Chiedo le dimissioni dell'assessore Massari! E non solo

Chiedo le dimissioni dell'assessore Massari! E non solo

La situazione delle aziende agricole e sempre più grave. Ora c'è la siccità. Il ministro Lollobrigida dopo la passerella di ieri a Siracusa ha detto di mettere a disposizione, udite udite, ben 10 milioni. Ci possiamo fare la birra! Ma in un paese Italia che è praticamente allo sfascio per gravi carenze nella sanità, nella sicurezza, nell'aiuto all'imprese dove contano solo le armi ed il ponte ci sarebbe da vergognarsi di fronte ad un'offerta di 10 milioni con almeno 1000 aziende solo nel ragusano che stanno morendo. A questo  punto rientrano in scena quelli della protesta dei trattori sparano a zero sull'assessore del comune di Ragusa Giorgio Massari. Ecco i perchè di Marcello Guastella che ha guidato   la protesta in varie occasioni.
Antefatto; dopo circa quattro mesi di protesta dei roboanti trattori l'assessore Massari non si era accorto di nulla, a Maggio in occasione dell'assemblea convocata dagli agricoltori per un momento di riflessione l'assessore Massari, non invitato, in combutta con alcuni galoppini si imbuca con fare portoghese e prende la palla al balzo, quale migliore occasione per uscire dall'anonimato. La scena viene presa dal Sindaco Aiello che propone la carta, oramai straccia, Ragusa che proponeva una moratoria dei debiti delle imprese. Tutti scomparsi, notizia alcun!
La protesta deve andare avanti perchè giusta e sacrosanta, dopo avere avuto la condivisione di tutti  deve essere ancora più di prima asettica e non usata per fini elettoralistici, dopo quell'incontro fecero seguito convention elettorali con tanto di candidati.
Signor Sindaco Cassi è tempo che lei diventi adulto, facile avere il gradimento quando non ci si schiera, decida se accettare l'abbraccio mortale di Abbate per qualche migliaia di euro per San Giovanni, o confluire nel asfittica compagine di Fratelli d'Italia oppure vada a incontro alla gente e sia della protesta. Il Suo assessore è inadeguato! Facile tirare la pietra e poi nascondere la mano, proporrò un microfono  da tenere come propria cosa  per l'assessore Massari ed il sindaco Aiello ma che ne facciano buon uso, nelle more aspettiamo ancora speranzosi. Con i debiti e le difficoltà dei lavoratori e delle famiglie non si scherza, questo forse volevate fare.

Tg del 23 luglio

Tg del 23 luglio

Nell'Indice: Il commercio nei centri storici. Servizio. L'Etna e un'aeroporto inadeguato. Intervista a Antonio Prelati in rappresentanza del Comitato per Comiso. Il ministro Lollobrigida a Siracusa parla dell'agricoltura siciliana. Intervista al giornalista Pippo Cascio. Intervista a Lollobrigida. La strategia delle Bandiere Blu. Il mare per tutti. Strutture per i disabili a Marina di Ragusa. Servizio. Sport


Le firme della CGIL

Le firme della CGIL

Cresce anche in provincia il comitato promotore per l'abrogazione dell’autonomia Differenziata
che ad oggi conta 38 organizzazioni aderenti.
È già partita alla grande la raccolta firme anche nel territorio ibleo che ha visto, nello scorso fine
settimana, otto punti di raccolta firme in tutta la provincia.
Così come sta avvenendo in tutta Italia, importanti rappresentanti Istituzionali stanno prendendo
posizione schierandosi apertamente contro l'autonomia differenziata, aderendo ai comitati
provinciali.
Nel territorio ibleo hanno aderito i sindaci di Vittoria, Aiello, di Pozzallo, Ammatuna, di
Chiaramonte Gulfi, Cutello, di Giarratana, Giaquinta e il vice sindaco di Monterosso Almo
Giaquinta.
“Un atto politico ed istituzionale molto importante, commenta Peppe Scifo, segretario generale
della CGIL di Ragusa, da parte di chi rappresenta le comunità locali che a sud dovranno fare i conti
con gli effetti di questa riforma iniqua e inefficiente sotto il profilo dei rapporti istituzionale.
L'Autonomia Differenziata con l'approvazione in Parlamento segna un punto di non ritorno
nell';equità dell'assistenza sanitaria nella disponibilità di risorse per le politiche sociali e socio
assistenziali, tra le regioni del sud rispetto a quelle del nord.
Un comitato che cresce insieme alla consapevolezza dei cittadini di dovere cancellare questa
riforma che inasprirà tante diseguaglianze già presenti nel Paese, L'desione di molti Sindaci
aggiunge forza alla battaglia e soprattutto la qualifica attraverso la scelta di schierarsi da un punto
di vista istituzionale


