Controcorrente-Lottare...

Controcorrente-Lottare x restare

Il con­siglie­re co­mu­na­le, Sa­ve­rio Bus­ce­mi, e l’ex vi­ce­sin­da­co di Ra­gu­sa, Mas­si­mo Ian­nuc­ci, hanno de­ci­so di ad­eri­re al mo­vi­men­to “Controcorrente-​Lottare x re­sta­re” che è stato te­nu­to a bat­te­si­mo ieri po­me­rig­gio a Pa­ler­mo. Il nuovo sogget­to po­li­ti­co punta a com­pat­ta­re il co­sid­det­to fron­te dell’op­po­si­zio­ne in Si­ci­lia e, so­pr­at­tut­to, punta a crea­re dei veri e pro­pri fari sul ter­ri­to­rio, punti di luce in grado di in­di­ca­re la stra­da. “Di­cia­mo che ri­par­to da dove ho la­s­cia­to – af­fer­ma il con­siglie­re Bus­ce­mi – nel senso che ques­to mo­vi­men­to in­car­na i miei va­lo­ri, gli st­es­si che mi hanno por­ta­to a crea­re la lista che è stata poi pre­sen­ta­ta alle scor­se ele­zio­ni co­mu­na­li. Non mi sono mosso di un cen­ti­me­tro dalle mie po­si­zio­ni. Sono altri che hanno scel­to di com­pie­re passi dif­fe­ren­ti, di crea­re al­lean­ze con chi prima era os­teg­gia­to. Ma ques­ta cosa, ov­via­men­te, non mi ri­guar­da per­ché, con La Var­de­ra, e con il sup­por­to di nu­me­ro­si amici, tra cui l’ex vi­ce­sin­da­co Ian­nuc­ci, cer­cheremo di cos­trui­re sul ter­ri­to­rio un pro­get­to che ci aiuti a con­ce­pi­re la ges­tio­ne della cosa pu­bbli­ca in ma­nie­ra as­so­lu­ta­men­te nuova e che non si pie­ghi alle lo­gi­che dei par­ti­ti”. Sulla st­es­sa lun­ghe­z­za d’onda, na­tu­ral­men­te, anche Ian­nuc­ci. “Seguo da qual­che set­ti­ma­na con gran­de in­ter­es­se il nuovo pro­get­to po­li­ti­co di La Var­de­ra – sot­to­li­nea – ed era per me na­tu­ra­le fare re­gis­tra­re la mia ad­esio­ne a ques­to mo­vi­men­to. Ri­ten­go che, anche per Ra­gu­sa, “Controcorrente-​Lottare x re­sta­re” possa porsi in ma­nie­ra at­ten­ta per for­ni­re un con­tri­bu­to di cres­ci­ta es­sen­zia­le al dibat­ti­to po­li­ti­co quo­ti­dia­no. La pre­sen­za, poi, del con­siglie­re co­mu­na­le Bus­ce­mi renderà ques­ta espe­rien­za an­co­ra più in­ter­es­san­te visto che le nos­tre po­si­zio­ni po­tran­no es­se­re rap­pre­sen­ta­te anche in aula a pa­la­z­zo dell’Aqui­la. Na­tu­ral­men­te siamo già al la­vo­ro per il­lus­tra­re a tutti ques­to pro­get­to e per rac­coglie­re quan­te più ad­esio­ni sarà pos­si­bi­le”.


Mostra archeologica a...

Mostra archeologica ad Agrigento

al 18 dicembre 2024 e fino al 18 maggio 2025 il Parco archeologico della Valle dei Templi di Agrigento ospiterà al museo "Pietro Griffo" una eccezionale collezione di antichi vasi greci del VI e V secolo a.C. che, dopo duecento anni, ritornano - sia pur temporaneamente - ad Agrigento da Monaco di Baviera. La mostra si intitola “Da Girgenti a Monaco. Da Monaco ad Agrigento. Il ritorno dei vasi del ciantro Panitteri”. Un progetto culturale tra Italia e Germania con cui, simbolicamente, la Regione Siciliana, tramite il Parco della Valle dei Templi, dà il via agli eventi che vedranno per dodici mesi la città di Pirandello al centro dell’attenzione internazionale come "Capitale italiana della cultura 2025"
In mostra saranno dieci straordinari vasi provenienti dalla cosiddetta Collezione Panitteri: una raccolta di ben 47 tra crateri e anfore di produzione attica, a figure nere o rosse, che ripropongono scene epiche e mitologiche e che nel 1824 furono venduti al principe Ludwig I di Baviera dal ciantro Panitteri, alto prelato della curia di Agrigento.
«Ci stiamo avvicinando al prestigioso appuntamento che vede Agrigento Capitale italiana della cultura 2025 con iniziative di grande rilievo, come questa, che pongono la nostra regione al centro dell'attenzione internazionale - dice il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani - Siamo particolarmente orgogliosi di accogliere il ritorno, seppur temporaneo, di questi preziosi reperti archeologici che mettono in luce la ricchezza della nostra storia. Continueremo ad impegnarci perché il 2025 sia l'annus mirabilis per la Città dei Templi e per tutta la Sicilia, affinché siano conosciute nel mondo per la loro cultura, il patrimonio artistico e la bellezza ineguagliabile».
Organizzata dal Parco archeologico e paesaggistico della Valle dei Templi con la collaborazione della Soprintendenza dei Beni culturali e ambientali di Agrigento, la mostra è sostenuta dall’assessorato regionale dei Beni culturali e dell’identità siciliana e si inserisce tra gli eventi per la promozione e l’organizzazione delle iniziative collegate ad “Agrigento capitale italiana della cultura 2025.

