Idee per Ragusa plaude all’intervento di Orazio Ragusa

Da un pò di tempo c’era il desiderio di intervenire nel dibattito politico per le prossime ammnistrative del capoluogo: abbiamo atteso, invano, che si placasse un dibattito tutto incentrato, finora, sulla identificazione di un candidato, che non ha voluto tenere conto del peso elettorale di ciascun aspirante, che non ha fatto mai cenno a programmi o proposte per la città.
Mancano almeno 5 mesi buoni per la data delle elezioni, non si tiene conto, nemmeno che si dovrà lavorare per le nazionali, il cui risultato non sarà indifferente per l’esito delle amministrative.
Ci piace che l’on.le Ragusa valuti come prioritaria l’esigenza di far uscire il capoluogo dal torpore nel quale è stata relegata da anni di amministrazione pentastellata condita da opposizioni non certo all’altezza del compito assegnato dagli elettori, come ampiamente riconosciuto da più parti.
L’on.le Ragusa fa giustamente appello alla raccolta per tutte le forze dell’area moderata di centro destra per la costituzione di un fronte unitario che possa presentare una proposta credibile e unitaria.
Fa notare che non servono fughe in avanti e non sono opportune frammentazioni “che risulterebbero incomprensibili agli elettori di una realtà urbana che avverte la necessità di cambiare pagina”.
Ma, contrariamente a quanto fatto finora, non servono polemiche, non servono critiche ai 5 Stelle troppo e troppo spesso posti al centro dell’attenzione, resi protagonisti di una amministrazione irreale.
Serve, prioritariamente, identificare programmi e iniziative per restituire Ragusa al vecchio splendore, dopo ci sarà il confronto per capire chi possa rivestire bene il ruolo di sindaco per una città che deve rinascere.
In ogni componente politica non ci sono solo i leader, o presunti tali, ci sono tante altre forze vive e potenzialmente più valide di un candidato sindaco se messe al posto giusto.
Inutile negare che il dibattito è incentrato sulla scelta del candidato sindaco, in una lotta di potere che ha già stancato la gente.
E’ doloroso ammettere che le forze antagoniste maggiori hanno già indicato un candidato, mentre il centro destra che, parte favorito, quanto meno per il ballottaggio, si avviluppa in inutili schermaglie di contrapposizioni personali, senza che tutte le componenti abbiano espresso le intenzioni.
Solo fughe in avanti, più o meno celate, ma nessuna autorevole candidatura, nessuna richiesta dalla gente.
C’è bisogno dell’entusiasmo civico ma c’è bisogno di forze politiche strutturate e organizzate.
C’è bisogno di rigenerazione e innovazione ma anche di esperienza di governo e soprattutto della capacità di coniugare e amalgamare tutti questi elementi, garantiti dai riferimenti governativi regionali e nazionali.
Bene dice l’on.le Ragusa, ma serve anche dare indicazioni e risposte alla gente.
La gente non desidera programmi mirabolanti, non aspira alla città del futuro ma guarda alla città del 2018, del 2019 e del 2020.
Vuole sapere se centro storico tornerà a viver e come, con quali iniziative e con quali misure, non astratte, non di principio, ma reali e da poter attuare subito.
Non vuole confronti da salotto, ma vuole sapere cosa si farà della piazza Libertà, cosa si farà dell’area del City, cosa della Vallata Santa Domenica, cosa dello Stadietto di via delle Sirene, cosa dell’istituto del Carmine e dei tanti immobili inutilizzati di Ibla.
Cosa si vorrà fare della metropolitana di superficie? a cosa servirà e per chi? Si vorrà, con decisione, istituire un servizio di trasporto pubblico serio?
Cosa si deve fare con l’Università? cosa con l’ex Tribunale di via Matteotti? Cosa con l’ex Cinema Marino? Cosa con la ex Biblioteca Comunale di via Matteotti?
Si vorrà valorizzare il patrimonio UNESCO e si vorrà procedere al piano di gestione?
Si vuole far decollare il turismo e con quali iniziative?
Potremmo continuare all’infinito, tante sono le cose da mettere a posto, nemmeno tutte addebitabili ai 5 Stelle.
Urbanistica, piano regolatore, strutture alberghiere, ambiente, verde pubblico, traffico urbano, progetto cultura, parco degli iblei, politiche giovanili, sviluppo economico, su ogni tematica non dovrà essere il candidato sindaco ad esprimere intenti concreti, ma devono essere le forze plitche che lo vogliono sostenere a farsi garanti degli impegni che, come si suole fare, andranno scritti e sottoscritti, magari con l’impegno del candidato alle dimissioni in caso di provata incapacità per l’attuazione del programma, oerchè dopo anni di appelli per le dimissioni del sindaco pentastellato non sarebbe coerente non pretendere la stessa cosa dal successore.
Quanto mai reale, quindi, l’esigenza di un tavolo di confronto che deve fare sintesi sulle diverse esigenze e sulle intenzioni di ridare vita alla città.

di Redazione21 Dic 2017 18:12
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