Commissario di lungo corso. Proroga in vista.

Commissario di lungo corso. Proroga in vista.

SCARSO GIOVANNIGiovanni Scarso avrà ancora il suo lavoro di Commissario per un bel po di tempo. Almeno fino ad ottobre. Sempre che non ci siano altre novità come quella che oggi il Governatore Crocetta ha fatto sapere in giro. La riforma delle Province mandata avanti lo scorso anno da Monti è saltata per la mancata conversione del decreto legge e lui  ha affidato, intanto, ad un gruppo di studio il compito di riorganizzare la materia.  Il primo passo concreto dovrebbe essere il differimento delle elezioni dalla primavera al prossimo autunno, dal momento che la legge fissa solo queste due sessioni per le elezioni amministrative. I presidenti e gli attuali commissari, come appunto Giovanni Scarso,  resterebbero così in sella durante il regime di proroga. L’arco temporale si renderebbe necessario per consentire all’Ars di approvare una riforma che tra tagli e riordino proceda a riscrivere l’intera materia delle province.  Le  competenze ed accorpamenti. La commissione Affari costituzionali dovrebbe già avere in questi giorni incontri  con il Governatore, per mettere mano ad una prima verifica su punti di contatto e gli altri da focalizzare.   Una voce fuori dal coro proviene intanto da Nello Musumeci, deputato all’Ars della Lista Musumeci ed ex Presidente della Provincia regionale di Catania. Dal suo punto di vista occorre addirittura un potenziamento delle stesse, dotate di ulteriori competenze.  Per fortuna Giovanni Scarso dalle nostre parti è ben visto per l'ottimo lavoro che sta svolgendo pensate ad esempio che il  Consiglio Provinciale di Trapani in un ordine del giorno ha chiesto  la revoca del commissario straordinario dell’Ente, Luciana Giammanco.  A lei viene fatta una critica che certamente a Scarso non può essere avanzata: l'assenza  costante del funzionario alle sedute dei lavori d’aula . Va bene che a Ragusa non c'è consiglio provinciale in carica ma siamo certi che l'avvocato Scarso non ne avrebbe mancato uno perchè tutti i giorni, spesso anche nei festivi, lui è a lavoro in provincia!


La previsione di San Luigi. Comiso aprirà!

La previsione di San Luigi. Comiso aprirà!

AEROPORTO-COMISO2Tutto è ormai pronto: le strutture sono state quasi del tutto completate e nel giro di qualche mese verrà anche definita la questione dei serbatoi per il carburante e la sistemazione della caserma dei pompieri. Inoltre stiamo cercando le figure apicali e certificate per ricoprire i ruoli essenziali. Ma alla domanda quando aprirà l'aeroporto sia Dibennardo che Taverniti, presenti ieri al convegno organizzato dal Citur presso il resort Poggio del Sole, non sanno dare date certe. Occorre trovare le compagnie disposte ad utilizzare Comiso. Dobbiamoa nche decidere che tipo di traffico supportare. L'aeroporto è soprattutto turistico ma non si disdegna qualche rotta per le grandi città italiane. La Raynair  atterra a Catania ma non è detto che si possa fare qualcosa e qualche rotta anche con Comiso. Insomma queste le risposte dei due vertici aeroportuali di fronte ai tanti operatori del settore turistico presenti in sala. Ma c'era anche Luigi Crispino invitato come esperto del settore. Lui ha ravvivato il dibattito facendo delle previsioni sul possibile traffico di passeggeri su Comiso ma anche sulle necessità della popolazione. Insomma un appuntamento, il secondo della serie dei seminari del Citur, che è servito a fare il punto ma non a fissare date certe. Ma alla fine Luigi Crispino, ha voluto sbilanciarsi e nell'intervista rilasciata a Teleiblea ha detto. "Il prossimo 21 giugno, giorno dedicato a San Luigi, prenderò un caffè a Roma e poi salirò sull'aereo per Comiso". Non è la profezia dei Maya ma a Crispino, in certe cose, ci si può credere. Il fondatore dell'AirSicilia, nel convegno ha fatto riferimento alla rinascita della WindJet che in qualche modo avrà dei collegamenti con Crispino. Questo potrebbe dire che nell'ottica del nuovo posizionamento della compagnia di Pulvirenti potrebbe esserci lo spazio con delle realtà che volando in code sharing utilizzerebbero Comiso come hub. La cosa ci farebbe davvero piacere anche per poter smentire un'altra previsione. Quella che fece Mancini, in un convegno di anni fa che disse: Se ne parla a Pasqua del 2014. Meglio prima!.