Santa Lucia

Santa Lucia

Hanno preso il via i fes­teg­gia­men­ti in onore di Santa Lucia che, a Ra­gu­sa, si ten­go­no
nella chi­esa omo­ni­ma che sorge lungo corso Ma­z­zi­ni.  Venerdì, nel gior­no della festa, la chi­esa rimarrà aper­ta
dalle 7,30 alle 21,30. Alle 8 è in pro­gram­ma la ce­le­bra­zio­ne eu­ca­ris­ti­ca pre­sied­uta dal
par­ro­co, don Bur­ra­fa­to. Alle 9 la santa messa pre­sied­uta dal ca­no­ni­co sa­cer­do­te
Sal­va­to­re Pu­gli­si. Alle 10 quel­la pre­sied­uta da padre Gi­an­ni Ia­co­no, ocd, alle 11 la
messa sarà pre­sied­uta da don Giu­s­ep­pe Cas­co­ne. A me­z­zo­gior­no la ce­le­bra­zio­ne
eu­ca­ris­ti­ca pre­sied­uta da don Luca Roc­ca­ro. Alle 17 si pro­se­gue con la santa messa
pre­sied­uta da don Gio­van­ni Fi­le­si, alle 18 la ce­le­bra­zio­ne eu­ca­ris­ti­ca di don Sal­va­to­re
Vac­ca­ro men­tre le ul­ti­me due messe della gior­na­ta sa­ran­no pre­sied­ute alle 19 dal
ca­no­ni­co sa­cer­do­te Giu­s­ep­pe Cab­ib­bo e alle 20,30 dal ca­no­ni­co sa­cer­do­te Gior­gio
Oc­chi­pin­ti. Sem­pre venerdì 13 di­cem­bre, in­ol­tre, dalle 16,30 alle 21,30 la quin­ta
sagra della Cuc­cia sul sa­gra­to della chi­esa a cura del ris­to­ran­te “La cioto­la” di
Ra­gu­sa. L’ac­cen­sio­ne dei lu­mi­ni è con­sen­ti­ta da­van­ti all’im­ma­gi­ne di Santa Lucia
posta all’ester­no della chi­esa. L’il­lu­mi­na­zio­ne ar­tis­ti­ca è a cura della ditta Il­lu­mi­nar­te
di Fi­rul­lo Mas­si­mo da Ra­gu­sa.


Nasce il LoLaMi

Nasce il LoLaMi

Il mo­vi­men­to che per ad­es­so non ha nome e non ha sim­bo­lo, è stato pre­sen­ta­to uf­fi­cial­men­te dai tre pro­ta­go­nis­ti: Raf­fae­le Lom­bar­do, Ro­ber­to La­gal­la e Gian­fran­co Miccichè mer­co­le­di mat­ti­na a Pa­ler­mo.  Il nuovo mo­vi­men­to, che per ad­es­so pos­sia­mo chiama­re sol­tan­to Lo­La­Mi dalle in­izia­li dei tre fon­da­to­ri, ha aper­to le pro­prie attività con una con­fe­ren­za stam­pa all’Hotel Po­li­te­a­ma a Pa­ler­mo. Pre­sen­te in sala anche l’ex lea­der del Mo­vi­men­to 5 Stel­le ed ex vi­ce­mi­nis­tro ai Tras­por­ti Gi­an­car­lo Can­cel­le­ri. Nes­sun ri­fe­rimen­to ad un pro­gram­ma po­li­ti­co che evi­den­te­men­te arriverà il pros­si­mo febbraio insie­me al nome e al sim­bo­lo. Per ad­es­so solo an­nun­ci e di­chia­ra­zio­ni dei tre pro­ta­go­nis­ti prin­ci­pa­li: -il mo­vi­men­to parte oggi. La con­fe­ren­za stam­pa odier­na è con­si­de­ra­ta il punto di par­ten­za uf­fi­cia­le con il quale si dà avvio alla strut­tu­ra or­ga­ni­z­za­ti­va e si lan­cia una forte cam­pag­na di pro­se­li­tis­mo;  Tra le priorità si fa ri­fe­rimen­to so­pr­at­tut­to (oltre che alla strut­tu­ra or­ga­ni­z­za­ta del Mo­vi­men­to per l’Au­to­no­mia) alle forze e ai mo­vi­men­ti ci­vi­ci dell’isola e in par­ti­co­la­re ai sin­da­ci senza ri­fe­rimen­ti di par­ti­to; ( n.d.r sem­bra una ci­ta­zio­ne fatta su mi­su­ra per il sin­da­co Cassì!)  ma il ri­fe­rimen­to po­li­ti­co è alla co­ali­zio­ne del cen­tro­d­estra all’in­ter­no del quale il nuovo mo­vi­men­to sem­bra in­ten­zio­na­to a ri­ma­ne­re. Il nuovo mo­vi­men­to di­chia­ra di con­si­de­ra­re Schi­fa­ni il pro­prio (pre­sen­te e fu­tu­ro) Pre­si­den­te della Re­gio­ne. Si prova quin­di così a sgom­bra­re ogni il­la­zio­ne sulla nas­ci­ta del mo­vi­men­to come sogget­to an­ta­go­nis­ta all’at­tua­le Pre­si­den­te (chissà se Miccichè è d’ac­cor­do anche su ques­to?) il sin­da­co di Pa­ler­mo, di consegue­n­za non in­ten­de can­di­dar­si alla Pre­si­den­za della Re­gio­ne, ma punta ad un se­con­do man­da­to da sin­da­co; -il mo­vi­men­to parteciperà alle pros­si­me ele­zio­ni (ov­via­men­te si do­vreb­be par­la­re dI co­mu­na­li, pro­vin­cia­li e re­gio­na­li)  Per quan­to ri­guar­da na­zio­na­li ed eu­ropee il ri­fe­rimen­to do­vreb­be es­se­re Forza ita­lia alla quale l’MPA di Lom­bar­do è fe­de­ra­to).  Se­con­do al­cu­ni os­ser­va­to­ri  nas­cen­do il nuovo mo­vi­men­to non prima di febbraio, era ne­ces­sa­rio an­nun­ciar­ne co­mun­que l’avvio for­ma­le per se­der­si con più forza ai pros­si­mi ta­vo­li delle tr­at­ta­ti­ve del cen­tro­d­estra re­gio­na­le. Mo­ti­va­zio­ne com­pren­si­bi­le a dif­fe­ren­za del pro­gram­ma che verrà pre­sen­ta­to solo in una fase suc­ces­si­va.


