Muos: gli esperti della “Sapienza” bocciano lo studio Usa

MuosNon c’erano le condizioni per concedere le autorizzazioni per la realizzazione del Muos di Niscemi, il sistema satellitare di difesa Usa, al centro di un braccio di ferro tra la Regione siciliana, che ha revocato il precedente via libera, e il ministero della Difesa su cui deciderà il Tar di Palermo il prossimo 9 luglio. E’ quanto stabilito dagli studiosi dell’Università La Sapienza di Roma, incaricati dal tribunale amministrativo di effettuare uno studio sulla pericolosità della struttura.
La relazione finale di verificazione redatta dall’ingegnere Marcello D’Amore, stabilisce che “l’indagine di conformità con finalità di approvazione per gli effetti ambientali elettromagnetici dell’installazione del sistema Muos, descritta nel rapporto finale dell’organismo statunitense Nwsc (Space and Naval Warfare System Center) è priva di rigore e completezza necessari a garantire la validità dei risultati, indispensabile requisito di uno studio che riguarda un sistema complesso nel Sito di Interesse Comunitario Sughereta di Niscemi, in vicinanza del Comune di Niscemi, classificato in zona sismica ad elevata pericolosità e di tre aeroporti”.
Nella relazione, pubblicata da LinkSicilia, si legge ancora: Per quanto riguarda gli effetti biologici sulle persone esposte, secondo l’attuale normativa per la protezione delle persone “si richiede che i livelli di campo elettrico, di campo magnetico e di densità di potenza, calcolati e/o misurati nella regione di possibile esposizione, non devono superare i limiti previsti dalla legge. Pertanto i risultati dell’analisi di conformità di Nwsc non consentono di verificare il rispetto dei limiti previsti dalla legge”. Esiste poi un rischio sismico: in base alla classificazione sismica dei comuni della regione siciliana, Niscemi è classificato in zona 2 – Elevata pericolosità, ma “nel Rapporto di conformità, non si fanno riferimenti alle cautele progettuali idonee ad evitare allarmanti impatti elettromagnetici nel territorio”.
”Per la verifica – prosegue la relazione – di conformita’ dell’impianto Muos si rende necessario lo sviluppo di una nuova rigorosa procedura di simulazione del campo elettromagnetico irradiato, corredata da una piena e documentata informazione sul codice di simulazione che viene utilizzato, sull’algoritmo alla base di tale codice… In modo analogo si dovrebbe procedere nella valutazione dei possibili effetti elettromagnetici negli aeroporti interessati, in particolare in quello di Comiso, e in aeromobili che attraversino il fascio elettromagnetico irradiato dai riflettori parabolici”. ”Si deve – conclude – infine rilevare che la non accettazione degli attuali limiti di legge per l’esposizione delle persone ai campi elettromagnetici a radio frequenza, prospettata dai periti del comune di Niscemi e dal perito di Legambiente in quanto ritenuti non piu’ attendibili perche’ obsoleti, determinerebbe un vuoto normativo e farebbe venir meno gli oggettivi riferimenti per la verifica di conformità”.

(fonte Ansa/Agi)

di Redazione29 Giu 2013 20:06
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