Polemica Statua. Botta e risposta

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“Filippo Pennavaria fu un fascista convinto, con incarichi di governo, e la sua figura non può trovare spazio nella città di Ragusa. Non dovrei dirlo io, né gli esponenti di altri partiti politici o associazioni della città, ma avrebbe dovuto dirlo il sindaco un secondo dopo la pubblicazione sugli organi di informazione locali della notizia in merito alla nascita di un comitato che intende riabilitarne l’immagine. Attendiamo una sua forte posizione sull’argomento”. Lo dichiara Peppe Calabrese, segretario cittadino e consigliere comunale del Partito Democratico di Ragusa.
“Qualsiasi tentativo di riabilitazione, di revisionismo, nei confronti di Pennavaria – aggiunge – non è altro che l’azione di qualche nostalgico che non si arrende ad accettare il giudizio nei suoi confronti consegnatoci dalla Storia. Certo, rimane il ‘problema’ della statua in bronzo, alta tre metri, raffigurante il gerarca fascista, che il Comune di Ragusa ha commissionato, pagato e mai ritirato. Dato che è impensabile che trovi spazio in città, mi permetto di lanciare provocatoriamente una proposta: che sia portata a Ragusa, fusa e trasformata in qualcos’altro di utile o simbolico… Un lampione che illumini sempre la targa apposta in piazza San Giovanni in memoria dei braccianti uccisi dalla violenza fascista, per esempio”.
Ma il comitato per la statua di Pennavaria non ci sta e invia questo comunicato. Leggendo le quattro righe scritte dal signor Calabrese  subito si evince l’ignoranza,spero soltanto storica,con cui tratta gli argomenti riguardanti Pennavaria. Innanzitutto dichiara che la figura di Pennavaria non dovrebbe trovare spazio nella città di Ragusa.Ebbene,questo dovrebbe dirlo ai cittadini ragusani che nel 1958,in piena democrazia,lo elessero al Senato con 12.000 preferenze nella sola Ragusa. Per quanto riguarda i fatti del 1921 in piazza San Giovanni, Pennavaria, nel dopoguerra, fu processato,non certo da giudici fascisti,e assolto per insufficienza di prove. Pennavaria si appellò e la Corte di Cassazione lo assolse per non aver commesso il fatto. Pennavaria ebbe incarichi di governo e li utilizzò per fare diventare provincia e città moderna il paese agricolo in cui era nato. Pennavaria si può considerare un antifascista nel governo di Mussolini. Era ricercato dai tedeschi e dai fascisti perchè non aderì alla Repubblica Sociale e si rifugiò in Vaticano da dove aiutava i partigiani,quelli veri,del Corpo di Liberazione Nazionale collaborando con il gen.Raffaele Cadorna comandante di questo Corpo. Il signor Calabrese critica il sindaco perchè non ha preso posizione in proposito, ebbene il sindaco ha fatto bene in quanto questa storia della statua, voluta a suo tempo, e tutt’ora,dai ragusani,al di sopra delle idee politiche, non è ancora conclusa. Il signor Calabrese dimostra ancora la sua ignoranza,spero ancora a livello soltanto storico,criticando la preparazione di un’opera teatrale su Pennavaria,dimenticando la libertà di espressione (lui democratico!)

di Direttore24 Giu 2023 17:06
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