Impianto rifiuti speciali a Scicli: “Ecco la revoca”

Impianto rifiuti speciali a Scicli: “Ecco la revoca”

L'assessore regionale al Territorio e Ambiente, Maurizio Croce ha emesso decreto di revoca all'autorizzazione della ditta A.CI.F. che a Scicli, in contrada Cuturi, intendeva realizzare un impianto di trattamento rifiuti pericolosi e non.
È la risposta del Governo regionale alla sentenza del TAR che qualche giorno fa aveva bloccato la sospensiva emessa dallo stesso assessorato regionale.
On. Dipasquale :«Avevo annunciato che al provvedimento del Tribunale Amministrativo l'assessorato avrebbe rimediato con un nuovo decreto sospensivo, l'assessore Croce invece ha voluto chiudere la questione, finalmente, con il decreto di revoca.
Atto di Governo chiesto da subito dal sottoscritto e dalla cittadinanza e che oggi arriva ponendo la parola fine a tutta la vicenda».


Impianto rifiuti speciali a Scicli: “Tar accoglie il ricorso della ditta”. L’On. Dipasquale rassicura: “Stiano tranquilli i cittadini di Scicli”.

Impianto rifiuti speciali a Scicli: “Tar accoglie il ricorso della ditta”. L’On. Dipasquale rassicura: “Stiano tranquilli i cittadini di Scicli”.

In merito alla notizia dell'accoglimento da parte del Tar del ricorso della ditta A.Ci.F. che aveva visto sospesa l'autorizzazione alla realizzazione di un impianto per il trattamento di rifiuti pericolosi e non a Scicli, in contrada Cuturi, il parlamentare regionale del Partito Democratico, on. Nello Dipasquale, dichiara: «Non appena ho appreso della notizia, ho cercato ed avuto un confronto con l'assessore regionale al Territorio e Ambiente, Maurizio Croce. Il rappresentante del Governo regionale mi ha rassicurato che già lunedì, 25 luglio, sarà predisposto ed emesso un nuovo decreto di sospensione all'autorizzazione in possesso della A.Ci.F, facendo attenzione ai rilievi sottolineati dal Tribunale Amministrativo Regionale. Subito dopo si procederà, come già annunciato, al decreto di revoca. Stiano tranquilli i cittadini di Scicli, perché la questione è continuamente sotto controllo e non potranno esserci altri errori».