Incapacità e sudditanza. Salta la data del 7 agosto

Incapacità e sudditanza. Salta la data del 7 agosto

Si è appena conclusa l'ennesima eruzione  dell’Etna che come è ormai prassi  ha portato alla chiusura l’aeroporto di Catania quasi per tutta la giornata di  martedì 23 luglio. Alla chiusura dello scalo di Catania sono seguiti pesanti disservizi subiti dagli sfortunati  passeggeri. Le compagnie aeree hanno la facoltà di decidere quale aeroporto usare in questi casi e dopo aver intasato Palermo, Trapani ed anche Malta finalmente qualcuno ha deciso di atterrare anche a Comiso. Naturalmente questo ha causato una certa confusione nello scalo ibleo ma  gli operatori sono stati contenti di vedere la struttura piena come accadeva una volta. Purtroppo è questione di un giorno e domani si ritornerà ai soli 2 o 3 voli e poca gente all'interno dell'aeroporto.  Cresce però la protesta che è raccolta dal neo costituito Comitato per la Salvaguardia di Comiso. In pochi giorni ci sono state centinaia di adesioni e naturalmente questo fa paura. Basti pensare che la data del primo incontro ufficiale fissata per il 7 agosto  all'anfiteatro all'aperto di Poggio del sole è stata annullata per la decisione della proprietà di non collaborare con l'iniziativa. Capiamo che ci sono appartenenze ed accordi politici ma la desolazione di Comiso fa male a tutti. Questa sera Teleiblea ha intervistato Antonio Prelati in rappresentanza del comitato e sono state messe in evidenza le tante incongruenze di questo scalo che potrebbe anzi dovrebbe avere molti più passeggeri. Il guaio è che gli unici che possono intervenire sono proprio quelli della Sac che in frangenti   gravi come l'incendio dello scorso anno o le continue eruzioni dell'Etna hanno dimostrato di non essere all'altezza. Anche il quotidiano  catanese più letto si è scatenato contro Fontanarossa ribadendo che non è certo un aeroporto internazionale elencandone le continue e numerose  deficienze, dalle file per i bagni e ai check in  e ai controlli, alla enorme confusione e l'aria condizionata insufficiente fino al traffico esterno sempre in tilt.   Eppure i dirigenti della Sac non mollano. Quest'anno sembra abbiano chiuso in perdita a causa dei danni per l'incendio ma i bilanci non sono reperibili on line. Chissà perche? Il presidente Schifani, maggiore azionista della SAC deve decidersi a prendere una decisone. Bisogna procedere con le elezioni alle Camere di Commercio e quindi rinnovare i vertici della Sac sperando che venga qualcuno più capace anche per gestire Comiso. Intanto ecco l'intervista a Prelati.