50 anni di Teleiblea: u...

50 anni di Teleiblea: un evento formativo aperto anche al pubblico

Si terrà il pros­si­mo 7 di­cem­bre, dalle ore 9:00 alle 13:00, pres­so la Sala AVIS di Via Mar­sa­la a Ra­gu­sa, l’in­con­tro dal ti­to­lo: “I 50 anni di Te­leiblea, dalla rot­tu­ra del mo­no­po­lio RAI alla sfida dei nuovi media: come cam­bia la te­le­vi­sio­ne, tra sto­ria e prin­ci­pi deon­to­lo­gi­ci”. L'ap­pun­ta­men­to che è aper­to al pu­bbli­co è  va­li­da per l’ac­quisi­zio­ne di 4 cre­di­ti for­ma­ti­vi da parte dei gior­na­lis­ti, è pro­pos­ta dall’Argit -​Associazione Gior­na­lis­ti Ra­dio­te­le­vi­si­vi e Te­le­ma­ti­ci, per la for­ma­zio­ne con­ti­nua or­ga­ni­z­za­ta dall’l’Or­di­ne dei Gior­na­lis­ti di Si­ci­lia  e vedrà la par­te­ci­pa­zio­ne di fi­gu­re di spic­co del pa­no­ra­ma gior­na­lis­ti­co e ac­ca­de­mi­co.  L’even­to sarà aper­to dai sa­lu­ti is­ti­tu­zio­na­li di Carlo Bar­to­li (pre­si­den­te dell’Or­di­ne dei Or­di­ne dei Gior­na­lis­ti), Pa­tri­zia Va­len­ti, (com­mis­sa­rio del Li­be­ro Con­sor­zio dei Co­mu­ni di Ra­gu­sa), Peppe Cassì (Sin­da­co di Ra­gu­sa), Sonia Ia­co­no, (se­gre­ta­ria pro­vin­cia­le di As­sos­tam­pa Ra­gu­sa).  A se­gui­re, introdurrà i la­vo­ri Ro­ber­to Ginex, pre­si­den­te dell’Is­ti­tu­to Na­zio­na­le di Pre­vi­den­za dei Gior­na­lis­ti Ita­lia­ni (INPGI), con un in­ter­ven­to de­di­ca­to a “La nuova INPGI, tra fre­e­lan­ce e Co.Co.Co anche nelle TV pri­va­te”, un im­por­tan­te in­ter­ven­to su una ques­tio­ne di­ven­ta­ta ormai cen­tra­le nell’eser­ci­zio della pro­fes­sio­ne gior­na­lis­ti­ca.  Dopo l’in­tro­du­zio­ne di Ro­ber­to Ginex, se­gui­ran­no al­cu­ne re­la­zio­ni per rie­vo­ca­re,, sia a li­vel­lo sto­ri­co che deon­to­lo­gi­co il la­vo­ro nel campo della co­mu­ni­ca­zio­ne por­ta­to avan­ti da ben 50 anni da Te­leiblea. Du­ran­te la mat­ti­na­ta An­to­nio Recca, fon­da­to­re di Te­leiblea, farà un in­ter­ven­to su “La sto­ria di Te­leiblea: mo­del­lo della cres­ci­ta del gior­na­lis­mo li­be­ro e de­mo­cra­ti­co”. Seguirà il prof. Salvo Ad­or­no, do­cen­te di Sto­ria Con­tem­po­ra­nea all’Università di Ca­ta­nia, con “Radio e TV li­be­re, spec­chio dei vul­ca­ni­ci anni ’70”. L’as­pet­to so­cio­lo­gi­co del fe­no­me­no sarà af­fron­ta­to da Fran­ces­co Pira, pro­fes­so­re di So­cio­lo­gia della Co­mu­ni­ca­zio­ne pres­so l’Università di Mes­si­na, che affronterà il tema: “Quan­do la TV: la ri­vo­lu­zio­ne di un media che ha cam­bia­to la società”. La parte del se­mi­na­rio de­di­ca­ta alla pro­fes­sio­ne sarà aper­ta da  Katia Sca­pel­la­to, Con­siglie­ra dell’Or­di­ne dei Gior­na­lis­ti di Si­ci­lia, che relazionerà su “L’espe­rien­za delle gior­na­lis­te nelle radio e TV si­ci­lia­ne”. In­fi­ne gli ul­ti­mi tre in­ter­ven­ti si con­cen­treran­no sul ruolo delle TV li­be­re a par­ti­re dai loro pro­ta­go­nis­ti. Sarà Con­cet­to Man­ni­si, vi­ce­se­gre­ta­rio re­gio­na­le di As­sos­tam­pa Si­ci­lia, che illustrerà “I gior­na­lis­ti delle TV li­be­re, tra di­rit­ti con­quis­ta­ti e battag­lie per­dute”. Poi sarà Igna­zio Pan­zi­ca, Con­siglie­re re­gio­na­le di As­sos­tam­pa, a chia­ri­re “Il va­lo­re po­li­ti­co e pro­fes­sio­na­le delle TV li­be­re”. A chiu­de­re le re­la­zio­ni sarà pro­prio Mario Papa, at­tua­le Di­ret­to­re di Te­leiblea, con “Quale fu­tu­ro per le TV si­ci­lia­ne”. I la­vo­ri sa­ran­no con­clu­si da Do­me­ni­co Af­fi­ni­to, Se­gre­ta­rio vi­ca­rio della FNSI e re­spon­sa­bi­le del Di­par­ti­men­to Emit­ten­za Lo­ca­le. A co­or­di­na­re e mo­de­ra­re l’in­con­tro sarà Giu­s­ep­pe Ca­s­cio, Pre­si­den­te di AGIRT. Ques­to ap­pun­ta­men­to rap­pre­sen­ta non solo l’oc­ca­sio­ne per ce­le­bra­re i 50 anni di Te­leiblea, ma anche un mo­men­to di con­fron­to sulla tras­for­ma­zio­ne dei media, sul ruolo del gior­na­lis­mo lo­ca­le e sulle sfide poste dai nuovi mezzi di co­mu­ni­ca­zio­ne.