CONTRADA CUTURI - SCICLI - : ATTENZIONE ANCORA ALTA SULL’IMPIANTO GESTIONE RIFIUTI SOSPESO

CONTRADA CUTURI - SCICLI - : ATTENZIONE ANCORA ALTA SULL’IMPIANTO GESTIONE RIFIUTI SOSPESO

Qualche novità in merito alla vicenda di c.da Cuturi a Scicli dove sarebbe dovuto nascere un impianto di trattamento di rifiuti pericolosi e non gestito dalla ditta A.ci.f S.r.l.
In seguito alla grande mobilitazione cittadina degli scorsi mesi che ha fermamente detto “NO” ad un’opera simile in un territorio a vocazione principalmente agricola e turistica ed anche all’interesse di alcuni parlamentari nazionali e regionali sulla vicenda, dagli assessorati competenti è arrivata la sospensione del provvedimento ma non ancora la revoca definitiva dell’atto e ciò, preoccupa non poco il Comitato Salute e Ambiente di Scicli che continua a non bassare la guardia.
Proprio al fine di mantenere alta l’attenzione su questa spinosa vicenda, il 25 giugno scorso il Comitato, presso il cortile dell'Opera Pia Carpentieri di Scicli, ha organizzato un incontro per fare il punto della situazione attuale e delle azioni da intraprendere in futuro.
Presenti all’iniziativa i deputati Giorgio Assenza, Orazio Ragusa, Vanessa Ferreri, Maria Lucia Lorefice e la senatrice Venerina Padua: non è mancato qualche botta e risposta “fra colleghi” sulle possibili responsabilità dei rappresentanti istituzionali che prima della forte mobilitazione cittadina erano all’oscuro di questa vicenda, che ricordiamo ha visto un velocissimo iter di rilascio di autorizzazioni da parte degli uffici competenti della Regione Sicilia nonostante fossero evidenti delle criticità nel rilascio di alcune di queste. (si tratterebbe di un impianto con una capacità annua di 200.000 tonnellate per il trattamento di rifiuti).
Intanto, da una nota del movimento Scicli Bene Comune che fa parte del Comitato Salute e Ambiente, apprendiamo che «nonostante l’iter autorizzativo sia stato sospeso, la ditta A.ci.f continua le attività connesse alla realizzazione dell'impianto: pare infatti che continui imperterrita la fase progettuale per la realizzazione di una nuova linea elettrica per l'alimentazione del futuro “contestatissimo” impianto».
Secondo l’On.le Assenza sono invece due gli elementi piuttosto allarmanti sulla questione: «il primo è che ad oggi la ditta A.ci.f non ha ancora proposto ricorso al Tar nei confronti dei due provvedimenti di sospensione (seppur i termini non siano ancora scaduti), mentre il secondo è che il provvedimento di revoca che risulta avviato riguarda la concessione della VIA, ciò vuol dire che se la VIA fosse revocata verrebbe meno uno dei presupposti necessari per l’iter autorizzativo finale ma nulla vieta che si ripresenti la richiesta di VIA eliminando magari le negatività dell’iter procedurale poste alla base della revoca».
Infine per il Comitato Salute e Ambiente gli ultimi eventi (piattaforma trattamento rifiuti pericolosi ACIF e ricerche petrolifere della società "Irminio"), «sembrano assecondare ipotesi di "sfruttamento" del territorio di segno contrario». «Sappiamo cosa comportano scelte del genere – affermano - ne abbiamo due esempi significativi a Gela e Priolo: grandi profitti per pochi (le grandi multinazionali), danni alla salute per tutti, irrimediabile compromissione del territorio e fine dell'agricoltura di qualità e del turismo».


IN MIGLIAIA A SCICLI PER DIRE “NO AI RIUFIUTI PERICOLOSI: VOGLIAMO ESSERE PROTAGONISTI DEL NOSTRO FUTURO"

IN MIGLIAIA A SCICLI PER DIRE “NO AI RIUFIUTI PERICOLOSI: VOGLIAMO ESSERE PROTAGONISTI DEL NOSTRO FUTURO"

Si stimano circa 5000 persone presenti alla manifestazione di protesta del 6 Maggio a Scicli organizzato dal comitato cittadino Tutela, Salute e Ambiente contro l’ampliamento di una piattaforma di trattamento di rifiuti pericolosi e non in c.da Cuturi, spinosa questione che ha unito tutta la cittadinanza nel ribadire un secco NO ad un’opera del genere in un sito patrimonio UNESCO.
Al corteo, oltre alle associazioni, rappresentanti di tutte le forze politiche, sindacati e singoli cittadini, sono stati coinvolti anche gli studenti delle scuole quale segnale forte per un futuro che valorizzi e rispetti il territorio prima di tutto: una marcia pacifica (piazza Carmine - Strada Nuova - corso Umberto - piazza Italia- via Nazionale - piazza Municipio) con cori che ammonendo il presidente della regione Sicilia Crocetta “a mettere una firmetta” o “non ci basta la sospensione, via il decreto di autorizzazione”.
Ricordiamo infatti che al momento il provvedimento dell'Autorizzazione Integrata Ambientale, rilasciata lo scorso 3 marzo 2016 alla società A.Ci.F. è stato sospeso, azione propedeutica per la revoca definitiva dell’atto: ciò nonostante il Comitato cittadino non abbassa la guardia ed ha annunciato che proseguiranno la strada del ricorso al TAR.
Nel ringraziare quanti hanno partecipato alla manifestazione, ed erano davvero in tantissimi, (dai cittadini ai parlamentari) alcuni rappresentanti del Comitato Tutela Salute e Ambiente (Scifo, Carpino, Iurato, Buscema, Conti, Burletti, Schillaci) hanno esortato quindi «a continuare l’impegno in questa battaglia, rivolgendosi alla Commissione ministeriale, ai politici attualmente in carica e ai futuri amministratori della città, affinché si dia esecuzione in maniera definitiva ai vincoli urbanistici sulla zona di Truncafila e Cuturi, già approvati dai precedenti Consigli Comunali».


On. Dipasquale: “I Commissari di Scicli dovrebbero dimettersi subito".

On. Dipasquale: “I Commissari di Scicli dovrebbero dimettersi subito".