Una vera malattia.

Una vera malattia.

Businessman at Card TableE' un fenomeno gravissimo. Una malattia che colpisce tanti ragusani e va sempre più aumentando in concomitanza con la crisi economica . Circa novemila persone in provincia di Ragusa sono coinvolte nel fenomeno del cosiddetto gioco problematico. Di queste 800 risultano essere patologiche. Per un giro d’affari che solo nell’area iblea si aggira intorno ai 360 milioni di euro l’anno. Se non è una epidemia, poco ci manca. Sono cifre da vero e proprio allarme sociale quelle comunicate ieri sera dal direttore provinciale della struttura complessa Dipendenze patologiche dell’Asp 7, Giuseppe Mustile, nel corso della conferenza tenuta nel saloncino parrocchiale del Preziosissimo Sangue a Ragusa. E Mustile ha aggiunto un’altra valutazione choc: “Il danno fatto dall’eroina negli anni Settanta e Ottanta è niente rispetto ai disastri che nelle famiglie compie il giocatore patologico”. Promossa dall’ufficio diocesano per la Pastorale della salute, l’iniziativa è stata aperta da don Giorgio Occhipinti che, oltre a ringraziare padre Roberto D’Asta, parroco del Preziosissimo Sangue, per la disponibilità fornita, ha chiarito la ragione dell’incontro rivolto a tutti. “Stiamo cercando di ampliare quanto più possibile – ha detto don Occhipinti – il raggio della nostra comunicazione. Perché si tratta di un fenomeno che con difficoltà si riesce a fare venire allo scoperto. I giocatori patologici hanno bisogno di essere curati”. I numeri, invece, sono sconfortanti. Appena 56 le famiglie in trattamento nelle strutture sanitarie pubbliche. E questo per Mustile significa soltanto una cosa. “Le famiglie si vergognano – ha spiegato – in alcuni casi non sanno a chi rivolgersi. Poi c'è il falso mito che è facile guarire dal gioco patologico. Ognuno pensa di poterlo risolvere da sé. Ma per curare un giocatore patologico ci vogliono dai sei ai sette anni. E sono frequenti le ricadute”. Negli ultimi anni il quantitativo di gioco legale è stato talmente elevato da farlo diventare la prima azienda nazionale con un fatturato annuo di 92 miliardi di euro. “Ci sono tutta una serie di incentivi – ha proseguito Mustile – che si stanno in qualche modo spalmando trasversalmente su tutta la Penisola. Questa situazione grava in media su ogni cittadino per 1.650 euro. E la media si riferisce a tutte le età, dai 0 ai 100 anni. I soldi utilizzati per il gioco sono sottratti soprattutto alle famiglie meno abbienti che contribuiscono per una percentuale molto elevata a questa situazione. Il motivo? Si giocano la speranza di potere vedere cambiato il loro destino economico. Sono altresì sedotti da una pubblicità ingannevole che non dice che di gioco ci si può anche ammalare. Il gioco, poi, viene praticato in uno spaventoso deserto affettivo. Altro che motivo di socializzazione. Gli effetti ancora più devastanti di questa epidemia li vedremo tra qualche anno. Ancora oggi, però, c’è difficoltà, da parte delle strutture pubbliche, nel riconoscere in tempo le stimmate di questa potente malattia”.

 


UDC: Non utilizzate il simbolo! Cercasi gruppo!