Tg del 22 luglio

Tg del 22 luglio

Nell'Indice: La rinuncia di Biden. Il comitato per l'aeroporto prende piede. Salvini a Catania per la metro e parla di Ponte sullo Stretto. La rccolta di firme per il referendum. Parla Lionti della UIL e l'on Dipasquale del PD.- I guai della sanità Intervista al dott. Nicosia. Il palazzo Tumino si avvicina. La movida a Marina. I tour Letterari a Marina di Ragusa. Stage di Calcio . Lo stretto a nuoto, Intervista


L’autonomia differenziata spacca il Paese

L’autonomia differenziata spacca il Paese

Il Partito Democratico dà il via anche a Ragusa alla raccolta firme per chiedere il referendum contro l’autonomia differenziata.
Fino al 31 luglio, sarà possibile firmare presso i locali della segreteria politica della federazione provinciale del PD, in piazza del Popolo n. 1 a Ragusa, dalle ore 10 alle 12.30 e dalle 17.30 alle 19, tutti i giorni dal lunedì al venerdì.
“L’autonomia differenziata spacca il Paese - dichiarano dalla segreteria provinciale del PD - creando cittadini di serie A e di serie B in base a dove vivono, aggravando le diseguaglianze già esistenti tra Nord e Sud, colpendo i servizi ai cittadini come sanità, istruzione e trasporto pubblico. Non lo possiamo permettere. Il traguardo da raggiungere è quello di 500mila firme e serve una grande mobilitazione. Firmare vuol dire difendere l’Unità nazionale”.
In tempi brevi sarà possibile firmare anche online su una apposita piattaforma che sarà pronta nei prossimi giorni.


Tutti insieme per Palazzo Tumino

Tutti insieme per Palazzo Tumino

Peppe Cassì non demorde. Fallite già un paio di trattative questa volta tenta la via della Regione. Infatti questa mattina c'è stata la visita istituzionale a Ragusa dell’assessore regionale alle Infrastrutture e alla
Mobilità, Alessandro Aricò, del senatore Salvo Sallemi e del deputato regionale Giorgio Assenza.
Insieme si sono recati appunto a Palazzo Tumino che, ad onor del vero, è struttura che si presta ad ogni esigenza. In pratica sono più piani completamente liberi da muri  divisori e quindi adatti ad ogni tipo di attvità. Il sindaco da tempo aveva pensato ad una " cittadella giudiziaria" mettendoci dentro tutti gli uffici del tribunale, a cerca di spazi dopo l'accorpamento con Modica, e poi le forze dell'ordine.
“Sotto la regia e il coordinamento della Prefettura di Ragusa – afferma il sindaco
Peppe Cassì - proseguono gli incontri istituzionali, a ogni livello, per attuare l’idea di
realizzare la nuova cittadella giudiziaria di Ragusa all’interno del Palazzo Tumino,
immobile di enormi dimensioni e potenzialità in una zona della città oggetto di
riqualificazione, con l’intervento in atto all’ex Scalo merci e il prossimo che
riguarderà la stazione.
Continua quindi a trovare conferme l’interesse del Governo e della Regione, i soli  che hanno i mezzi per attuare questo progetto ambizioso, che potrebbe contribuire in modo decisivo al rilancio del quartiere”.
La visita è proseguita con un sopralluogo all’interno dell’immobile.


Servono le Province.. eccome

Servono le Province.. eccome

La variazione di bilancio approvata dall'assemblea dei sindaci del Libero consorzio di Ragusa  dimostra quanto possa essere utile un ente sovracomunale che miri a migliorare le infrastrutture, e non solo, in tutto il territorio. E' bene dire che in questa vicenda ha un ruolo essenziale il  neo direttore generale Nitto Rosso che non ha avuto paura di osare, prendendosi le giuste responsabilità, peraltro insite nel suo ruolo, riuscendo a fare  impegnare un tesoretto, in avanzi d'amministrazione, di quasi 13 milioni di euro. In pratica negli anni  passati, per disinteresse o per incapacità, nelle casse del LCC si sono accumulate ingenti  risorse non spese. Da fare  i complimenti anche al Commissario Valenti che ha creduto al suo direttore e  ha voluto mettersi in prima linea per condurre questa manovra utile  per l'intera provincia con  importanti interventi su tutto il territorio. Torna quindi in auge il tema delle Province che sono un bene necessario e vanno reintrodotte dopo averle cancellate, mai definitivamente, per un esagerato senso del risparmio mai comprovato.  Tutti,  sindaci, operatori culturali, piccole e medie aziende, Proloco, mondo delle scuole, associazioni  sono concordi nel dire che il rimedio è stato più dannoso della malattia costringendo i comuni a diventare delle entità solitarie che combattono ogni giorno con il disseto a causa dei troppi compiti  a loro assegnati.  Adesso è tempo di tornare alle Province e non mi dite che chi le vuole è di destra e chi è contrario è di sinistra ! Non c’è nessuna connotazione politica in questo, nessun proclama di parte, tutt’altro; l’errore è proprio quello di continuare a far delle Province una bandiera ideologica, sventolata da una parte e dall’altra.