In merito a quanto emerso sulla questione del progetto di ampliamento di un impianto per il trattamento di rifiuti pericolosi e non in contrada Cuturi l’on. Nello Dipasquale chiede la sostituzione della triade commissariale al Comune di Scicli.

«I commissari straordinari a Scicli esistono anche in sostituzione e con le funzioni del Sindaco. Su di loro, quindi, pesa tutta la responsabilità politica e istituzionale di eventuali carenze nel governo della città. Se al loro posto ci fosse stato un primo cittadino qualsiasi, poiché è palese che in tutta questa vicenda è venuto meno il compito di vigilare sull'adeguatezza dell'iter amministrativo in tutte le conferenze di servizio, oggi saremmo tutti a chiederne le dimissioni».
Secondo Dipasquale dovrebbero essere gli stessi commissari a dimettersi per inadempienza istituzionale: «A chi toccava essere presente nelle conferenze di servizio per tutelare la città di Scicli? A chi toccava rappresentare gli interessi non dell'impresa, ma di tutti i residenti e tutti i cittadini sciclitani? Chi aveva il compito di rappresentare la città nelle sedi interessate dell'iter autorizzativo? Chi doveva confrontarsi e raccogliere il grido di allarme dei comitati e delle associazioni cittadine»?


PIATTAFORMA DI RIFIUTI SPECIALI IN C.DA CUTURI A SCICLI: “TUTTO SI GIOCA SULLE NOTE DELL’ARPA”

PIATTAFORMA DI RIFIUTI SPECIALI IN C.DA CUTURI A SCICLI: “TUTTO SI GIOCA SULLE NOTE DELL’ARPA”

Scicli non la vuole questa piattaforma di rifiuti pericolosi e non in c.da Cuturi e continua a ribadirlo a gran voce durante i numerosi momenti di confronto tra le associazioni, i deputati parlamentari intervenuti sulla vicenda e la cittadinanza tutta.
Una la novità importante, forse chiave, emersa durante l’incontro del 2 maggio presso la scuola San Nicolò di Scicli: stando alle dichiarazioni della senatrice Venerina Padua in una nota ufficiale datata 2 maggio 2016 inviata dall’ARPA (Agenzia Regionale Protezione Ambiente) la stessa dichiara «di non aver mai espresso nessun parere», confermando quindi le stesse preoccupazioni e perplessità manifestate finora dalla città con tanto vigore. Le ragioni dell’ARPA riguarderebbero «la complessità dell’impiantistica che consta di ben 9 sezioni di trattamento rifiuti pericolosi e non, le possibili refluenze sull’ambiente che l’esercizio dell’impianto potrebbe determinare nonché il fatto che il sistema gestionale dei rifiuti approvato con il progetto in esame potrebbe costituire orientamento ed indirizzo per ulteriori impianti della stessa tipologia».
Dello stesso avviso Claudio Conti di Legambiente che ha annunciato di procedere con un ricorso al TAR come Legambiente Sicilia: «presenteremo ricorso contro il provvedimento AIA (Autorizzazione Integrata Ambientale), provvedimento autorizzativo che se non viene impugnato diventa esecutivo e quindi permetterebbe alla ditta A.ci.f di iniziare i lavori. Il parere dell’ARPA non esiste mentre nell’AIA leggiamo che è stato rilasciato: siamo di fronte ad un falso». Oltre al parere dell’ARPA – continua Conti – «occorre anche che si esprima la Soprintendenza come già detto altre volte».
Nel corso dell’incontro è emersa anche la segnalazione importante di un cittadino, proprietario di un terreno in c.da Cuturi a 200 mt dalla ditta A.ci.f, il quale denuncia delle irregolarità da parte dell’azienda che «scaricherebbe materiale direttamente sul terreno invece di compattarlo come si dovrebbe, riporlo in apposite strutture e infine chiuderle».
Intanto si aspetta l’esito della riunione congiunta tra la commissione Ambiente e la commissione Sanità in corso oggi a Palermo e presieduta dall’on.le Digiacomo durante la quale, come da lui stesso dichiarato, «tutti i soggetti coinvolti in questo iter autorizzativo dovranno rendere conto di ciò che hanno detto o fatto e, qualora ce ne fossero, anche delle omissioni».
Intanto il Comitato Cittadino Salute e Ambiente di Scicli continua a chiedere a tutte le rappresentanze istituzionali, sia a livello regionale che nazionale, di sostenere la richiesta di revoca dell'autorizzazione per l'ampliamento di tale piattaforma di gestione dei rifiuti ed annuncia un’altra mobilitazione popolare fissata il prossimo 6 Maggio alle re 20 presso piazza Busacca.