UDC: Non utilizzate il simbolo! Cercasi gruppo!

udc logoCi sono ancora riflessi del dopo elezioni regionali ed ora in vista delle prossime competizioni all'interno dell'UDC vengono fuori i rancori di sempre. Non è infatti un mistero che nell'anno di sindacatura di Dipasquale l'UDC ha vissuto una spaccatura dovuta alla leadership locale. Ora siamo pronti a scegliere il prossimo sindaco e via alle polemiche. Ci giunge in redazione la nota che pubblichiamo firmata da un buon gruppo di iscritti al partito che criticano quanto sta accadendo in questi giorni: Interveniamo in merito alla nota diffusa ieri, impropriamente a firma di un generico "UDC" di Ragusa e  ci spiace dover, nostro malgrado, dar adito a  polemicucce di basso rilievo e di scarso, anzi scarsissimo, contenuto politico, ma abbiamo l'obbligo di precisare alcuni punti estremamente importanti.
Riteniamo con forte preoccupazione, che qualcuno utilizzi il simbolo dell' UDC a titolo strettamente personale e per fini altrettanto "poco nobili", in quanto è noto che in atto, e da subito dopo le regionali, gli organismi comunali del nostro Partito sono stati azzerati su direttiva della segreteria Regionale, pertanto attualmente non esistono né coordinamenti cittadini né tantomeno segreterie, ma soltanto la Segreteria e la Presidenza Provinciale, come espressamente precisato dal Segretario Provinciale nell'ultima conferenza stampa.
Inoltre precisiamo che Sonia Migliore è a pieno titolo dirigente provinciale e regionale dell' UDC, stesso partito di chi impropriamente ne solleva la legittimità, e come tale non potrebbe firmarsi come esponente di un coordinamento cittadino inesistente.
Consideriamo le riflessioni della Migliore inerenti alla questione dell'elettrodotto di Marina di Ragusa, che aveva già esternato ancora prima che il Consiglio comunale si pronunciasse, non solo quanto mai confacenti con le perplessità della comunità iblea e del suo comparto turistico, ma anche propositive quando afferma di una eventuale proposta di spostamento del sito indicato.
Infine il gruppo consiliare, o meglio parte di esso, che in verità poco leggiamo sulla stampa, farebbe il proprio dovere se ogni tanto informasse il Partito dell'attività consiliare, almeno su questioni delicate come quella sopra citata e, se partecipasse un po’ di più alla vita del proprio partito, avrebbe anche saputo che non esiste alcun coordinamento cittadino.
Ci auguriamo, per il bene del Partito, che quanto prima si possano definire gli assetti statutari, al fine di legittimarne gli organismi preposti e assicurare lo svolgersi di un sereno dibattito politico, capace di qualificarsi sui temi realmente importanti per il nostro territorio.


Gli indigenti resistono al freddo e sotto la pioggia.

Gli indigenti resistono al freddo e sotto la pioggia.