Le province hanno un'importanza, amministrativa e politica capace di costituire un riferimento per l’intero sistema delle autonomie e in particolare per i Comuni, specie quelli di dimensioni minori” (sono parole della Corte dei Conti, contenute in una relazione di qualche anno fa). E sappiamo tutti (ce l’abbiamo sotto gli occhi) quale vuoto, nei processi decisionali e amministrativi, esso ha lasciato, penalizzando l’erogazione di servizi importanti. La manutenzione delle strade provinciali, la gestione delle scuole secondarie superiori, il turismo e la promozione e valorizzazione di siti culturali e ambientali, il supporto ai Comuni attraverso le stazioni appaltanti (siamo in piena epoca PNRR), l’impulso a manifestazioni e iniziative artistiche, culturali e sportive d’interesse sovracomunale, il supporto alle strutture ricettive, il sostegno delle attività artigiane …Negli ultimi anni queste funzioni sono state svolte con il contagocce  mancando una adeguata rappresentanza territoriale.
Dovranno tornare presidenti, assessori, consiglieri che non sono solo "sederi" per poltrone come qualcuno le aveva definiti ma  in alcune realtà, Ragusa per esempio, la Provincia regionale è stata autentica leva di decentramento e autonomia, amministrativa e finanziaria.  E poi il fatto che sono i cittadini a eleggere i propri rappresentanti si chiama democrazia diretta. In questo caso inoltre si votano le persone, con nome e cognome, che si presentano  con un programma politico, con una squadra di assessori e con delle liste di candidati al Consiglio provinciale e ci si rimette al giudizio insindacabile delle urne. La cancellazione delle province ha rappresentato il solito papocchio italiano: la riforma pensata dal governo Renzi doveva essere temporanea, doveva cioè traghettare le Province verso la completa rottamazione salvando soltanto le città metropolitane; solo che dopo il fallimento del referendum renzicida del 2016 le Province sono rimaste nell’articolo 114 della Costituzione quali enti costitutivi della Repubblica e la legge Delrio non ha fatto altro che aumentare la confusione.  Poi mentre il presidente Crocetta metteva fine agli enti durante una diretta televisiva,  in Italia non solo le province sono rimaste e fanno attività ma ne sono nate altre ancora.
L’Ars ha tempo fa “segretamente” bocciato, per una mera ripicca partitica, il ritorno delle province ma siamo certi che dopo l'estate il progetto verrà riproposto senza le fibrillazioni dei manager o degli incandidabili. Insomma, la strada é quella lì e va percorsa  con il buon senso di chi – da destra a sinistra – voglia continuare a lavorare per la reintroduzione delle Province, contenendone i costi, certo, ma non nel solco di un’austerity forsennata, bensì nel segno precipuo d’una opportuna sostenibilità gestionale. I risparmi tranchant si pagano in confusione e disservizi; altra cosa, buona e giusta, è la razionalizzazione.