Bisogna essere intellig...

Bisogna essere intelligenti per venire a Ibla…

Di­ce­va Bu­fa­li­no: “Bi­so­gna es­se­re in­tel­li­gen­ti per venire a Ibla… ci vuole una certa
qualità d’anima, il gusto per i tufi si­len­zio­si e ar­den­ti, i vi­co­li cie­chi, le gi­ra­vol­te
in­uti­li, le per­sia­ne sigil­la­te su uno sguar­do nero che spia”. Uno sce­na­rio già di per sé
in­can­te­vo­le quest’anno reso an­co­ra più ma­gi­co dalle stra­or­di­na­rie lu­mi­na­rie na­ta­li­zie
che stan­no con­tri­buen­do sin da ques­ti gior­ni ad at­ti­ra­re l’at­ten­zio­ne di chi si trova
ca­ta­pul­ta­to in una sorta di mondo fa­ta­to. Il Ccn An­ti­ca Ibla è part­ner del Co­mu­ne di
Ra­gu­sa che ha im­pre­zio­si­to la città an­ti­ca con una serie di mi­ra­bo­lan­ti sug­ges­tio­ni:
basta fare un giro in pia­z­za Duomo o im­mer­ger­si nell’at­mos­fe­ra ovat­ta­ta del Giar­di­no
ibleo o, an­co­ra, per­cor­re­re le viu­z­ze rese sug­ges­ti­ve dai pa­la­z­zi ba­r­oc­chi per ren­der­si
conto che il Na­ta­le 2024 as­su­me una dimen­sio­ne spe­cia­le, come forse mai prima
d’ora era ac­ca­duto in pre­ce­den­za. Luci, mer­ca­ti­ni, Christ­mas vil­la­ge con Babbo
Na­ta­le e i suoi elfi, mu­si­ca, espe­rien­ze per gran­di e pic­ci­ni, con­cer­ti, spet­ta­co­li e la
via dei pre­se­pi. Non manca pro­prio nien­te. “Quest’anno Ibla – sot­to­li­nea il pre­si­den­te
del Ccn An­ti­ca Ibla, Danie­le La Rosa – ha in­dos­sa­to il ves­ti­to buono, quel­lo della
festa. Devo rin­gra­zia­re tutti i soci che si sono mossi con un unico in­ten­to e,
dia­lo­gan­do con il Co­mu­ne, siamo rius­ci­ti a pia­ni­fi­ca­re delle in­izia­ti­ve molto
in­ter­es­san­ti, in­se­ri­te in un ca­len­da­rio che va dal 7 di­cem­bre al 6 gen­naio e che sarà
il­lus­tra­to lunedì mat­ti­na a pa­la­z­zo dell’Aqui­la con il sin­da­co che rin­gra­zi­a­mo per
avere as­col­ta­to i nos­tri con­sigli. In ef­fet­ti i primi ris­con­tri che sti­a­mo re­gis­tran­do sono
in­ter­es­san­ti e in­vi­ti­a­mo tutti a venir­ci a tro­va­re, a tras­cor­re­re ques­te se­ra­te di fine
no­vem­bre e di di­cem­bre as­sie­me a noi. Ne ve­dre­mo da­v­ve­ro delle belle e sono si­cu­ro
che chi scoprirà dal vivo le de­co­ra­zio­ni che sono state in­stal­la­te non potrà che
ri­ma­ne­re es­ta­sia­to. Stare a Ibla in ques­to pe­rio­do di­ven­ta un’emo­zio­ne per sem­pre”.


