Legambiente Ragusa organizza un incontro No Triv
Riceviamo e pubblichiamo.
“Stati uniti e Cina trovano l’accordo per diminuire la CO2 del 30% puntando su rinnovabili ed efficienza energetica, l’Unione Europea aumenta l’obiettivo di riduzione di CO2 portandolo dal 20% al 40%, E.On la seconda società energetica d’Europa abbandona petrolio e carbone per concentrarsi sulle rinnovabili, il fondo Rockfeller sposta gli investimenti dal petrolio alle rinnovabili, così come fa il più importante fondo pensione norvegese. Il fondo sovrano più grande del mondo, quello norvegese, potrebbe includere l’impatto sul clima tra i criteri che portano ad escludere per motivi etici alcuni investimenti dal suo portfolio. La Banca Mondiale torna a ribadire la sua volontà di stringere i cordoni della borsa per quel che riguarda i progetti più impattanti per il clima, quelli legati al carbone e petrolio, e di puntare di più sulle rinnovabili. La Banca d’Inghilterra scrive al parlamento britannico che ‘La maggior parte delle riserve provate di carbone, petrolio e gas potrebbero dover essere considerate inutilizzabili se si vuole limitare a 2 °C l’aumento della temperatura media del pianeta’.
Mentre questi ‘pericolosi sovversivi’ si muovono su nuove rotte i governi italiano e siciliano che fanno? Girano la testa all’indietro e invece di puntare sull’efficienza energetica e su di un uso intensivo ed oculato di rinnovabili continuano a gettarsi nell’avventura del petrolio, legandosi mani e piedi alle compagnie petrolifere facendo correre grandissimi rischi al mare e al territorio italiano e siciliano, come dimostra l’ultimo graivssimo incidente in Israele. Per fermare questo salto nel buio Legambiente propone a Ragusa la creazione di un movimento contro le trivellazioni e per un diverso, più sostenibile e più democratico, modello energetico.
Il primo incontro si terrà a Ragusa presso la sede di Legambiente in via Umberto Giordano 55 venerdì 12 dicembre alle ore 18 ed è aperto a tutti coloro – associazioni movimenti semplici cittadini – che hanno a cuore questa regione e che vogliono un futuro sostenibile per sé stessi e per chi verrà dopo di loro.
Verrà illustrata la situazione attuale sulle trivellazioni in Sicilia e a Ragusa e proposta una petizione con la quale chiedere al governo regionale un referendum sull’art. 38 del decreto Sblocca Italia.
NON MANCATE!”