorazione
del Santissimo sacramento”, i componenti delle varie confraternite che hanno dettato
i tempi dei cortei religiosi succedutisi da domenica scorsa a ieri sera. Oggi, intanto,
alle 18, al Duomo di San Giorgio, ci sarà L’ora della Madre mentre alle 22, sempre
nella stessa chiesa Madre, si terrà la veglia pasquale e la santa messa. Queste, invece,
le funzioni in programma per la domenica di Pasqua, 20 aprile. Alle 9, nella chiesa di
San Giuseppe (Benedettine), la santa messa. Celebrazione eucaristica alle 10,30 nella
chiesa Anime sante del Purgatorio. Alle 11, al Duomo, celebrazione della santa messa. Nel pomeriggio, le sante messe sono in programma alle 17,30 nella chiesa di
San Tommaso e alle 19 al Duomo di San Giorgio. In quest’ultimo caso, si terrà la
solenne celebrazione eucaristica. Di fatto, per celebrare degnamente questo momento,
la sera di Pasqua ci sarà la tradizionale Scinnuta: il patrono San Giorgio viene sceso
dalla nicchia nella quale è riposto e, affacciandosi dal portone del Duomo, annuncerà
la Pasqua del Signore. Nel frattempo, le campane suoneranno a festa per tutti.
Controcorrente-Lottare x restare
Controcorrente-Lottare x restare
Il consigliere comunale, Saverio Buscemi, e l’ex vicesindaco di Ragusa, Massimo Iannucci, hanno deciso di aderire al movimento “Controcorrente-Lottare x restare” che è stato tenuto a battesimo ieri pomeriggio a Palermo. Il nuovo soggetto politico punta a compattare il cosiddetto fronte dell’opposizione in Sicilia e, soprattutto, punta a creare dei veri e propri fari sul territorio, punti di luce in grado di indicare la strada. “Diciamo che riparto da dove ho lasciato – afferma il consigliere Buscemi – nel senso che questo movimento incarna i miei valori, gli stessi che mi hanno portato a creare la lista che è stata poi presentata alle scorse elezioni comunali. Non mi sono mosso di un centimetro dalle mie posizioni. Sono altri che hanno scelto di compiere passi differenti, di creare alleanze con chi prima era osteggiato. Ma questa cosa, ovviamente, non mi riguarda perché, con La Vardera, e con il supporto di numerosi amici, tra cui l’ex vicesindaco Iannucci, cercheremo di costruire sul territorio un progetto che ci aiuti a concepire la gestione della cosa pubblica in maniera assolutamente nuova e che non si pieghi alle logiche dei partiti”. Sulla stessa lunghezza d’onda, naturalmente, anche Iannucci. “Seguo da qualche settimana con grande interesse il nuovo progetto politico di La Vardera – sottolinea – ed era per me naturale fare registrare la mia adesione a questo movimento. Ritengo che, anche per Ragusa, “Controcorrente-Lottare x restare” possa porsi in maniera attenta per fornire un contributo di crescita essenziale al dibattito politico quotidiano. La presenza, poi, del consigliere comunale Buscemi renderà questa esperienza ancora più interessante visto che le nostre posizioni potranno essere rappresentate anche in aula a palazzo dell’Aquila. Naturalmente siamo già al lavoro per illustrare a tutti questo progetto e per raccogliere quante più adesioni sarà possibile”.