Fa freddo e piove. Eppure gli indigenti continuano ad occupare, con la tenda fornita dalla buona volontà della gente, un angolo di piazza Matteotti. Non ci sono notizie che possano dare fiducia alla loro azione di protesta ed oggi interviene il sindacato con questa nota20130122-015037.jpg: Con senso di responsabilità il Sindacato ha atteso in queste lunghissime settimane di lotta  il preannunciato bando da parte del Commissario straordinario del Comune di Ragusa per le attività sociali finalizzate a garantire un'occupazione e un pur minimo salario ai cosiddetti indigenti. E' con rammarico e con amarezza, pertanto, che il Sindacato torna a  ribadire la propria  posizione sulla questione all'indomani di un bando per il sussidio ai soggetti in condizioni precarie certamente insufficiente rispetto al bisogno di circa 500 famiglie ridotte alla miseria, e al mancato rispetto dell'impegno di una celere pubblicazione del bando relativo ai servizi di attività lavorativa sulla base di progetti che dovrebbero proporre cooperative sociali di tipo B.Ci risulta che in queste settimane si siano tenuti incontri tra il Commissario e le suddette singole cooperative, le centrali cooperative provinciali più rappresentative,  le delegazioni degli stessi indigenti.Ma nulla finora è stato posto in essere nonostante le parole e le assunzioni di responsabilità che sembrano più promesse da marinaio che atti concreti da parte del Commissario, tra l'altro presente in città appena due giorni a settimana.E intanto gli indigenti contano, al freddo pungente e alla pioggia sferzante, i giorni che oramai li separano dal primo mese di lotta dinanzi il palazzo di città.Quanto tempo ancora si deve e si può aspettare?La rete di solidarietà di enti, associazioni, volontari e cittadini ha garantito finora un minimo di assistenza per pasti e derrate. Ma fino a quando si potrà resistere? La Camera del Lavoro di Ragusa e la Filcams CGIL provinciale stigmatizzano l'operato di chi tra ritardi, incertezze, lungaggini e burocrazia varia continua a rimandare sine die la pubblicazione del bando, mentre le Centrali cooperative aspettano ancora di visionare gli atti e gli indigenti continuano la loro lotta per un lavoro possibile, sia pure minimo.  Tra l'altro, la possibilità di un lavoro anche ridotto nel corso dell'anno consentirà a quanti saranno avviati al lavoro di poter maturare quei requisiti necessari per poter accedere a forme di ammortizzatori sociali ( Aspi o Mini aspi ) che non incideranno sulle casse comunali ma che nel contempo consentiranno ai soggetti che ne potranno usufruire di impinguare il reddito individuale  e  familiare e in tal modo sopravvivere in maniera più dignitosa.  Pertanto il Sindacato torna a sollecitare il Commissario straordinario del Comune di Ragusa a non perdere ulteriore tempo nel redarre e pubblicare il bando, coinvolgere le cooperative interessate, dare risposte sia pure parziali a tante famiglie oggi sul lastrico.

 

In tale contesto la Prefettura – massima espressione dello Stato in provincia – è chiamata a svolgere un lavoro di sollecitazione verso l'Ente locale e di chi oggi risponde per il Comune.

 

In caso di ulteriori ritardi in merito alla vertenza degli indigenti  il Sindacato, in raccordo con i lavoratori e i cittadini interessati che – è bene sottolinearlo – hanno mantenuto e manterranno la protesta forte ma civile e unitaria, si adopererà per intensificare l'iniziativa e la lotta fino a quando il risultato non sarà conseguito.

                                                                                                   


Ecco perchè si può fare!

Ecco perchè si può fare!

Innocenzo LeontiniTorna in campo l'on Leontini dopo le elezioni de parlamento regionale che lo avevano visto escluso  ma con un  piazzamento assolutamente prestigioso considerando tutte le variabili che si sono verificate in quella occasione. Gli attivisti di CANTIERE POPOLARE   esprimono dunque grande soddisfazione  nel constatare come il Partito, sia a livello nazionale che regionale, ha riconfermato la fiducia nei confronti di  Innocenzo Leontini  inserito in un posto utile che può permettergli di rivestire la prestigiosa carica di Senatore della Repubblica.  Il 4° posto nella lista predisposta da Cantiere Popolare per la corsa al Senato rappresenta quanto di più giusto le regole della politica dettino. Infatti, non conteggiando il 1° ed il 2° posto ricoperto, con grande senso di servizio, da due uomini di partito appena eletti all’ARS (On. Cordaro e On. Clemente), si ritiene giusta la prima posizione utile assegnata al Coordinatore Regionale On. Maira e la seconda assegnata al suo Vice Coordinatore Regionale On. Innocenzo Leontini.  Convinti che un partito come Cantiere Popolare, uscito dall’ultima competizione elettorale con il 6 % dei consensi, riuscirà a superare abbondantemente la soglia del 3% previsto per il Senato,  l’elettorato ispicese e ibleo non si dovrebbe far scappare l’occasione di avere al Senato un rappresentate come Innocenzo Leontini.  Secondo gli esperti  l’obiettivo che Leontini sia un Senatore di Cantiere Popolare è dunque assolutamente possibile.


23, dico 23.