Il pane a pasta dura d...

Il pane a pasta dura degli Iblei

Pro­se­gue il per­cor­so per il ri­co­nos­ci­men­to della de­no­mi­na­zio­ne di ori­gi­ne pro­tet­ta per
il pane a pasta dura degli Iblei. L’as­ses­so­re Gior­gio Mas­sa­ri che segue di­ret­ta­men­te il
per­cor­so ha pro­mos­so tre atti de­li­be­ra­ti­vi fon­d­amen­ta­li ad­ot­ta­ti dalla giun­ta: l’atto
d’in­di­ri­z­zo per il per­se­gui­men­to del mar­chio Dop per il pane a pasta dura, la
de­ter­mi­na per la crea­zio­ne del com­ita­to or­ga­ni­z­za­to­re in­di­can­do come co­or­di­na­to­re il
dott. Ric­car­do Roc­cel­la e del com­ita­to tec­ni­co scien­ti­fi­co co­or­di­na­to dal dott.
Giu­s­ep­pe Ci­ce­ro e, in­fi­ne, la de­fi­ni­zio­ne di un pro­to­col­lo d’in­te­sa tra il Co­mu­ne di
Ra­gu­sa nel ruolo di co­mu­ne ca­po­fi­la con tutti i co­mu­ni della pro­vin­cia di Ra­gu­sa per
con­di­vi­de­re il pro­get­to che non può es­se­re solo co­mu­na­le, ma deve co­in­vol­ge­re tutti i
ter­ri­to­ri nei quali si re­gis­tra­no le st­es­se ca­r­at­ter­is­ti­che di grani, fa­ri­na, lie­vi­ti, modalità
di im­pas­to e pro­du­zio­ne.
Ques­to per­cor­so ha tro­va­to un mo­men­to di avvio, lunedì 18 no­vem­bre, al Cen­tro
Di­re­zio­na­le della zona ar­ti­gia­na­le pres­so l'As­ses­so­ra­to allo Svi­lup­po Eco­no­mi­co, con
l’in­se­dia­men­to del Grup­po di la­vo­ro tecnico-​scientifico per la cer­ti­fi­ca­zio­ne DOP.
Quan­to au­spi­ca­to nel con­ve­g­no pro­mos­so dai club ser­vi­ce della città di Ra­gu­sa sulla
cer­ti­fi­ca­zio­ne DOP del Pane a Pasta Dura, te­nu­to­si pres­so l’Au­di­to­rium della Ca­me­ra
di Com­mer­cio di Ra­gu­sa il 31 mag­gio scor­so, ha tro­va­to una prima sig­ni­fi­ca­ti­va
ris­pos­ta.
Il com­ita­to tec­ni­co scien­ti­fi­co, co­or­di­na­to dal dott. Giu­s­ep­pe Ci­ce­ro è un grup­po di
la­vo­ro mul­ti­dis­ci­pli­na­re, costi­tui­to da pro­fes­sio­nis­ti del set­to­re, ri­cer­ca­to­ri, do­cen­ti
uni­ver­si­ta­ri, scel­ti in quan­to esper­ti nelle dis­ci­pli­ne at­ti­nen­ti la ma­te­ria. Nello
spe­ci­fi­co a com­por­lo sono: Giu­s­ep­pe Ci­ce­ro (Agro­no­mo, Co­or­di­na­to­re del Grup­po di
la­vo­ro tecnico-​scientifico); Se­bas­tia­no Blan­gi­for­ti (Sta­zio­ne Sper­imen­ta­le di
Gra­ni­col­tu­ra per La Si­ci­lia); Paolo Guar­nac­cia (do­cen­te del Di­par­ti­men­to di
Agri­col­tu­ra, Ali­men­ta­zio­ne e Amb­ien­te dell’Università di Ca­ta­nia; Slow Food Ita­lia,
Con­dot­ta di Ra­gu­sa); Ora­zio Sor­ti­no (do­cen­te in quies­cen­za del Di­par­ti­men­to di