Mostra archeologica ad Agrigento
Mostra archeologica ad Agrigento
Santa Lucia
Santa Lucia
Hanno preso il via i festeggiamenti in onore di Santa Lucia che, a Ragusa, si tengono
nella chiesa omonima che sorge lungo corso Mazzini. Venerdì, nel giorno della festa, la chiesa rimarrà aperta
dalle 7,30 alle 21,30. Alle 8 è in programma la celebrazione eucaristica presieduta dal
parroco, don Burrafato. Alle 9 la santa messa presieduta dal canonico sacerdote
Salvatore Puglisi. Alle 10 quella presieduta da padre Gianni Iacono, ocd, alle 11 la
messa sarà presieduta da don Giuseppe Cascone. A mezzogiorno la celebrazione
eucaristica presieduta da don Luca Roccaro. Alle 17 si prosegue con la santa messa
presieduta da don Giovanni Filesi, alle 18 la celebrazione eucaristica di don Salvatore
Vaccaro mentre le ultime due messe della giornata saranno presiedute alle 19 dal
canonico sacerdote Giuseppe Cabibbo e alle 20,30 dal canonico sacerdote Giorgio
Occhipinti. Sempre venerdì 13 dicembre, inoltre, dalle 16,30 alle 21,30 la quinta
sagra della Cuccia sul sagrato della chiesa a cura del ristorante “La ciotola” di
Ragusa. L’accensione dei lumini è consentita davanti all’immagine di Santa Lucia
posta all’esterno della chiesa. L’illuminazione artistica è a cura della ditta Illuminarte
di Firullo Massimo da Ragusa.
Nasce il LoLaMi
Nasce il LoLaMi
Il movimento che per adesso non ha nome e non ha simbolo, è stato presentato ufficialmente dai tre protagonisti: Raffaele Lombardo, Roberto Lagalla e Gianfranco Miccichè mercoledi mattina a Palermo. Il nuovo movimento, che per adesso possiamo chiamare soltanto LoLaMi dalle iniziali dei tre fondatori, ha aperto le proprie attività con una conferenza stampa all’Hotel Politeama a Palermo. Presente in sala anche l’ex leader del Movimento 5 Stelle ed ex viceministro ai Trasporti Giancarlo Cancelleri. Nessun riferimento ad un programma politico che evidentemente arriverà il prossimo febbraio insieme al nome e al simbolo. Per adesso solo annunci e dichiarazioni dei tre protagonisti principali: -il movimento parte oggi. La conferenza stampa odierna è considerata il punto di partenza ufficiale con il quale si dà avvio alla struttura organizzativa e si lancia una forte campagna di proselitismo; Tra le priorità si fa riferimento soprattutto (oltre che alla struttura organizzata del Movimento per l’Autonomia) alle forze e ai movimenti civici dell’isola e in particolare ai sindaci senza riferimenti di partito; ( n.d.r sembra una citazione fatta su misura per il sindaco Cassì!) ma il riferimento politico è alla coalizione del centrodestra all’interno del quale il nuovo movimento sembra intenzionato a rimanere. Il nuovo movimento dichiara di considerare Schifani il proprio (presente e futuro) Presidente della Regione. Si prova quindi così a sgombrare ogni illazione sulla nascita del movimento come soggetto antagonista all’attuale Presidente (chissà se Miccichè è d’accordo anche su questo?) il sindaco di Palermo, di conseguenza non intende candidarsi alla Presidenza della Regione, ma punta ad un secondo mandato da sindaco; -il movimento parteciperà alle prossime elezioni (ovviamente si dovrebbe parlare dI comunali, provinciali e regionali) Per quanto riguarda nazionali ed europee il riferimento dovrebbe essere Forza italia alla quale l’MPA di Lombardo è federato). Secondo alcuni osservatori nascendo il nuovo movimento non prima di febbraio, era necessario annunciarne comunque l’avvio formale per sedersi con più forza ai prossimi tavoli delle trattative del centrodestra regionale. Motivazione comprensibile a differenza del programma che verrà presentato solo in una fase successiva.
