Tg 2 aprile

Tg 2 aprile

Nell'Indice: La pasqua negli Iblei. Le nostre dirette. Le spese per il pranzo di pasqua. Il parco degli Iblei. Incontro a Palermo con gli ambientalisti. L' economia: Intervista per convegno Moneta e Comunità. La sicurezza. Il neo diretore del Parco di Camarina. Difendiamo il Museo degli Italiani in Africa. Giornata dell'autismo. Servizio su Agricoltura sociale. La sagra della seppia a Marina di Ragusa. Intervista a Vito Zagarrio.


Il parco dovrebbe premiare le popolazioni iblee.

Il parco dovrebbe premiare le popolazioni iblee.

Guardate la foro di copertina per questo articolo. La si potrebbe collocare anche in uso spazio temporale di paio secoli fa. Questo perchè nessuno ha mai tentato di violentare la propria terra natia.... anzi. Eppure si cerca i imporre regole altamente restrittive per conservarla come se i Ragusani e gli altri non fossero in grado di farlo da soli. Ora nonostante le svariate e numerose proteste, con le testimonianze di molti dei sindaci interessati, si continua a parlare del Parco degli Iblei. Dopo l'audizione in commissione ambiente di qualche settimana fa con l'on Carta , sindaco di Melilli, a capo del movimento anti parco per domani è prevista un'altra audizione con l'assessore Pagana  richiesta dall'on Campo. Purtroppo dobbiamo dire che questo è ormai diventato uno scontro non solo tra diversi modi di vedere l'ambiente ma anche tra la politica. Mentre i partiti di governo alla regione mostrano la loro insofferenza al Parco, il M5S insiste nella sua posizione ormai anacronistica visto che, quei presupposti alla base del movimento, sono ormai saltati e non serve puntare sull'ambiente per conquistare voti. Sarebbe invece opportuno guardare la realtà e capire che grazie alla laboriosità, l'intelligenza e l'amore per la loro terra, le popolazioni iblee nei secoli sono riuscite a conservare intatto il proprio territorio tanto da farne un enorme patrimonio invidiato da tutti. Non è neanche giusto vantarsi di questo risultato perchè, come abbiamo detto, non è merito della politica o degli ambientalismi ma solo della gente che abita in quei luoghi. Nella riunione di domani ci saranno i rappresentanti alcune organizzazioni regionali come l' Ente fauna siciliana, Legambiente con il rappresentate di Ragusa, il WWf , Italia Nostra e il Cai  che, passandosi una mano sulla coscienza e forti della loro competenza,  dovrebbero muoversi in favore di tutti coloro che senza nessuna regola restrittiva hanno mantenuto  la qualità della nostra terra. Ci  saranno inoltre più rappresentati di associazioni locali che sembrano nate solo con la finalità di supportare qualche rappresentante politico. Tornando alla realtà è davvero un peccato se si riuscisse a bloccare lo sviluppo multidisciplinare del territorio impedendo anche quelle attività che nel passato hanno contribuito a fare della nostra provincia l'Isola nell'isola  senza neanche l'idea di un parco.


Le ragioni per il taglio dei pini!

Le ragioni per il taglio dei pini!