23, dico 23.

strisce sul ponteDispiace pensare che l'amico Cesare Sorbo, presidente dell'Ascom ragusana, non abbia capito lo spirito della protesta portata avanti da Teleiblea e dalla sua redazione. L'emittente ragusana si è sempre  schierata a favore dei commercianti della via Roma tanto che ha voluto offrire loro, gratuitamente, ben due programmi, di un'ora ciascuno in onda nelle domeniche precedenti al Natale, con l'intenzione di dare una mano ai negozianti  all'indomani della riapertura della via principale della città. Sappiamo con certezza che gli esercenti   hanno  apprezzato l'iniziativa. Diciamo questo  solo per far capire che  noi della redazione siamo dalla parte di tutti gli imprenditori ma questo non vuol dire che abbiamo le fette di prosciutto sugli occhi o che non capiamo quali siano le reali motivazioni della considerazione fatta, oggi,  in un comunicato stampa firmato da Sorbo che pubblichiamo in altra parte del giornale.  Prima di tutto occorre fare un valutazione di immagine.  Sfidiamo chiunque a dire che quelle macchine posteggiate sul ponte sono belle da vedere.  Non crediamo inoltre che sia pratico permettere alle vetture di fare avanti indietro  sul ponte alla ricerca del posteggio, che non si vede da lontano, e quindi giocoforza bisogna passare in rassegna tutte le strisce blu e poi tornare indietro facendo manovra. Possiamo anche permettere ai pullman di posteggiare per l'intera giornata tanto sul ponte c'è vento e nessuno guarda il panorama che invece dovrebbe essere rivalutato.   Cesare Sorbo questa non la avrebbe dovuta dire perchè  sappiamo bene  come la pensa in merito alle aree  pedonali .  Lui è stato sempre un fautore del decoro cittadino e si è battuto per la nuova Via Roma chiusa al traffico.   Probabilmente si è fatto convincere da alcuni qualificati  commercianti di Via Roma che però,  per loro fortuna,  hanno i negozi proprio a fianco al  ponte.  Forse è questa la motivazione più forte. Nonostante un anno di lavori , l'arredo e l'illuminazione,  3 parcheggi coperti, una serie di dichiarazioni sulle buone intenzioni e sul cambio della mentalità, ancora, e ci dispiace che l'Ascom non abbia fatto passi avanti, stiamo qui a discutere su 23 posteggi, dico 23,  a pagamento disegnati a squadra su una delle maggiori attrattive della città. E' vero oggi fa freddo ma in primavera, ormai alle porte,  cercheremo ancora la scusa del maltempo per giustificare questo piccolo ed involontario  favore per quelli più vicini ai posteggi?  Ora aspettiamo la risposta dell'Ascom, speriamo che sia piccola piccola come la firma che c'è sotto ad ogni loro dichiarazione perchè a tutti tocca il diritto di parlare ma a viso aperto.


Oggi seminario sull'aeroporto. Che ne sai di Ryanair ?

Oggi seminario sull'aeroporto. Che ne sai di Ryanair ?

ryanair piccoloAbbiamo ancora in archivio la notizia pubblicata ad ottobre dello scorso anno quindi appena 4 mesi fa,  che parlava di Ryanair  che  festeggiando il raggiungimento di 30 milioni di passeggeri in dieci anni da e per Roma Ciampino, aveva  presentato al governo italiano un nuovo piano turistico. In realtà sembrava più  una proposta di accordo che un progetto. Si parlava di cinque  nuove basi italiane e  nuove rotte su Campania e Siciliacon  37 milioni di passeggeri all’anno entro il 2016 e oltre 37 mila posti di lavoro. Il tutto in cambio di tasse aeroportuali più miti, per poter mantenere ancora bassi i prezzi dei biglietti. Tra i nuovi avamposti Ryanair  il futuro ,  pronto ma non  aperto – aeroporto di Comiso.   La Ryanair sta offrendo di accrescere il traffico e il turismo italiani fornendo 13 milioni di passeggeri in più all’anno  disse Mr  Cawley, vice amministratore delegato della compagnia.  Andremo ad aiutare il turismo itakliano e siciliano  con le cinque nuove basi a Comiso e Catania, insieme a Salerno, Olbia e Lamezia Terme.   Ora arriva la notizia, che però deve essere confermata, che Ryanair preferisce Catania. E' chiaro che le compagnie private pensano agli affari e lo scalo etneo garantisce 6 milioni di passeggeri e quindi un potenziale altissimo di clienti ma chi aiuta i piccoli scali a crescere se anche gli alleati giocano contro? Oggi pomeriggio, giovedi 24 gennaio,  alle 16,30 a Poggio del Sole  si parlerà anche di questo nel convegno organizzato dal Citur il consorzio Ibleo per il Turismo.