INSODDISFAZIONE DEL COMITATO CITTADINO SALUTE E AMBIENTE DI SCICLI PER L’INCONTRO CON LA COMMISSIONE MINISTERIALE

INSODDISFAZIONE DEL COMITATO CITTADINO SALUTE E AMBIENTE DI SCICLI PER L’INCONTRO CON LA COMMISSIONE MINISTERIALE

Riceviamo e pubblichiamo una nota del Comitato Cittadino “Salute e Ambiente” di Scicli in merito all’incontro con la commissione ministeriale dello scorso 29 Aprile.
«La mattina di venerdì 29 aprile i rappresentanti di alcune associazioni di Scicli sono stati raggiunti telefonicamente dal Comune della cittadina iblea e convocati in Municipio per le 15.30. A chi ha fatto presente le difficoltà connesse con il brevissimo anticipo è stato risposto che non erano ammesse sostituzioni, e nemmeno accompagnatori».
«Nonostante le comprensibili difficoltà derivanti dalla irrituale convocazione, tutti i cittadini hanno fatto il possibile per presentarsi all’orario convenuto, se non altro per ragioni di rispetto istituzionale. Una volta in Municipio è stato possibile constatare che l’invito faceva seguito alla richiesta di incontro urgente avente per oggetto il cosiddetto “Ampliamento della piattaforma di trattamento di rifiuti pericolosi e non”, richiesta depositata al protocollo municipale l’11 aprile dal Comitato Cittadino. Dopo un preambolo introduttivo, la dottoressa Giallongo, ribadiva quanto già reso noto mediante stampa, ovvero che la Commissione non aveva espresso alcun parere sulla pratica in oggetto. Nonostante ciò, il portavoce delle Associazioni chiedeva che la Commissione si esprimesse sulla vicenda con i poteri del Sindaco per quanto riguarda gli aspetti della salute pubblica, e del Consiglio Comunale, al quale Consiglio spetta la decisione sulla proposta di variante al PRG contenuta nella Autorizzazione Integrata Ambientale che si pone alla base del decreto regionale di autorizzazione. I tre commissari confermavano ancora una volta di non aver espresso nessun parere e annunciavano un incontro con il Presidente Crocetta nei prossimi giorni per ribadire tale posizione. Alle insistenze da parte di qualche rappresentante di associazione di pronunciarsi, hanno risposto che, in ogni caso, la revoca delle autorizzazioni era di competenza della Regione».
«Resta in ogni caso da comprendere come gli uffici comunali versino in uno stato di carente coordinamento, tale che una richiesta resa urgente dalla imminente scadenza dei termini per il ricorso e protocollata l’11 aprile giunga al tavolo commissariale soltanto il 28 dello stesso mese. Resta altresì da comprendere la sorpresa mostrata dalla Commissione quando il 5 aprile scorso a Palermo, in sede di Commissione Territorio e Ambiente, è stata chiesta notizia sulla pratica ACIF: eppure la nota n. 18877 dell’Ufficio Tecnico Comunale, che peraltro terminava con esplicito invito alla Commissione di volersi esprimere sulla vicenda con i poteri del Sindaco, porta la data del 24 luglio 2015».
«L’incontro si è perciò concluso con la completa insoddisfazione dei cittadini presenti. La stessa serata del 29 Aprile si è tenuta una riunione pubblica con lo scopo di ragguagliare i cittadini sulle modalità e sull’esito dell’incontro e si sono annunciate iniziative di respiro pubblico (assemblea pubblica, manifestazione generale) per informare la Città e per dare modo ai Cittadini di esprimersi sulla vicenda».
Intanto - concludono dal comitato - «la petizione popolare contro l’ampliamento della piattaforma di trattamento rifiuti è già stata sottoscritta da più di 4.100 persone».