Agri­col­tu­ra, Ali­men­ta­zio­ne e Amb­ien­te dell’Università di Ca­ta­nia); Um­ber­to
Anas­ta­si (do­cen­te del Di­par­ti­men­to di Agri­col­tu­ra, Ali­men­ta­zio­ne e Amb­ien­te -
se­zio­ne Agro­no­mia e col­ti­va­zio­ni er­ba­cee dell’Università di Ca­ta­nia); Alfio Spina
(Di­ri­gen­te di ri­cer­ca, Con­siglio per la Ri­cer­ca in Agri­col­tu­ra e l';Ana­li­si
dell'Eco­no­mia Agra­ria “CREA” - Cen­tro di Ri­cer­ca Ce­rea­li­col­tu­ra e Col­tu­re
In­du­stria­li, La­bo­ra­to­rio di Aci­rea­le); Giu­s­ep­pe Russo (Bi­o­lo­go - PhD Ali­men­ta­zio­ne
e nu­tri­zio­ne umana, Di­ri­gen­te di Ri­cer­ca, Con­sor­zio di Ri­cer­ca “Gian Pie­tro
Bal­la­to­re” di Pa­ler­mo).
I su­d­det­ti com­po­nen­ti, alla pre­sen­za dell’as­ses­so­re Gior­gio Mas­sa­ri, si sono in­con­tra­ti
per dare in­izio alle pro­ce­du­re che in­di­vi­due­ran­no le azio­ni da porre in es­se­re, i vari
ele­men­ti di ri­cer­ca su cui si baserà e si caratterizzerà il dis­ci­pli­na­re, la clas­si­fi­ca­zio­ne
e le ca­r­at­ter­is­ti­che di ques­to pro­dot­to di ec­cel­len­za che iden­ti­fi­ca una tra­di­zio­ne
sto­ri­ca del ter­ri­to­rio dell’area iblea. Da tutti è stata ribad­i­ta la con­vi­n­zio­ne che il pane
a pasta dura degli iblei si offre come un pane con ca­r­at­ter­is­ti­che uni­che ed ori­gi­na­li
che può non solo rin­no­va­re l’in­ter­es­se dei con­su­ma­to­ri lo­ca­li per ques­to pro­dot­to, ma
potrà af­fer­mar­si come un pane in­ter­es­san­te per mer­ca­ti molto più ampi.


Codice della strada: U...

Codice della strada: Una stangata per pochi, se .....

 L’in­as­pri­men­to delle san­zio­ni pre­vis­to dal nuovo Co­di­ce della stra­da ris­chia di tras­for­mar­si in una stan­ga­ta per pochi, se non sarà ac­com­pag­na­to da un reale in­cre­men­to dei con­trol­li lungo le stra­de. Lo af­fer­ma il Fran­ces­co Ta­na­si Se­gre­ta­rio Na­zio­na­le Co­da­cons, com­men­tan­do le novità su cui il Se­na­to ha dato ieri il via li­be­ra de­fi­ni­ti­vo.

“Il giro di vite con­tro l’uso dei cel­lu­la­ri alla guida, la guida in stato di ebbre­z­za o sotto ef­fet­to di stu­pe­fa­cen­ti, e i pro­v­ved­imen­ti in tema di mo­no­pat­ti­ni rap­pre­sen­ta­no nell’insie­me mi­su­re po­si­ti­ve ma che ris­chia­no di non pro­dur­re gli ef­fet­ti spe­ra­ti sul fron­te della si­cu­re­z­za stra­da­le – spie­ga Ta­na­si – Ques­to per­ché qual­sia­si nuova re­go­la o in­as­pri­men­to delle san­zio­ni verso i tras­gres­so­ri resta let­te­ra morta se sulle stra­de i con­trol­li scar­seg­gia­no: basti pen­sa­re che se­con­do gli ul­ti­mi dati Istat nel primo se­mes­tre del 2024, ris­pet­to allo st­es­so pe­rio­do del 2023, si re­gis­tra in Ita­lia un au­men­to del +0,9% del nu­me­ro di in­ci­den­ti stra­da­li con le­sio­ni a per­so­ne e dei fe­ri­ti (+0,5%), men­tre le vit­ti­me sulle stra­de sal­go­no ad­di­rit­tu­ra del +4%, con punte del +7,9% pro­prio sulle stra­de ur­ba­ne, quel­le che ne­ces­si­te­reb­be­ro di mag­gio­re vi­gi­lan­za”.

Sugli au­tomo­bi­lis­ti ita­lia­ni, oltre alle nuove san­zio­ni pre­vis­te dalla ri­for­ma del Co­di­ce, in­com­be anche l’ag­gior­na­men­to bi­en­na­le degli im­por­ti delle multe, con la pro­ro­ga de­ci­sa dal go­ver­no nel 2020 che scadrà a fine 2024 – ri­cor­da il Co­da­cons.

In caso di ag­gior­na­men­to delle san­zio­ni ba­sa­to solo sugli ul­ti­mi due anni, così come pre­vis­to dall’art. 195 del Co­di­ce della stra­da, l’in­cre­men­to medio delle multe che scatterà dall’1 gen­naio 2025 si attesterà at­tor­no al +6%, con ef­fet­ti com­pre­si tra +3 euro e +51 euro a multa se si con­si­de­ra­no solo le vio­la­zio­ni più fre­quen­ti - cal­co­la il Co­da­cons – Del tutto im­pro­ba­bi­le che il go­ver­no opti per un ag­gior­na­men­to qua­dri­en­na­le delle san­zio­ni (2020-2024) po­iché lo st­es­so equi­var­reb­be ad un maxi-​rincaro degli im­por­ti del +17,6%.