Certo che la Villa di Ibla è un po' sfortunata per quanto riguarda gli alberi piantati , alcuni da più di un secolo, e ora per un motivo o per l'altro  segati o estirpati. Era accaduto tempo fa con quelli che erano stati messi a dimora in parte del giardino a ricordo  dei giovani ragusani morti nella prima guerra mondiale. Ne furono tagliati tanti per fare spazio ad una  nuova visione della villa ma la giustificazione fu che erano malati. Poi le palme. Il meraviglioso viale centrale fu attaccato dal punteruolo rosso che  ne fece strage . Ora i pini dalle parti della bambinopoli.  La polemica è subito scoppiata nonostante il sindaco in un suo post abbia scritto: A nessuno può far piacere abbattere degli alberi, ma il compito di chi amministra è fare ciò che bisogna fare, anche quando si tratta di scelte dolorose e decisamente impopolari. Dopo aver accolto il parere della Sovrintendenza, e considerata l’urgenza dell’intervento, il settore Verde Pubblico ha provveduto ad abbattere 7 pini pericolosi, perché lesionati, pericolanti o eccessivamente inclinati, dei Giardini Iblei. L’errore, di cui mi assumo la responsabilità, è di non aver spiegato in anticipo alla città la natura dell’intervento, la sua urgenza e quindi il progetto futuro.  Ma a Legambiente il tono dimesso del sindaco non garba ed ha inviato all'assessore una lettera aperta piena di elementi specifici:  Pensavamo che il caso della piazzetta Ragazzi del ‘99 (4 pini capitozzati senza motivo evidente) fosse un caso isolato, e invece sembra che sia una abitudine nel comune di Ragusa dopo aver visto che cosa è successo ai pini della villa di Ibla. Certo non conosciamo i motivi che hanno portato al taglio, potrebbero anche essere validi, ma allora è opportuno che lei ce ne spieghi i motivi. Vorremmo innanzitutto sapere: - perché il taglio è avvenuto in un periodo dell’anno nel quale è vietato (art. 23 del regolamento del patrimonio arboreo e del verde pubblico del comune di Ragusa);
- quali sono le ragioni. La nostra associazione ha al suo interno persone competenti in ambito botanico ed agronomico, dalle quali sappiamo che si potrebbe giustificare il taglio dei pini se in essi fossero presenti funghi che ne attaccano la chioma (es. Thyriopsis halepensis), funghi che attaccano i tessuti vascolari (es. genere Leptografhium), funghi che attaccano il tronco (es. cancro resinoso del pino) oppure funghi che attaccano l’apparato radicale (es. Armillaria). Oppure se fossero infestati da insetti come la cocciniglia tartaruga, da coleotteri scolitidi come il Tomicus destruens, da lepidotteri come la processionaria del pino, da afidi, acari o altri insetti. O, infine, se ci fossero problemi di cedimento per ribaltamento della zolla radicale, cedimento del fusto o di parte di esso, rottura o cedimento di rami appesantiti da carichi aggiuntivi (es. vento). Ma anche in questi casi, è necessario, prima di tagliare, valutare se, nonostante i possibili problemi di salute delle piante, si sarebbe potuto curarle e salvarle.  Inoltre, i motivi del taglio devono essere oggetto di una relazione dettagliata a firma di un professionista abilitato (Dottore agronomo o forestale) che attesti lo stato di salute precario dei pini e la situazione di rischio potenziale imminente per la pubblica incolumità. Era presente una delle ragioni sopra elencate nel caso dei pini della villa di Ibla? E’ stata fatta la relazione di cui sopra prima di procedere al taglio?
Si chiede nella lettera anche di fare un censimento dettagliato di tutti gli alberi del territorio ibleo.  Insomma Legambiente non ci sta e non accetta neanche le buone intenzioni. Il sindaco infatti continua nel suo post : Si tratta infatti di un intervento propedeutico al piano da 700.000 € di riqualificazione di tutti i Giardini, che proprio in quella parte prevede la piantumazione di 24 nuovi alberi d’ombra, già alti e strutturati, a fronte dei 7 pericolosi e abbattuti. 

Un’attenzione supplementare per il centro storico

Un’attenzione supplementare per il centro storico

Una politica più incisiva per il centro storico. Un’attenzione supplementare si rende utile. Perché quella che, finora, allo stesso è stata riservata, non ha sortito, con tutta evidenza, gli effetti sperati. E non ci si venga a dire che non amiamo il centro storico. Anzi, proprio perché siamo convinti assertori del suo rilancio, è chiaro che bisogna operare con tutta una serie di scelte che possano risultare più efficaci. Sotto ogni punto di vista”. Lo afferma il coordinatore cittadino di Fratelli d’Italia a Ragusa, Luca Poidomani, dopo avere preso atto, tra l’altro, che, nel piano di spesa della legge su Ibla, approvato di recente in commissione, sono state esitate delle misure che contemplano l’individuazione di somme da destinare a giovani studenti provenienti da altre città che scelgono i corsi universitari attivi su Ragusa. “E’ fin troppo evidente – continua – che soltanto questo non basta. Perché continuiamo a confrontarci con un centro storico abbandonato a se stesso, un centro storico senza adeguate attenzioni. Quindi, se l’amministrazione intende fare qualcosa, lo faccia subito. Magari, ad esempio, puntando su un piano particolareggiato per il centro storico che fornisce la possibilità a chi decide di abitarci di potere abbattere e ricostruire rispettando le cubature e, quindi, di ristrutturare le abitazioni già esistenti. E diamo a chi intende vivere il centro storico la possibilità di potere contare non tanto su incentivi vaghi quanto sulla possibilità di puntare su sgravi specifici dei tributi comunali. Si potrebbe programmare la riduzione dei tributi comunali per un periodo quinquennale o, addirittura, decennale: sarebbe un bell’aiuto”. “Ci sembra – continua Poidomani – che l’amministrazione comunale, per quanto riguarda anche il centro storico, abbia fatto solo annunci spot. Il presidio di polizia comunale in piazza San Giovanni? Bene. Ma che cosa è cambiato? In sostanza nulla. Solo un’operazione d’immagine. L’annuncio dell’incremento dei controlli prima dell’estate? Bene anche questo. Ma di fatto non è aumentata la percezione di sicurezza. Anzi, i mesi di gennaio e febbraio, da questo punto di vista, non ci hanno consentito di stare tranquilli. Molti episodi limite (dalla tentata violenza sessuale all’accoltellamento in via Roma, giusto per ricordare i due più clamorosi). La sensazione, lo ribadiamo, è quello di un centro storico che sembra essere abbandonato a se stesso. Dobbiamo invertire subito questa tendenza. Non possiamo più aspettare. E’ da tempo che la situazione è sfuggita di mano. Attendere oltre determinerebbe un declino irreversibile di cui questa amministrazione sarebbe responsabile. E forse è il caso che il sindaco si renda conto che qualche elemento della sua squadra non è certamente il più adatto per il compito assegnatogli”.