50 anni di Teleiblea: un evento formativo aperto anche al pubblico
50 anni di Teleiblea: un evento formativo aperto anche al pubblico
Si terrà il prossimo 7 dicembre, dalle ore 9:00 alle 13:00, presso la Sala AVIS di Via Marsala a Ragusa, l’incontro dal titolo: “I 50 anni di Teleiblea, dalla rottura del monopolio RAI alla sfida dei nuovi media: come cambia la televisione, tra storia e principi deontologici”. L'appuntamento che è aperto al pubblico è valida per l’acquisizione di 4 crediti formativi da parte dei giornalisti, è proposta dall’Argit -Associazione Giornalisti Radiotelevisivi e Telematici, per la formazione continua organizzata dall’l’Ordine dei Giornalisti di Sicilia e vedrà la partecipazione di figure di spicco del panorama giornalistico e accademico. L’evento sarà aperto dai saluti istituzionali di Carlo Bartoli (presidente dell’Ordine dei Ordine dei Giornalisti), Patrizia Valenti, (commissario del Libero Consorzio dei Comuni di Ragusa), Peppe Cassì (Sindaco di Ragusa), Sonia Iacono, (segretaria provinciale di Assostampa Ragusa). A seguire, introdurrà i lavori Roberto Ginex, presidente dell’Istituto Nazionale di Previdenza dei Giornalisti Italiani (INPGI), con un intervento dedicato a “La nuova INPGI, tra freelance e Co.Co.Co anche nelle TV private”, un importante intervento su una questione diventata ormai centrale nell’esercizio della professione giornalistica. Dopo l’introduzione di Roberto Ginex, seguiranno alcune relazioni per rievocare,, sia a livello storico che deontologico il lavoro nel campo della comunicazione portato avanti da ben 50 anni da Teleiblea. Durante la mattinata Antonio Recca, fondatore di Teleiblea, farà un intervento su “La storia di Teleiblea: modello della crescita del giornalismo libero e democratico”. Seguirà il prof. Salvo Adorno, docente di Storia Contemporanea all’Università di Catania, con “Radio e TV libere, specchio dei vulcanici anni ’70”. L’aspetto sociologico del fenomeno sarà affrontato da Francesco Pira, professore di Sociologia della Comunicazione presso l’Università di Messina, che affronterà il tema: “Quando la TV: la rivoluzione di un media che ha cambiato la società”. La parte del seminario dedicata alla professione sarà aperta da Katia Scapellato, Consigliera dell’Ordine dei Giornalisti di Sicilia, che relazionerà su “L’esperienza delle giornaliste nelle radio e TV siciliane”. Infine gli ultimi tre interventi si concentreranno sul ruolo delle TV libere a partire dai loro protagonisti. Sarà Concetto Mannisi, vicesegretario regionale di Assostampa Sicilia, che illustrerà “I giornalisti delle TV libere, tra diritti conquistati e battaglie perdute”. Poi sarà Ignazio Panzica, Consigliere regionale di Assostampa, a chiarire “Il valore politico e professionale delle TV libere”. A chiudere le relazioni sarà proprio Mario Papa, attuale Direttore di Teleiblea, con “Quale futuro per le TV siciliane”. I lavori saranno conclusi da Domenico Affinito, Segretario vicario della FNSI e responsabile del Dipartimento Emittenza Locale. A coordinare e moderare l’incontro sarà Giuseppe Cascio, Presidente di AGIRT. Questo appuntamento rappresenta non solo l’occasione per celebrare i 50 anni di Teleiblea, ma anche un momento di confronto sulla trasformazione dei media, sul ruolo del giornalismo locale e sulle sfide poste dai nuovi mezzi di comunicazione.