Ma il Co­da­cons sol­le­va anche altre due ques­tio­ni: nel caso in cui la stret­ta im­pos­ta dal nuovo Co­di­ce della stra­da en­tras­se in vi­go­re entro l’anno, gli im­por­ti delle nuove san­zio­ni sub­ireb­be­ro au­men­ti già dal pros­si­mo gen­naio come ef­fet­to del pos­si­bi­le ag­gior­na­men­to bi­en­na­le delle multe? E per­ché il go­ver­no, se da un lato in­tro­du­ce una stret­ta in tema di si­cu­re­z­za stra­da­le, dall’altro dimen­ti­ca di va­ra­re l’Os­ser­va­to­rio sulle multe stra­da­li (in capo al Mit) in­tro­dot­to dal de­cre­to legge P.a. bis del 2023 e che sa­reb­be do­vu­to en­tra­re in fun­zio­ne entro no­vem­bre 2023, con il com­pi­to di re­a­li­z­za­re una re­la­zio­ne an­nua­le “con­te­nen­te in par­ti­co­la­re i dati re­la­ti­vi agli in­ci­den­ti stra­da­li e alla regolarità e traspa­ren­za nell’uti­li­z­zo dei pro­ven­ti delle san­zio­ni am­mi­nis­tra­ti­ve pe­cu­nia­rie e nell’uso dei dis­po­si­ti­vi elet­tronici di con­trol­lo della velocità”?


Tg del 18 settembre

Tg del 18 settembre

Nell'In­di­ce: La guer­ra in medio orien­te, Oltre 600 mi­lio­ni per la sanità si­ci­lia­na. Il piano ter­ri­to­ria­le re­gio­na­le. In­ter­vis­ta. La po­li­ti­ca a Pa­la­z­zo dei Nor­man­ni. Sos­tie­ne Pe..ppe Li­z­zio. Il cas­tel­lo, l'acqua ed il tu­ris­mo come sem­pre in ri­tar­do. Vienn Cam­ma­ro­ta a piedi da Ve­ne­zia Pe­chi­no. In­ter­vis­te per la Pas­sa­lac­qua.


Forum per la difesa e l...