In diretta da Ispica

In diretta da Ispica

A  partire dalle ore 10,30 Teleiblea trasmetterà in diretta da Ispica la celebrazione della Santa Pasqua con la messa solenne e poi il momento dell'Incontro  tra Gesù e la Madonna che avverrà intorno alle ore 12 davanti la chiesa dell'Annunziata.


Nuovo dirigente del Parco Archeologico di Camarina.

Nuovo dirigente del Parco Archeologico di Camarina.

E' Carmelo Nicotra il nuovo dirigente del Parco Archeologico di Camarina e Cava d'Ispica. Dopo un certo periodo di commissariamento affidato al dott. Gattuso, finalmente, l'importante sito archeologico riavrà un direttore con pieni poteri. Carmelo Nicotra, il cui decreto di nomina è stato firmato soltanto ieri dall'assessore Scarpinato, ha un curriculum  di tutto rispetto con una carriera trascorsa tutta nell'ambito ambientale avendo due lauree in agraria l'ultima conseguita nel 2012 all'università di Ragusa con 110 e lode con la specializzazione per le scienze agrarie  tropicali e subtropicali. Al momento non abbiamo molte notizie ma sbirciando su internet  abbiamo visto che ha diretto un istituto all'avanguardia come la Stazione Sperimentale per i grani di Sicilia a Caltagirone nella zona del Bosco di  Santo Pietro. Naturalmente il suo nuovo incarico tratta tutt'altro argomento. Sotto lo stesso direttore dunque ci saranno i parchi di Camarina, Cava d'Ispica, Caucana ed anche il Museo Archeologico di Ragusa. Giacimenti culturali di grande importanza che abbisognano di un nuovo metodo di gestione per potersi adeguare ai tempi e quindi essere rilanciati per una fruizione più moderna e completa.  La foto dovrebbe essere quella giusta.


Medici d'oro! 120 euro l'ora più benefit.

Medici d'oro! 120 euro l'ora più benefit.