Bisogna essere intelligenti per venire a Ibla…
Bisogna essere intelligenti per venire a Ibla…
Diceva Bufalino: “Bisogna essere intelligenti per venire a Ibla… ci vuole una certa
qualità d’anima, il gusto per i tufi silenziosi e ardenti, i vicoli ciechi, le giravolte
inutili, le persiane sigillate su uno sguardo nero che spia”. Uno scenario già di per sé
incantevole quest’anno reso ancora più magico dalle straordinarie luminarie natalizie
che stanno contribuendo sin da questi giorni ad attirare l’attenzione di chi si trova
catapultato in una sorta di mondo fatato. Il Ccn Antica Ibla è partner del Comune di
Ragusa che ha impreziosito la città antica con una serie di mirabolanti suggestioni:
basta fare un giro in piazza Duomo o immergersi nell’atmosfera ovattata del Giardino
ibleo o, ancora, percorrere le viuzze rese suggestive dai palazzi barocchi per rendersi
conto che il Natale 2024 assume una dimensione speciale, come forse mai prima
d’ora era accaduto in precedenza. Luci, mercatini, Christmas village con Babbo
Natale e i suoi elfi, musica, esperienze per grandi e piccini, concerti, spettacoli e la
via dei presepi. Non manca proprio niente. “Quest’anno Ibla – sottolinea il presidente
del Ccn Antica Ibla, Daniele La Rosa – ha indossato il vestito buono, quello della
festa. Devo ringraziare tutti i soci che si sono mossi con un unico intento e,
dialogando con il Comune, siamo riusciti a pianificare delle iniziative molto
interessanti, inserite in un calendario che va dal 7 dicembre al 6 gennaio e che sarà
illustrato lunedì mattina a palazzo dell’Aquila con il sindaco che ringraziamo per
avere ascoltato i nostri consigli. In effetti i primi riscontri che stiamo registrando sono
interessanti e invitiamo tutti a venirci a trovare, a trascorrere queste serate di fine
novembre e di dicembre assieme a noi. Ne vedremo davvero delle belle e sono sicuro
che chi scoprirà dal vivo le decorazioni che sono state installate non potrà che
rimanere estasiato. Stare a Ibla in questo periodo diventa un’emozione per sempre”.
Il pane a pasta dura degli Iblei
Il pane a pasta dura degli Iblei
Prosegue il percorso per il riconoscimento della denominazione di origine protetta per
il pane a pasta dura degli Iblei. L’assessore Giorgio Massari che segue direttamente il
percorso ha promosso tre atti deliberativi fondamentali adottati dalla giunta: l’atto
d’indirizzo per il perseguimento del marchio Dop per il pane a pasta dura, la
determina per la creazione del comitato organizzatore indicando come coordinatore il
dott. Riccardo Roccella e del comitato tecnico scientifico coordinato dal dott.
Giuseppe Cicero e, infine, la definizione di un protocollo d’intesa tra il Comune di
Ragusa nel ruolo di comune capofila con tutti i comuni della provincia di Ragusa per
condividere il progetto che non può essere solo comunale, ma deve coinvolgere tutti i
territori nei quali si registrano le stesse caratteristiche di grani, farina, lieviti, modalità
di impasto e produzione.
Questo percorso ha trovato un momento di avvio, lunedì 18 novembre, al Centro
Direzionale della zona artigianale presso l'Assessorato allo Sviluppo Economico, con
l’insediamento del Gruppo di lavoro tecnico-scientifico per la certificazione DOP.
Quanto auspicato nel convegno promosso dai club service della città di Ragusa sulla
certificazione DOP del Pane a Pasta Dura, tenutosi presso l’Auditorium della Camera
di Commercio di Ragusa il 31 maggio scorso, ha trovato una prima significativa
risposta.
Il comitato tecnico scientifico, coordinato dal dott. Giuseppe Cicero è un gruppo di
lavoro multidisciplinare, costituito da professionisti del settore, ricercatori, docenti
universitari, scelti in quanto esperti nelle discipline attinenti la materia. Nello
specifico a comporlo sono: Giuseppe Cicero (Agronomo, Coordinatore del Gruppo di
lavoro tecnico-scientifico); Sebastiano Blangiforti (Stazione Sperimentale di
Granicoltura per La Sicilia); Paolo Guarnaccia (docente del Dipartimento di
Agricoltura, Alimentazione e Ambiente dell’Università di Catania; Slow Food Italia,
Condotta di Ragusa); Orazio Sortino (docente in quiescenza del Dipartimento di
Agricoltura, Alimentazione e Ambiente dell’Università di Catania); Umberto
Anastasi (docente del Dipartimento di Agricoltura, Alimentazione e Ambiente -
sezione Agronomia e coltivazioni erbacee dell’Università di Catania); Alfio Spina
(Dirigente di ricerca, Consiglio per la Ricerca in Agricoltura e l';Analisi
dell'Economia Agraria “CREA” - Centro di Ricerca Cerealicoltura e Colture
Industriali, Laboratorio di Acireale); Giuseppe Russo (Biologo - PhD Alimentazione
e nutrizione umana, Dirigente di Ricerca, Consorzio di Ricerca “Gian Pietro
Ballatore” di Palermo).