Forum per la difesa e la promozione della sanità pubblica

Si è costi­tui­to nella sede della CGIL di Ra­gu­sa il Forum per la di­fe­sa e la pro­mo­zio­ne della sanità pu­bbli­ca nel
ter­ri­to­rio ibleo. Il Forum è il frut­to di un'as­sem­blea ter­ri­to­ria­le di as­so­cia­zio­ni e mo­vi­men­ti che riu­nen­do­si
ha dis­cus­so delle criticità sem­pre cres­cen­ti del sis­te­ma sa­ni­ta­rio pu­bbli­co ormai quasi al col­las­so per le
lun­ghe liste d''at­te­sa che cit­ta­di­ne e cit­ta­di­ni de­vo­no at­ten­de­re per vi­si­te spe­cia­listi­che ed esami dia­gnos­ti
com­pre­si quel­li ur­gen­ti.
“Da anni as­sis­ti­a­mo, di­chia­ra Peppe Scifo, se­gre­ta­rio na­zio­na­le della CGIL di Ra­gu­sa, alla ri­du­zio­ne della
capacità del sis­te­ma sa­ni­ta­rio pu­bbli­co di dare ris­pos­te ad­egua­te alle esi­gen­ze di sa­lu­te della cit­ta­di­nan­za
nel nos­tro ter­ri­to­rio.
Il Forum nasce per crea­re un fron­te co­mu­ne e uni­ta­rio tra le di­ver­se realtà che nell'ul­ti­mo pe­rio­do hanno
pro­mos­so in­izia­ti­ve a di­fe­sa della Sanità pu­bbli­ca con l'ob­iet­ti­vo di met­te­re in campo un per­cor­so di attività
e in­izia­ti­ve per una ver­ten­za so­cia­le sui al­cu­ne ques­tio­ni fon­d­amen­ta­li che ri­guar­da­no il di­rit­to
costi­tu­zio­na­le alla sa­lu­te; il rap­por­to tra sis­te­ma sa­ni­ta­rio pu­bbli­co e pri­va­to, è af­fron­ta­re in par­ti­co­lar
modo il nodo delle con­ve­n­zio­ni sulle quali si ri­ver­sa­no in­gen­ti ri­sor­se eco­no­mi­che che con­tri­b­uis­co­no in
ma­nie­ra de­ter­mi­nan­te ad in­de­boli­re le strut­tu­re pu­bbli­che a van­ta­g­gio del pro­fit­to dei pri­va­ti. Altro punto
im­por­tan­te di ques­ta ver­ten­za ri­guar­da il tema delle attività di li­be­ra pro­fes­sio­ne svol­ta all'in­ter­no delle
strut­tu­re pu­bbli­che dove spes­so si de­ter­mi­na un con­flit­to tra il di­rit­to dell'uten­za alle presta­zio­ni pu­bbli­che
e l';in­ter­es­se di chi ese­gue a pa­ga­men­to le vi­si­te e i ser­vi­zi di cura.
Per ques­to ab­bia­mo pen­sa­to di met­te­re in piedi in­ci­den­do la prima ma­ni­fes­ta­zio­ne che si terrà il pros­si­mo
23 marzo a Ra­gu­sa, per dire no a ques­to pro­ces­so ge­ne­ra­le di ar­re­tra­men­to sul piano dei di­rit­ti
fon­d­amen­ta­li ed uni­ver­sa­li san­ci­ti dalla Costi­tu­zio­ne Ita­lia­na.”
Sono state in­ol­tre messe in ri­s­al­to al­cu­ne criticità re­la­ti­ve all'ac­coglien­za den­tro gli ospe­da­li e le strut­tu­re
sa­ni­ta­rie pu­bbli­che dove l'uten­za spes­so non trova un’ ad­egua­ta e dig­ni­to­sa ac­coglien­za, per man­can­za di
posti a se­de­re e spazi ido­nei.
Si è dis­cus­so in­ol­tre della ca­ren­za sem­pre più cres­cen­te dei me­di­ci di base in ques­ta pro­vin­cia, dove al­cu­ni
pen­sio­na­men­ti, come è già av­ve­nu­to a Sci­cli da mesi, qual­che migliaio di per­so­ne non hanno un me­di­co di
fa­miglia, no­no­stan­te la fine car­rie­ra è un fatto per nien­te im­pre­ve­di­bi­le e l'Asp non ha pro­v­ved­uto in tempo
a pre­ve­ni­re ques­to di­sa­gio.
Tutte le criticità e le ca­ren­ze di ques­to sis­te­ma sa­ni­ta­rio pu­bbli­co sono il frut­to di scel­te po­liti­che che da
anni si sus­se­guo­no più o meno nella st­es­sa di­re­zio­ne del de­fi­nan­zia­men­to della sanità pu­bbli­ca.
In ul­ti­mo le scel­te di ques­to go­ver­no con­fer­ma­no ques­to in­di­ri­z­zo a par­ti­re dall';ema­na­zio­ne dell'ul­ti­ma
legge fi­nan­zia­ria, e in­fat­ti i ri­sul­ta­ti sono ormai evi­den­ti sulla pelle di mi­lio­ni di cit­ta­di­ne e cit­ta­di­ni.
“La spesa delle fa­miglie per vi­si­te me­di­che ed esami pres­so le strut­tu­re pri­va­te, com­men­ta an­co­ra Peppe
Scifo, è au­men­ta­ta a dis­mi­su­ra negli ul­ti­mi anni, ed è in­di­ca­ti­vo che nel nos­tro ter­ri­to­rio au­men­ta­no gli  in­ves­ti­men­ti pri­va­ti per strut­tu­re sa­ni­ta­rie che ese­guo­no presta­zio­ni a pa­ga­men­to e in con­ve­zio­ne. Per ques­to mo­ti­vo va or­ga­ni­z­za­ta una battag­lia che guar­di al breve e medio pe­rio­do per met­te­re in dis­cus­sio­ne scel­te e pra­ti­che di go­ver­no della sanità pu­bbli­ca lo­ca­le, che ormai sem­bra­no con­so­li­da­te e irre­mo­vi­bi­li come il fi­nan­zia­re di strut­tu­re pri­va­te in con­ve­n­zio­ne an­zi­ché in­ves­ti­re le ri­sor­se per raf­for­za­re il sis­te­ma pu­bbli­co con as­sun­zio­ni di per­so­na­le e ac­quis­to di stru­men­ta­zio­ne.”
L’as­sem­blea ha in­fi­ne af­fron­ta­to il prob­le­ma della sanità pu­bbli­ca in re­la­zio­ne al pro­get­to di Au­to­no­mia
Dif­fe­ren­zia­ta che in pro­s­pet­ti­va non può che de­ter­mi­na­re un ul­te­rio­re peg­gio­ra­men­to della con­di­zio­ne
della sanità so­pr­at­tut­to nel sud.
“Per ques­to va an­co­ra di più con­trasta­to l'iter di at­tua­zio­ne di ques­to pro­get­to, di­chia­ra Peppe Scifo, già
ap­pro­va­to in Par­la­men­to, per­ché segnerà de­fi­ni­ti­va­men­te il di­va­rio tra nord e sud senza possibilità di
ac­cor­cia­re in nes­sun modo ques­to di­va­rio sto­ri­co. Con l'Au­to­no­mia Dif­fe­ren­zia­ta il sud e la Si­ci­lia
ri­mar­ran­no in­die­tro perchè avran­no sem­pre meno ri­sor­se eco­no­mi­che da parte dello Stato cen­tra­le per far
fron­te at­tra­ver­so la spesa pu­bbli­ca alle necessità di una po­po­la­zio­ne sem­pre più es­pos­ta all'im­po­ve­rimen­to
cres­cen­te con il conseguen­te au­men­to delle di­se­gua­g­lian­ze. E ques­to vale per la sanità ma anche per
l'is­tru­zio­ne, il welfare pu­bbli­co e le in­fras­trut­tu­re ma­te­ria­li e im­ma­te­ria­li.”