CROCETTA NON CONVINCE: IL COMITATO CITTADINO DI SCICLI INCONTRA OGGI I COMMISSARI

CROCETTA NON CONVINCE: IL COMITATO CITTADINO DI SCICLI INCONTRA OGGI I COMMISSARI

Non si ritiene soddisfatto il comitato cittadino di Scicli che lo scorso 26 Aprile ha partecipato al vertice a Palermo per un incontro con il presidente della Regione Siciliana Rosario Crocetta in merito all’ormai tanto discusso ampliamento di una piattaforma di rifiuti pericolosi e non da parte della ditta A.CI.F S.r.l in contrada Cuturi a Scicli.
Ci si aspettava o meglio ci si “auspicava” che Crocetta decretasse la sospensione immediata dell’ atto ma questo, in maniera abbastanza prevedibile, non è avvenuto.
Che si tratti di mera strategia di politica, di un “prendere tempo” o di un reale impegno istituzionale teso ad approfondire l’iter delle autorizzazioni rilasciate alla ditta in questione, il comitato “Tutela Salute e Ambiente” di Scicli è determinato a strutturarsi in maniera sempre più concreta, continuando sia attraverso la mobilitazione cittadina (continua la raccolta firme che ad oggi sono oltre duemila ed altre manifestazioni di protesta sono in programma) sia ad approfondire le fragilità dell’atto (dal parere mai espresso dai commissari attualmente in carica alle conferenze di servizio a cui non hanno mai partecipato fino al mancato parere favorevole dell’ARPA – sulla base della documentazione esistente -).
«Un’ulteriore anomalia registrata è che il verbale di trasmissione della conferenza di servizio del 10 settembre 2015 invece di essere trasmesso ai commissari del comune di Scicli risulta essere stato inviato ai commissari del comune di Modica (che non esistono)». (Lino Carpino – Movimento Scicli Bene Comune - ).
Dinnanzi a tante anomalie rimane dunque alta la guardia da parte di tutta la cittadinanza sciclitana che in una situazione di attuale “vuoto istituzionale” non intende ricevere il colpo di scelte calate dall’alto che non tengono conto né della volontà popolare né della vocazione agricola e turistica del territorio.
Inoltre, dovrebbe esse in corso al momento della pubblicazione di questo articolo un incontro tra i Commissari del Cmune di Scicli e una delegazione di associazioni, movimenti e partiti politici da i quali ci si aspettano chiarimenti importanti soprattutto in materia di responsabilità politica.


Vertice a Palermo sulla piattaforma per rifiuti pericolosi in c.da Cuturi, Crocetta: "Illogico e orrendo realizzare una tale opera nell'inestimabile patrimonio sciclitano".

Vertice a Palermo sulla piattaforma per rifiuti pericolosi in c.da Cuturi, Crocetta: "Illogico e orrendo realizzare una tale opera nell'inestimabile patrimonio sciclitano".

Il presidente della Regione Siciliana Rosario Crocetta, in seguito al vertice conclusosi intorno alle 17 di oggi a Palermo con i deputati e i rappresentanti delle associazioni dell’area Iblea in merito all’ampliamento di una piattaformadi rifiuti pericolosi e non da insediare nel territorio di Scicli, a pochi chilometri dalla città, si è detto “sconcertato” dall’autorizzazione che è stata rilasciata e per questo ha chiesto «delucidazioni alla triade commissariale del Comune di Scicli, sollecitando l’invio di apposita documentazione riguardante il progetto».
Le ragioni sembrano essere le medesime della cittadinanza sciclitana che nel corso delle numerose assemblee e manifestazioni cittadine che si sono svolte nelle scorse settimane ha parlato nella stessa misura: «si tratta di un impianto “sovradimensionato” di rifiuti industriali dal chiaro impatto negativo con il nostro territorio».
«Trovo assurdo ha dichiarato Crocetta – che in un territorio patrimonio dell'Unesco si possa persino pensare di realizzare un’opera del genere. Scicli è una città in grande
espansione turistica e tale impianto comprometterebbe le sue vocazioni territoriali
naturali. Da una prima analisi – continua il presidente – sembrerebbero carenti
diversi aspetti autorizzativi. Il presidente ha comunicato alla delegazione
di cittadini e ai deputati nazionali e regionali del territorio presenti
all'incontro (on.li Orazio Ragusa, Giorgio Assenza, Nello Dipasquale, Vanessa Ferreri, Pippo Digiacomo e la senatrice Venera Padua) di aver dato mandato ai due assessorati competenti, Ambiente ed Energia, di verificare l'iter istruttorio e amministrativo».
In una nota congiunta dei deputati nazionali e regionali presenti all’incontro è stato dichiarato: «sarà approfondito il contenuto del parere concesso dall’Arpa così come quello proveniente dal Comune di Scicli ed è stato altresì preso atto di una mancata adeguata comunicazione alla collettività per quanto concerne la realizzazione del suddetto impianto (non si sa, ad esempio, se è stato affisso qualcosa in merito all’albo pretorio del Comune). In più è stato reso noto che, a suo tempo, la Giunta municipale aveva formalizzato una proposta di variante in ordine al progetto in questione. Ma non se ne è saputo più nulla. Nel corso di una riunione che ha anticipato il vertice e che ha visto protagonisti i deputati con i rappresentanti delle associazioni, è stato deciso che sarà formalizzata una audizione in sesta commissione all’Ars, in seduta congiunta con la quarta, per comprendere quali sono state le autorizzazioni che avrebbero dovuto essere allegate e che al momento non risultano».
Dall’altro canto le associazioni presenti all’incontro, nonostante le rassicurazioni del presidente Crocetta annunciano che «la mobilitazione popolare non si arresterà fin quando non si avranno provvedimenti concreti riguardanti la sospensione prima e la revoca del provvedimento poi».


