Adeguamento giusto ma non in tempismo.

< class="t-entry-title title-giornale-before h3">>

Pur non avendo affrontato sulle nostre pagine la questione indennità del Sindaco non pubblicando alcuna nota pervenuta, ora dobbiamo per forza dare spazio al comunicato del sindaco che rispondendo alle polemiche fa i conti nella sua tasca e in quella degli altri. Ritornando agli emolumenti noi non abbiamo mai detto, neanche in tv,che i soldi erano troppi ma che ancora una volta si pecca in opportunità e tempismo. Il problema dunque non è  la cifra ma il fatto che neanche si sono seduti nella sala giunta che che sono arrivate alcune delibere che non potevano non suscitare le polemiche. Abbiamo già detto in un altro pezzo che questa è una strategia che in guerra i tedeschi hanno chiamato “Blitzkrieg” offensiva lampo  su tutti i fronti.  Insomma mentre il “nemico” , permettetemi la similitudine bellica ma solo per far capire la teoria, deve ancora organizzare le difese ecco che si scatena un’offensiva a largo raggio con delibere di vario tipo. Una volta acquisite le posizioni si può cominciare a dare le spiegazioni.   Ma è questione di comunicazione, come avrebbe detto l’amico Cesare. Io, da sindaco, avrei fatto sapere quale è la situazione confrontandomi  con altre realtà e poi, proprio per quel consenso a cui fa nuovamente appello Cassì, i suoi sostenitori  avrebbero invocato a gran voce l’aumento degli emolumenti. Inoltre  sono tempi duri per tutti e qualcosa in più in tasca non dispiace. A tal proposito il consigliere Firrincieli in una intervista, ieri a Teleiblea, ha detto: dovremmo aumentare qualcosa anche a tutti i dipendenti che di soldini ne hanno davvero pochi.  Ma questa è la storia di sempre. Al comune i dirigenti superano abbondantemente i centomila euro e gli amministratori erano all’asciutto. Ora almeno. Intanto ecco la nota del Comune

:“Sapete quanto ha ricevuto il sindaco di Ragusa nei primi 5 anni di mandato a titolo di indennità per la funzione svolta? 2.780 euro al mese, senza tredicesima. Decisamente meno di ciò che molti pensano, molto meno rispetto alle indennità dei deputati regionali o nazionali, pur in presenza di responsabilità enormi, di cui un sindaco risponde spesso in prima persona.
L’Anci, l’;Associazione nazionale dei Comuni italiani, tramite il suo presidente il sindaco del PD di Bari Antonio Decaro, ha condotto negli anni scorsi una battaglia per restituire dignità ai sindaci d’Italia, ed ha ottenuto che lo Stato appostasse nel proprio bilancio annuo una somma che servisse per adeguare le indennità dei sindaci a livelli più confacenti al loro ruolo e alle loro responsabilità. La nuova regola, tuttavia, non ha riguardato la Sicilia, che sulla materia ha autonomia normativa. Per paradosso, quindi, i sindaci dei comuni d’Italia delle dimensioni simili ed anche  inferiori rispetto a Ragusa, hanno ricevuto una indennità quasi doppia rispetto alla mia, in barba a qualunque principio di equità. Solo da pochi mesi anche la Regione Sicilia ha appostato nel proprio bilancio annuo una somma utile per coprire almeno in parte l’incremento già applicato in ambito nazionale. Con atto di giunta abbiamo
quindi dato disposizione agli uffici di operare in conformità con la nuova regola: con fondi regionali, quindi, e non con risorse del bilancio comunale, si coprirà l’aumento della indennità del sindaco che arriverà a circa 4.000 euro al mese. Sempre, comunque, ampiamente meno rispetto a quanto percepito dai sindaci degli altri comuni italiani, le cui indennità sono state raddoppiate. Chi fa questo mestiere, sa bene che non sono certo i soldi lo stimolo per fare bene. Non si fa il sindaco per soldi e le cifre sono lì a dimostrarlo, benché sia consapevole che si tratti comunque di una indennità di tutto rispetto.
Ma immancabile è arrivata la polemica. Non mi stupisce che l’informazione data sia stata incompleta e strumentale: si è taciuto che l&#39;incremento ha interessato tutti i sindaci d’talia e si è taciuto che non vengono intaccate risorse del Comune, mentre trovo surreale che a sollevare la questione sia stato un neo eletto consigliere comunale del PD (stesso partito del sindaco di Bari presidente ANCI che è stato il protagonista della rivendicazione dei sindaci), che ha beneficiato di ragguardevoli indennità regionali per un non meglio precisato incarico all’interno di una segreteria regionale di partito. Mi auguro, ma temo che i miei auspici finiranno nel vuoto viste le premesse, che il livello della dialettica politica dentro e fuori il consiglio comunale possa ispirarsi ai principi di serietà, sobrietà e coerenza, a tutela in primo luogo della qualità del confronto democratico e nell’interesse dei cittadini ragusani, che mi
pare abbiano manifestato poche settimane addietro un chiaro ed inequivocabile segnale in questa direzione”.

di Direttore24 Giu 2023 16:06
Pubblicità