I suddetti componenti, alla presenza dell’assessore Giorgio Massari, si sono incontrati
per dare inizio alle procedure che individueranno le azioni da porre in essere, i vari
elementi di ricerca su cui si baserà e si caratterizzerà il disciplinare, la classificazione
e le caratteristiche di questo prodotto di eccellenza che identifica una tradizione
storica del territorio dell’area iblea. Da tutti è stata ribadita la convinzione che il pane
a pasta dura degli iblei si offre come un pane con caratteristiche uniche ed originali
che può non solo rinnovare l’interesse dei consumatori locali per questo prodotto, ma
potrà affermarsi come un pane interessante per mercati molto più ampi.
Codice della strada: Una stangata per pochi, se .....
Codice della strada: Una stangata per pochi, se .....
L’inasprimento delle sanzioni previsto dal nuovo Codice della strada rischia di trasformarsi in una stangata per pochi, se non sarà accompagnato da un reale incremento dei controlli lungo le strade. Lo afferma il Francesco Tanasi Segretario Nazionale Codacons, commentando le novità su cui il Senato ha dato ieri il via libera definitivo.
“Il giro di vite contro l’uso dei cellulari alla guida, la guida in stato di ebbrezza o sotto effetto di stupefacenti, e i provvedimenti in tema di monopattini rappresentano nell’insieme misure positive ma che rischiano di non produrre gli effetti sperati sul fronte della sicurezza stradale – spiega Tanasi – Questo perché qualsiasi nuova regola o inasprimento delle sanzioni verso i trasgressori resta lettera morta se sulle strade i controlli scarseggiano: basti pensare che secondo gli ultimi dati Istat nel primo semestre del 2024, rispetto allo stesso periodo del 2023, si registra in Italia un aumento del +0,9% del numero di incidenti stradali con lesioni a persone e dei feriti (+0,5%), mentre le vittime sulle strade salgono addirittura del +4%, con punte del +7,9% proprio sulle strade urbane, quelle che necessiterebbero di maggiore vigilanza”.
Sugli automobilisti italiani, oltre alle nuove sanzioni previste dalla riforma del Codice, incombe anche l’aggiornamento biennale degli importi delle multe, con la proroga decisa dal governo nel 2020 che scadrà a fine 2024 – ricorda il Codacons.
In caso di aggiornamento delle sanzioni basato solo sugli ultimi due anni, così come previsto dall’art. 195 del Codice della strada, l’incremento medio delle multe che scatterà dall’1 gennaio 2025 si attesterà attorno al +6%, con effetti compresi tra +3 euro e +51 euro a multa se si considerano solo le violazioni più frequenti - calcola il Codacons – Del tutto improbabile che il governo opti per un aggiornamento quadriennale delle sanzioni (2020-2024) poiché lo stesso equivarrebbe ad un maxi-rincaro degli importi del +17,6%.
Ma il Codacons solleva anche altre due questioni: nel caso in cui la stretta imposta dal nuovo Codice della strada entrasse in vigore entro l’anno, gli importi delle nuove sanzioni subirebbero aumenti già dal prossimo gennaio come effetto del possibile aggiornamento biennale delle multe? E perché il governo, se da un lato introduce una stretta in tema di sicurezza stradale, dall’altro dimentica di varare l’Osservatorio sulle multe stradali (in capo al Mit) introdotto dal decreto legge P.a. bis del 2023 e che sarebbe dovuto entrare in funzione entro novembre 2023, con il compito di realizzare una relazione annuale “contenente in particolare i dati relativi agli incidenti stradali e alla regolarità e trasparenza nell’utilizzo dei proventi delle sanzioni amministrative pecuniarie e nell’uso dei dispositivi elettronici di controllo della velocità”?