SCICLI - CORTEO DI PROTESTA CITTADINO: RIFIUTI TOSSICI E PERICOLOSI? NO, GRAZIE

SCICLI - CORTEO DI PROTESTA CITTADINO: RIFIUTI TOSSICI E PERICOLOSI? NO, GRAZIE

La città di Scicli ha risposto numerosissima all’appello del comitato “Tutela Salute e Ambiente” promotore di un corteo di protesta contro l’ampliamento della piattaforma per lo stoccaggio e il trattamento di rifiuti pericolosi e non in c.da Cuturi.
La manifestazione svoltasi in via Francesco Mormino Penna a Scicli ha raccolto un coro di dissenso unanime per la realizzazione di un’opera del genere e ha registrato una partecipazione sentita da parte dei cittadini che hanno voluto ribadire che «decisioni così importanti per il territorio passano prima di tutto dalla volontà popolare e che questa allo stato attuale non è democraticamente rappresentata».
Intanto, in vista dell’incontro con il presidente della Regione Siciliana Rosario Crocetta che il prossimo 26 Aprile riceverà a Palazzo D’Orléans una delegazione delle associazioni cittadine ed alcuni parlamentari regionali, abbiamo chiesto ad alcuni membri del Comitato costituitosi quali sono le aspettative per tale incontro e in che modo si intende proseguire:
«Ci aspettiamo che il presidente Crocetta prenda finalmente una posizione coerente con il suo programma elettorale e che si schieri, dunque, dalla parte dei cittadini e contro ogni procedura che non sia trasparente. Bisogna affrontare la questione sia da un punto di vista politico, perché il popolo è sovrano, sia da un punto di vista tecnico per fare chiarezza». (Lino Carpino di Scicli Bene Comune).
«Ci attendiamo dal presidente Crocetta una particolare attenzione al nostro territorio e anche a tutto l’iter che ha seguito la pratica fino ad arrivare alle autorizzazione che avrebbe avuto. Ci vuole del tempo per verificare se le autorizzazioni concesse sono corrette e quindi se il presidente è lungimirante come riesce a essere quando vuole. Deve quanto meno sospendere l’iter autorizzativo in attesa che tutti i documenti vengano esaminati». (Gianfranco Schillaci, "Blog di Scicli").
«Nell’attesa che vengano valutati tutti i documenti occorre una sospensione dell’autorizzazione e nel frattempo capire o meno se ci sono punti oscuri per poter eventualmente, come già proposto, fare ricorso al T.A.R. La cittadinanza fino ad oggi non è stata coinvolta su una questione di grande importanza per tutto il territorio e di conseguenza innanzi tutto bisogna mettere tutti a conoscenza dell’iter della pratica» (Lucia Nifosì, "Start Scicli").
Tantissime le firme raccolte al termine della manifestazione contro l’ampliamento della piattaforma: la petizione popolare indetta dal Comitato “Tutela Salute e Ambiente” verrà sottoposta alla Commissione Prefettizia del comune di Scicli alla quale si chiede «di presentare immediata sospensione in autotutela delle autorizzazioni rilasciate dall’amministrazione regionale e degli avalli di qualsiasi genere rilasciati per propria competenza alla ditta titolare dell’impianto in oggetto».