Paes: uno strumento essenziale per accedere ai fondi europei

Maurizio Scalone presidente Unione Installazione e ImpiantiLa redazione del Piano d’azione per l’energia sostenibile, il cosiddetto Paes, diventa fondamentale per creare, da parte dei Comuni iblei, le opportunità finalizzate a conseguire le risorse economiche necessarie a “Promuovere la sostenibilità energetico-ambientale nei comuni siciliani attraverso il Patto dei sindaci”. E’ quanto sostiene il presidente provinciale dell’Unione Installazione e impianti, Maurizio Scalone, dopo avere verificato la pubblicazione, nel Supplemento ordinario n.1 della Gazzetta Ufficiale della Regione Sicilia del 13 dicembre scorso, del decreto risalente al 4 ottobre 2013 in cui viene programmata la ripartizione dei fondi.
“Gli strumenti, adesso – dice Scalone – ci sono. Spetta agli enti locali territoriali sfruttarli nel modo migliore. Infatti, le somme in questione potranno essere distribuite tra i Comuni stessi solo se questi ultimi si attiveranno per predisporre il piano d’azione necessario per il miglioramento dell’efficienza energetica degli edifici pubblici e privati tramite l’utilizzo delle fonti rinnovabili. Ciò sarà garantito con l’abbattimento delle emissioni di Co2. Per questo motivo, chiediamo di conoscere se i Comuni, che riteniamo siano già allertati circa la suddetta possibilità, si siano attivati nella maniera più adeguata per la predisposizione del Paes nei tempi previsti, fermo restando che si tratta di una occasione di grande respiro per le imprese del settore dell’impiantistica ma anche per quelle che operano nell’ambito delle costruzioni”. In pratica, verrebbe ad essere costituita una corsia di accesso facilitata al reperimento dei finanziamenti europei. “Corsia che potrebbe essere percorsa, però – dice Vittorio Schininà, responsabile regionale di Installazione e impianti – solo da quei Comuni che dimostreranno di essere capaci di progettare e attivare risparmio ed efficienza energetica. Il patto dei sindaci, quindi, è importante per le tante imprese del comparto costruzioni perché permette una corsia di accesso facilitato ai finanziamenti europei per quei Comuni capaci di progettare e attivare risparmio ed efficienza energetica. Stiamo parlando, del resto, di interventi che a cascata interesserebbero le imprese dei settori in questione ma anche quelle dell’indotto. E’ una ghiotta opportunità che non possiamo lasciarci sfuggire e per questo motivo, nei prossimi giorni, proseguirà il nostro monitoraggio, oltre alle opportune sollecitazioni, per invogliare i Comuni a dare le risposte necessarie. Soltanto così possiamo sperare di concretizzare qualche risultato che, in questo momento, nessuno può permettersi di lasciare per strada. La Cna continuerà ad essere vigile e opererà un’azione di pungolo nei confronti di chi di competenza. Affinché i Paes possano essere redatti”.

di Redazione20 Dic 2013 11:12
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