 


Un comitato "gigante"

Un comitato "gigante"

L'Idea, lanciata un paio di giorni fa,  di costituire un comitato per la difesa dell'aeroporto di Comiso sta prendendo velocemente piede tanto che in  poche ore già un centinaio di persone  hanno voluto aderire. A guidare la protesta l'ormai famoso tassista Crocifisso  insieme al vittoriese Prelati ed altri.  Chi vi scrive è stato cooptato avendo già detto in televisione di essere d'accordo a creare un organismo di protesta forte. Un comitato eterogeneo  che però sia lontano da chiunque, in questi anni, ha avuto incarichi dal comune o sia dipendente della Sac o comunque ha rapporti con enti ed istituzioni. Non è certo un reato essere nel libro paga della Sac ma questa condizione impedisce di fare scelte delicate ed intraprendere nuove strade,.. Naturalmente non si deve andare in guerra ma bisogna finalmente sapere la verità. Il comitato che, come dicevamo ha già numeri importanti per l'adesione di tanti ragusani che operano nel settore ricettivo, deve far chiarezza sui rapporti tra la Sac ed il Comune, vuole capire perchè in tutti gli aeroporti d'Europa vola la Ryanair e a Comiso no!  Soprattutto si vuole  sapere perchè  dalla mattina alla sera dalla Sac è stato disatteso disatteso un contratto  già concordato con gli irlandesi facendo cancellare almeno 200 voli della summer del 2023. Vogliamo saper  una volta per tutte se Comiso è ruota di scorta, buona solo in emergenza o è uno scalo funzionale e capace di far crescere il turismo, per ora in calo, nella provincia di Ragusa.  E' una rivolta che se ben orchestrata troverà molti consensi anche da chi non ci si aspetterebbe mai una mossa del genere. Ma ormai non se ne può più. Parlavo con Leontini ieri alla  ex provincia e ricordava le battaglie fatte dai parlamentari iblei, senza distinzione,   per ottenere i fondi necessari a trasformare la ex base americana in aeroporto civile. Ci sono riusciti ma solo in parte perchè gli errori commessi  dai sindaci ricadono sulla popolazione e sulla piccola imprenditoria che vorrebbe vivere di turismo. Sono sicuro che qualcosa verrà fuori. Il presidente Schifani che è l'interlocutore finale deve smettere di fare depistaggio buttando denaro nell'ipotesi cargo e decidersi, essendo in pratica proprietario della Sac attraverso i suoi commissari, di intervenire su Comiso per il settore passeggeri.


Da stasera il Tour Letterario Ibleo

Da stasera il Tour Letterario Ibleo

Apre questa sera la manifestazione all'insegna della cultura, organizzato dal Tour Letterario Ibleo di cui fa parte la deputata regionale del Movimento 5 Stelle, Stefania Campo interamente autofinanziato. Novità assoluta la location visto che ci si ritroverà a Villa Ottaviano a  Marina di Ragusa, che  apre le sue porte alla cittadinanza. Nelle tre serate previste dall'evento Stefania Campo, Andrea Guastella e Stefano Vaccaro, si confronteranno con vari ospiti all’interno del gioiello architettonico in stile Liberty di via Dandolo 52, ed impreziosite dalle letture dell’attore Massimo Leggio. In particolare, la serata dedicata alla letteratura vedrà Stefano Vaccaro intervistare l’archeologo Giovanni Distefano e il regista Andrea Traina, la serata dedicata al cinema sarà invece condotta da Stefania Campo e si parlerà del rapporto fra cinema e iblei con Lina Giarratana e Gianni Papa e a seguire un’intervista a Teresa Bellina, autrice del docufilm Wrong America. Durante la serata conclusiva Andrea Guastella parlerà di arte contemporanea dialogando con il pittore Giovanni Robustelli e con Vincenzo Cascone, filmaker e curatore di Bitume e FestiWall. E' d'obbligo ringraziare la famiglia Ottaviano che sta aprendo le porte di questo immobile di pregio nel cuore di Marina che  sta per essere acquisito dal Comune di Ragusa grazie ad un fondo regionale. Gli spazi esterni, tra l’altro, si prestano benissimo ad eventi come quello che parte stasera.