Più controlli per la cattedrale
Ne abbiamo parlato in Tv venerdi sera nello spazio dedicato ai fatti del Comune di Ragusa. Lo spunto lo ha dato un articolo sul giornale dove si fa riferimento a quello che accade praticamente ogni sera in piazza san Giovanni o ancora meglio sul sagrato, “u chianu insomma” che sul tardi si trasforma in campo di calcio, pista per skateboard etc etc, Non è una novità. Anzi lo si fa da sempre. Ai miei tempi, e parlo di una sessantina di anni fa, ci facevamo addirittura dei tornei tra squadre dei diversi quartieri. Ma allora non sapevamo che cosa fosse l’Unesco, non c’era la movida e l’unico pericolo era che il parroco venisse fuori con la scarpa in mano minacciando di tiracela dietro. Beata innocenza e anche ignoranza. Ma ora non si può fare più. La cattedrale è un monumento straordinario con la sua illuminazione artistica, di memoria “baronale” (non centra la nobiltà locale ma nel senso che è stata fortemente voluta dall’allora assessore Barone) non può essere violata quotidianamente con tutte quelle brutture di cui l’articolo fa elenco. Ci associamo quindi al ” grido di dolore” della collega ma vogliamo conto e ragione. Una campagna elettorale basata sul centro storico ha prodotto migliaia di buone parole e di ipotesi rocambolesche che partono dai censimenti agli incentivi fino ai divieti di vendita degli alcolici e quindi alle telecamere di sorveglianza. Ma come al solito tutto resta sulla carta, nel limbo del giorno dopo. L’estate è appena arrivata e questi fenomeni si acuiranno, la notte è piccola per loro e alle ore piccole succede di tutto. Soluzione? Facile facile. Mandiamo una pattuglia sia esso della Polizia o Carabinieri o anche Vigili urbani più volte nella notte. Filmiamo, fotografiamo, identifichiamo, multiamo e poi di nuovo. Le telecamere ci stanno anche bene. Oggi tali impianti sono molto evoluti e costano poco. Il comune ha capacità di spesa adeguata. Ha voluto fortemente lo spettacolo al centro ora deve preservare i patrimoni. O almeno credo!