Scuola in Sicilia: troppi l'abbandonano

Scuola in Sicilia: troppi l'abbandonano

scuola vuotaPer la Sicilia è ancora un orizzonte lontano la convergenza verso il tasso medio nazionale di abbandoni precoci degli studi da parte dei giovani, pari al 18,2%, e soprattutto verso il traguardo europeo del 10% riproposto dalla Strategia Europa 2020. Anche se dagli ultimi dati emerge qualche segnale incoraggiante. La percentuale di ragazzi siciliani di 18-24 anni che possiedono la sola licenza media e che non sono inseriti in percorsi educativi diminuisce dal 26% del 2010 al 25% del 2011, confermando il trend decrescente degli ultimi anni. Contribuiscono al miglioramento dello scenario soprattutto le femmine, il cui tasso d’abbandono scende nello stesso periodo dal 22,6% al 21,3% (oltre un punto percentuale in meno). Tra i maschi la riduzione è meno accentuata e gli abbandoni precoci sono molto più frequenti: il 28,5% dei 18-24enni siciliani è fuori dai circuiti educativi pur avendo al massimo frequentato la scuola dell’obbligo, e tale quota ha subito una contrazione rispetto al 2010 di soli 0,8 punti percentuali.  Nonostante i miglioramenti, il dato siciliano è particolarmente preoccupante, perché si inserisce in un contesto economico e occupazionale tra i più deboli del nostro Paese e si manifesta nell’ormai noto fenomeno dei Neet (Not in Education, Employment or Training), ovvero i giovani di età compresa tra 15 e 29 anni che non studiano e non lavorano. Il dato sui Neet siciliani ha raggiunto livelli preoccupanti, attestandosi sul 35,7%. Con il protrarsi della crisi economica e l’aggravarsi delle condizioni occupazionali, tale valore sembra destinato ad aumentare, in assenza di interventi efficaci.  Ma la dispersione scolastica non è l’unico problema che la scuola e la società sono chiamate ad affrontare. I fenomeni di bullismo tra le aule scolastiche non sono da sottovalutare. Circa il 25% degli studenti delle scuole superiori è stato coinvolto in scontri fisici, spesso avvenuti tra le mura scolastiche. Secondo uno studio del Censis, circa il 50% delle famiglie italiane segnala prepotenze di diverso tipo (verbale, fisico, psicologico) all’interno delle classi della scuola secondaria superiore frequentate dai propri figli. Ma è difficile avere una misura esatta delle dimensioni del fenomeno, che spesso non viene denunciato dalle vittime ed è di difficile identificazione da parte di insegnanti e genitori.


Territorio non c'è più. Ora sono Democratici e Riformisti.

Territorio non c'è più. Ora sono Democratici e Riformisti.

territorio democtraticiSarà il Consiglio di presidenza dell'Ars a decidere il destino dei due gruppi parlamentari che oggi contano meno dei cinque deputati previsti dal regolamento: Grande Sud e l’ex Movimento Territorio. Dopo l’addio di Nello Dipasquale, quest’ultimo gruppo ha anche cambiato denominazione. A comunicarlo è stata la vicecapogruppo, Alice Anselmo, con una nota agli uffici competenti: il nuovo nome del gruppo parlamentare è “Democratici e Riformisti per la Sicilia”.  Si conferma quindi implicitamente che la titolarità del nome Territorio è certamente riconducibile a Dipasquale. che come già detto ha convocato tutti gli iscritti per sabato prossimo. Per completezza d'informazione ci è arrivato un commento che specifica la sede dell'incontro che è in Viale Europa.  Per quanto il gruppo ricordiamo che il regolamento dell'ARS prevede che ci siano almeno 5 deputati per formare un gruppo e a meno di una revoca, considerata precedentemente difficile da concedere, il gruppo anche con un altro nome non potrebbe esistere.