Sanità al collasso. Ma nessuno fa niente.
Lo abbiamo detto qualche giorno fa a Ragusa ci sono situazioni molto gravi per quanto riguarda il sistema sanitario. Mancano medici e specialisti e le liste di attesa per operazioni importanti diventano lunghissime. Eppure nessuno fa niente. Lo sappiamo che non è facile ma in questo periodo è più importante cercare di accontentare quelli che vanno al mare piuttosto che quelli che vanno in ospedale. Purtroppo tutta la sanità siciliana esce distrutta dall’ultimo rapporto sulle “Performance regionali” in ambito sanitario, presentato da Crea Sanità, il Centro per la ricerca economica applicata in sanità, che traccia appunto un’analisi annuale delle performance regionali in base a sei diversi indicatori: appropriatezza, equitá, sociale, esiti, economico-finanziaria, innovazione. Lo scenario è desolante. La Sicilia è tra le sei regioni bocciate, insieme a Puglia, Sardegna, Campania, Basilicata e Calabria. La cosa che fa impazzire è che nell’isola la spesa sanitaria pubblica pro capite standardizzata è superiore alla media nazionale, ma sempre più siciliani rinunciano alle cure a causa di problemi economici, lunghe distanze e liste d’attesa infinite. In sostanza la valutazione divide in due l’Italia, con circa 29 milioni di cittadini nelle prime otto Regioni che possono stare relativamente tranquilli e altri 29 milioni nelle Regioni rimanenti che potrebbero avere serie difficoltà nei vari aspetti delle dimensioni considerate. I risultati del report Crea non hanno stupito affatto il capogruppo del M5S all’Ars e componente della commissione Salute dei palazzo dei Normanni, Antonio De Luca: “Nessuna sorpresa, per carità, basta guardarsi attorno per accorgersi del disastro – il commento di De Luca-. Quello che ci chiediamo, però, cosa aspetti il governo per agire, se attenda che crolli tutto prima di muovere un dito. Qui ci vorrebbe una sorta di piano Marshall per tamponare alcune delle enormi carenze, ma Schifani sembra solo intento a litigare con maggioranza ed opposizione. Ad esempio nell’ultima manovra all’Ars per la sanità non c’era un solo euro”. Per Mario Giambona, parlamentare regionale del Partito Democratico, “I dati che emergono dal ‘Rapporto sulla sanità’ descrivono la sanità italiana in grande difficoltà e quella siciliana drammatica. La Sanità siciliana è al collasso. Servono risorse fresche ed il Meccanismo europeo di Stabilità potrebbe essere un’ancora di salvataggio. E’ indispensabile investire maggiori fondi e lavorare per la razionalizzazione della spesa, anche attraverso un efficace sistema di prevenzione”. Fonte: Live Sicilia