Riaprire o non riaprire…
Crediamo che questa sia una di quelle questioni da affrontare prima che si facciano errori che poi costano alla comunità come ad esempio proprio la decisione di accorpare i tribunali di Modica e Ragusa. Ora c’è il tentativo di riaprire quello soppresso che per la verità appariva più grande e funzionale essendo più nuovo e dotato di spazi limitrofi idonei. Solo qualche giorno fa l’ordine degli avvocati aveva manifestato la propria perplessità nell’apprendere dell’incontro del Presidente Musumeci con il Ministro della Giustizia Dr.ssa Cartabia per parlare della possibile riapertura dei Tribunali soppressi come Modica. In una loro nota si leggeva che le ragioni sostenute da Musumeci non erano sostenute anche dagli ordini forensi di Ragusa che piuttosto con la nota del 29 ottobre scorso aveva espresso la propria disapprovazione per non aver potuto partecipare all’incontro invece per affrontare la questione emergenziale della giustizia iblea e l’individuazione di azioni concrete utili a garantire una giustizia più efficace ed efficiente nel circondario di Ragusa. Insomma dicevano gli avvocati e i magistrati piuttosto che aprire un altro ufficio cercate di dare il personale a quello esistente che invece ha tanti problemi di funzionalità. Ma la politica locale non si ferma soprattutto in vista delle elezioni e oggi arriva il comunicato di Orazio Ragusa che, essendo deputato del territorio, giustamente si sta battendo per garantire la rifunzionalizzazione del Palagiustizia di Modica.
L’on. Orazio ha partecipato alla seduta della prima commissione Affari istituzionali all’Ars presieduta dall’on. Stefano Pellegrino per la votazione, andata a buon fine, del disegno di legge n.1088. Quest’ultimo, denominato “Schema di progetto di legge da proporre al Parlamento della Repubblica recante Modifiche al decreto legislativo 7 settembre 2021 n.155 – Nuova organizzazione dei tribunali ordinari e degli uffici del Pubblico ministero”, del cui testo l’on. Ragusa era cofirmatario, dovrà ora essere esitato in seno all’Assemblea regionale siciliana per poi essere trasferito al Parlamento nazionale. “E’ un iter molto lungo, un percorso normativo farraginoso – afferma l’on. Ragusa – ma la prima tappa, quella dell’esame e della discussione nella commissione, è stata compiuta. Adesso speriamo che lo stesso iter possa essere velocizzato per arrivare in tempi consoni a tagliare il traguardo che tutti ci aspettiamo. Non è possibile, infatti, che il Palagiustizia di Modica continui a non essere utilizzato dopo una spesa di milioni e milioni di euro. Con questo percorso normativo, alcuni uffici potranno di nuovo essere allogati nell’edificio in questione, andando a sanare un problema molto serio per la geografia giudiziaria del nostro territorio. Un problema che è stato evidenziato, sin dall’inizio, dal comitato Pro Tribunale che si è fatto promotore di numerose iniziative che hanno indicato quale avrebbe dovuto essere la strada più corretta, anche dal punto di vista normativo, da percorrere. E i primi risultati stanno, adesso, cominciando ad arrivare”.