A mali estremi estremi rimedi. Se non abbiamo medici in Italia prendiamoli all'estero. E così è stato. Sono cento i medici stranieri reclutati ed immessi in servizio o in fase di immissione, da parte della Regione in seguito all’avviso aperto, emanato dal dipartimento di Pianificazione strategica dell’assessorato della Salute, per sopperire alle carenze di personale del sistema sanitario siciliano. Il fabbisogno rilevato dalle aziende è di 1.494 unità e dovremo quindi fare altri bandi per aggiungere medi ci alla lista. Speriamo che non ci siano fraintendimenti con la lingua e i nostri pazienti possano essere guariti per le reali malattie che hanno. Questo, purtroppo,  è il paradosso del nostro paese. Per risparmiare, anni addietro, abbiamo abbattuto tutte le strutture continuando però a limitare gli accessi universitari. Ora siamo costretti a strapagare il personale  medico e infermieristico. Un esempio su tutti. Un cosiddetto Medico Gettonista, cioè un esterno alle strutture ospedaliere  viene pagato 120 euro l'ora più auto aziendale e vitto e alloggio pagato in hotel. Il medico a gettone così guadagna molto più del suo primario  che opera spesso in brutte condizioni e con orari pesantissimi. Accade nella nostra provincia ma non ci sono soluzioni. Schifani come al solito è contento dei risultati perché il presidente guarda sempre all'immediato e non pensa al futuro.  «Aver già raggiunto in pochi mesi la quota di cento professionisti provenienti da paesi extraeuropei che hanno risposto alla nostra chiamata è sicuramente un ottimo risultato – dice Schifani – Si tratta di personale con ottime professionalità ed elevate competenze specialistiche. I medici vengono contrattualizzati e immessi in servizio dalle aziende sanitarie e ospedaliere alle quali vengono destinati e sono inseriti prevalentemente nei pronto soccorso, dopo una formazione linguistica e con il supporto logistico dei sindaci dei Comuni dove si trovano le strutture nelle quali operano. Tutta l’attività di reclutamento è seguita dal dipartimento di Pianificazione strategica che in questi giorni valuterà altre candidature. Il mio governo sta facendo il possibile per mitigare il problema della carenza dei medici, in attesa dell’entrata in vigore della norma regionale che prevede un'indennità transitoria ai medici da destinare agli ospedali di frontiera e di soluzioni strutturali come l’aumento del numero di accessi ai corsi di laurea in Medicina».
Le discipline indicate nell’avviso sono cardiologia, chirurgia, gastroenterologia, ginecologia, medicina di emergenza, medicina interna, ortopedia, pediatria, anestesia, psichiatria, urologia e neurologia. Finora sono stati reclutati 64 medici e risultano già fissati per i primi giorni di aprile i colloqui per ulteriori 36 i cui curriculum sono stati ritenuti idonei. Le richieste sono inserite secondo l'ordine cronologico di arrivo e valutate con cadenza almeno quindicinale da un’apposita commissione formata da capi dipartimenti di diverse aziende.

Tg del 29 marzo

Tg del 29 marzo

Nell'Indice. Auguri di buona Pasqua. Collegamento con Teresa Guarnuccio in Piazza San Giovanni Per la Processione del Venerdi santo. I messaggio dei Vescovi LaPlaca e Rumeo. La Proloco e la manifestazione farlocca. La DeCo ottima idea ma bisogna saperci fare. 5 milioni di Italiani a Pasqua in ristorante. Intervista al presidente dell'Anffas. Il ponte . Immagini del Venerdi Santo da Ragusa e Trapani.


819 milioni di euro per collegamenti con autobus extraurbani

819 milioni di euro per collegamenti con autobus extraurbani

Pochi treni e spesso poco efficienti. Questo ci obbliga a guardare ai trasporti su ruota. In Sicilia infatti il collegamento via strada con autobus è sempre stato essenziale anche se si sono usati mezzi obsoleti e datati. Ora la Regione Siciliana punta ad affidare i servizi di trasporto pubblico locale extraurbano con autobus a partire dal primo settembre di quest’anno. Un appalto da 819 milioni di euro (escluso iva) per una durata di 9 anni. Per questo motivo il dipartimento regionale delle Infrastrutture, della mobilità e dei trasporti ha pubblicato un avviso di preinformazione per la "procedura competitiva con negoziazione". Si tratta di uno strumento per la scelta del contraente previsto dal nuovo codice dei contratti pubblici nei soli casi di procedura competitiva o ristretta. Le tratte da coprire dell’intera rete regionale ammontano a 52 milioni di chilometri su un totale di 64 milioni e l'affidamento dei servizi sarà frazionato in quattro lotti di gara che coincidono con i bacini definiti nel Piano integrato delle infrastrutture e della mobilità. Nello specifico si tratta delle macroaree “Palermo-Trapani”, “Agrigento-Enna-Caltanissetta”, “Messina” e “Catania-Ragusa-Siracusa”.
«Per la prima volta in Sicilia – sottolinea l’assessore regionale alle Infrastrutture e alla mobilità, Alessandro Aricò – si realizza una gara del genere per il trasporto pubblico locale su strada. L’obiettivo è quello di elevare la qualità dei servizi pubblici per i cittadini e pensiamo che questa procedura potrà essere da stimolo alle aziende del settore proprio per migliorare i propri standard». Le domande di partecipazione devono essere inviate via Pec all’indirizzo dipartimento.infrastrutture@certmail.regione.sicilia.it entro le 13 del 26 aprile 2024. Il testo è pubblicato sul portale della Regione Siciliana a questo link.