Sostiene Pe…ppe Lizzio: Critica per lo spot

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Alcuni giorni fa, il Sindaco Cassi sulla sua pagina Facebook, con la solita stucchevole enfasi, ha presentato il nuovo video che dovrebbe promozionare Ragusa e il suo territorio.
Da subito , sulla pagina social si è aperto il classico scontro tra favorevoli e critici.
Mettendo però da parte questo scontato dibattito , è forse più opportuno focalizzare l’attenzione sulle finalità che il video intende perseguire, e se queste sono state raggiunte .
Tralasciando i peculiari aspetti del montaggio del video che , comunque raggiunge una risicata sufficienza, dove bisogna porre grande attenzione e sul versante storytelling e se i quattro pilastri su cui esso si fonda, che sono
interesse; impatto; immersione; interattività sono stati rispettati e raggiunti.
Su questo versante, non si può che affermare che il video è a dir poco modesto. Utilizzare dei testimonial del territorio che facciano endorsement per il luogo in cui vivono è elemento scontato.
I personaggi, che compaiono nel video, ad esclusione del famoso Chef stellato Ciccio Sultano sono poco noti se non addirittura sconosciuti al grande pubblico che è bene ricordare è il target a cui uno spot turistico per concetto, deve rivolgersi
Si utlizzano i testimonial del luogo, quando questi possano portare valore aggiunto che deriva dalla loro nototorietà nazionale o internazionale. Nel video in oggetto, le persone che si sono prestate, vengono interpretate e viste come persone comuni.
Il video rientra, pertanto, nel novero delle produzioni turistiche tradizionali, senza lode e senza infamia, che certamente non lascerà il segno nel mercato del marketing turistico.
Altro aspetto tecnico è poi la voce narrante ben sotto la sufficienza e mi auguro che sia stata prevista una vesione in lingua inglese del video. Un prodotto che da l’impressione di un qulacosa che doveva essere fatto per forza.
Con l’aggravante di apparire, inoltre, un prodotto dall’impianto “politico” nel senso che l’obiettivo chiaro è quello di far entrare, nei 90 secondi, le peculiarità, anche troppe, con buona pace di qualunque categoria possa sentirsi dimenticata.
La strada di endorsement doveva essere, a mio modesto avviso, ben diversa.
A partire da una solida colonna sonora , vibrante, territoriale, profumata di tradizioni e sonorità e non un banale jingle free acquistabile sulle banche dei contenuti online. Inquadrature e soggetti dovevano essere visti con una nuova prospettiva. Testimonial è il territorio!
Il punto è proprio questo. Lo spot è costruito sulle persone, non sul territorio. Le continue inquadrature verso gli interpreti tolgono secondi preziosi a svantaggio del patrimonio artistico, architettonico, paesaggistico.
Il video non crea nulla in termini di valore aggiunto per un turista straniero. Si potrebbe tranquillamente affermare che con una voce narrante in “siciliano”, ma non certo da 90 secondi, sarebbe stato più efficiente su base internazionale.
Si aggiunga la circostanza che , a quanto è dato sapere, il video e stato prodotto anche come video promozionale da utilizzare alla fiera TTG di Rimini a cui il Comune di Ragusa ha partecipato.
Orbene in un ambiente fieristico questo tipo di video è ancora meno efficiente. Le condizioni delle fiere non permettono di recepire l’audio. Rimane esclusivamente uns sequenza di immagini. Quindi, a meno che non sia stato presentato in occasione di una conferenza stampa ad un certo numero di stakeholder, l’effetto è stato ancora meno impattante.
Siamo quindi ben lontani da un video da esperienza turistica sul modello, per intenderci, dei grandi lanci turistici che si producono in occasione degli Expo, delle Olimpiadi, dove i territori vengono espressi attraverso strategie ben più efficaci e immersive.
In definitiva il video promo del Sindaco Cassí non definisce il prodotto turistico, non lo valorizza, mette al centro i testimonial e non il territorio, non si rivolge ai turisti ma in sostanza è un video quasi a uso e consumo dei ragusani, una produzione casalinga dai costi tutti da verificare.
Per meglio comprendere quanto sopra affermato , basta fare un semplice paragone con la campagna pubblicitaria in atto del Marina Fest che si terrà nel fine settimana.
In quedto caso, abbiamo un chiaro esempio di come si fa correttamente promozione di un evento.
In concreto, l’organizzazione e Ciccio Barone in particolare hanno:
1) definito un progetto, il Marina fest appunto,
2) individuato i partner da coinvolgere,
3) definito un ambito territoriale di azione;
4) definito i destinatari del messaggio,
5) avviata una strategia di comunicazione tramite i social a costo zero semplice e incisiva coinvolgendo i partners.
In sostanza è chiaro a tutti che il 12 e il 13 ottobre a Marina di Ragusa ci sarà un grosso evento, con specialità gastronomihe particolari creato per l’occasione a costi bassi, e spettacoli gratis. Messaggio rivolto ad un pubblico ben preciso di Ragusani e Siciliani.
Di contro il video di Cassi chi lo vedrà? A chi è rivolto? Che risultati concreti porterà? In che modo inciderà nelle scelte dei turisti?
Tutte domande che forse mai avranno una risposta.
Nei fatti vedremo che l’ evento di Marina di Ragusa avrà successo e porterà tanta gente che farà lavorare le tante attività commerciali coinvolte. Di contro il video del Sindaco sarà visto da tantissimi ragusani che lo condivideranno commentandolo positivamente. Se l’ obbiettivo era quello di accattivarsi le simpatie dei nostri concittadini potremmo dire che è un video riuscito. Se invece l’obbiettivo era la promozione del territorio sorgono notevoli problemi e i quattro obiettivi dello storytelling sembrano ben lontani dall’essere stati raggiunti.

di Peppe Lizzio11 Ott 2024 23:10
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