Fondi del Pnrr persi per totale incompetenza e superficialità,

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Abbiamo detto ieri, in un articolo su Reteiblea, che la colpa di questa bocciatura, secondo noi, dipenda dalla superficialità e incompetenza dei vari uffici regionali che non sono in grado di fare progetti decenti. Non siamo solo noi a pensarla così. L’Esecutivo della Filbi-Uila Sicilia si riunirà domani con inizio alle 10.30 nella sala “Mico Geraci” della Uil di Catania, in via Sangiuliano 365. Tra i temi in discussione, l’allarme per la bocciatura in blocco di 31 progetti per il miglioramento delle infrastrutture irrigue che la Regione ha presentato al Ministero dell’Agricoltura nell’ambito del Piano nazionale di ripresa e resilienza. Sappiamo dunque che la Sicilia è stata completamente esclusa dai finanziamenti, per oltre un miliardo e 600 milioni di euro, previsti dal Pnrr – Missione 2 Componente 4 (M2C4) – Investimento 4.3” vale a dire gli investimenti per il miglioramento dell’agrosistema irriguo per una migliore gestione delle risorse idriche. La Regione Siciliana aveva presentato 31 progetti e nessuno di questi rientra né nella graduatoria pubblicata dal Ministero delle Politiche Agricole e Forestali né nell’elenco di quelli ammissibili ma non immediatamente finanziabili. Per Difalco, il candidato a Sindaco d Vittoria, città che nell’agricoltura ed il suo indotto trova molto della siua economia, si tratta di  una notizia gravissima, che dimostra ancora una volta come gli uffici della Regione siano in una situazione a dir poco penosa. Ne avevamo già avuto la dimostrazione con i vari provvedimenti emanati per la gestione dell’emergenza pandemica, con l’apice raggiunto a seguito di quella ordinanza vergognosa con la quale il Governatore Musumeci ha decretato Vittoria zona arancione il venerdì
sera, quando tutti i locali avevano già ordinato il necessario per il week end. Con
quella scelta scellerata li chiuse senza preavviso, e già pensavamo di aver visto
tutto, ma ora si è superato ogni ulteriore limite.  A causa della loro totale incompetenza e della loro superficialità, i consorzi di bonifica non potranno migliorare i propri sistemi di irrigazione e di impiantistica e,
se si considera che già si parte da un livello penoso e di difficoltà estreme, la situazione appare nella sua reale gravità. A pagarne le conseguenze, ovviamente, sarà tutto il comparto agricolo.
L’augurio di tutti è che che si mettano in campo delle azioni nei confronti di quegli uffici e
assessorati che hanno commesso questo errore madornale, e che Musumeci provveda a rimuovere immediatamente dalla sua carica l’assessore all’agricoltura Toni Scilla. Se c’è ancora la possibilità di recuperare in qualche modo, cosa che spero e credo, a Palermo si chiudano dentro gli uffici giorno e notte e le provino tutte per rimediare al danno fatto.

di Direttore04 Ott 2021 14:10
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