Promozione del turismo delle radici
Promozione del turismo delle radici
Si è svolto , nei giorni scorsi, presso il Resort Poggio del Sole , il Consiglio Direttivo dell' l’Unaie – Unione Nazionale Associazioni Immigrati ed Emigrati.
Erano presenti il Presidente dell'Associazione Oscar De Bona, i Consiglieri Giorgio Perini Sebastiano D'Angelo e la Past President Ilaria del Bianco e Roberto Sancin.
È la prima volta che il Consiglio Direttivo dell'associazione si svolge in Sicilia a dimostrazione di un sempre maggiore interesse per la Sicilia e in particolare per il territorio Ibleo.
Vari i punti all'ordine del giorno trattati nel corso della riunione, tra cui uno dei più importanti è stato quello della pratica attuazione del recente protocollo, della durata triennale, siglato il 5 marzo scorso tra il presidente nazionale di Confcommercio Giuliano Sangalli e il Presidente Unaie De Bona avente ad oggetto la promozione del turismo delle radici, scambi commerciali e inserimento lavorativo.
Il protocollo si prefigge l’obiettivo di sviluppare un’offerta turistica in linea con le motivazioni di viaggio e di esperienza dei turisti delle radici, individuare forme di promozione efficaci, valorizzare le produzioni dei territori, in un’ottica di promozione del Made in Italy, e migliorare lo scambio di informazioni per favorire l’inserimento lavorativo, in Italia, degli italiani all’estero e degli italo-discendenti.
In particolare, come si legge dalla nota congiunta: “L’intento è quello di mettere a sistema le competenze delle imprese del turismo, del commercio e dei servizi con quelle delle organizzazioni rappresentative delle comunità di italiani e italo-discendenti nel mondo; realizzare percorsi di aggiornamento sul tema delle radici culturali italiane nel mondo;
Data l'importanza del tema trattato alla riunione del Consiglio direttivo ha partecipato anche il Presidente Regionale Confcommercio Sicilia nonché Presidente Provinciale Confcommercio Ragusa Gianluca Manenti che ha espresso vivo compiacimento per il protocollo siglato in quanto Confcommercio è la giusta "casa" per strutturare al meglio gli obiettivi che l'accorato si prefigge.
L'UNAIE è una federazione volontaria di 25 Associazioni con oltre 1800 circoli in tutto il mondo, che operano, da oltre 60 anni, per alimentare nei cittadini di origine italiana, nei vari Paesi di residenza, i valori che provengono dalla Comune origine, per valorizzarne il ruolo sociale, culturale, economico, istituzionale ed egualmente per consentire la migliore integrazione degli immigrati in Italia.
La presenza del Direttivo Unsie a Ragusa la di deve ai forti vincoli di collaborazione con l' Associazione Ragusani nel Mondo e alla 29ª edizione del “Premio Ragusani nel Mondo” a sottolineare l’importanza che Il “Premio” ha e come lo stesso continui a essere un appuntamento fondamentale per la comunità, promuovendo il territorio ibleo a livello nazionale e internazionale.
Nasce il comitato in difesa dell'aeroporto
Nasce il comitato in difesa dell'aeroporto
Sta diventando virale sui social ragusani, un video girato due giorni fa fuori dall'aeroporto di Comiso che denuncia, in maniera chiara e forte, il degrado, l'incuria e l'abbandono che caratterizzano tutta l'area circostante il terminal del Pio La Torre.
Il video , è opera di Paolo Crocifisso, Lorenzo Mazza e Antonio Prelati che non si sono limitati a un filmato di denuncia, ma hanno materialmente, munendosi di tagliaerba e zappa, provveduto ad una prima sommaria pulizia di tutta l'area.
Tralasciando la vecchia e annosa questione della mancanza di voli dallo scalo ibleo, su cui tanto è stato detto e scritto, questa forte denuncia merita il giusto approfondimento.
Il video mette in evidenza come l'amministrazione comunale di Comiso percepisca il proprio scalo aereo come qualcosa di estraneo, che appartenga a qualcun altro lasciandolo, di fatto, in uno stato di complessivo abbandono e poco decoro.
Non è possibile, infatti, che quello che per i pochi passeggeri che atterrano magari per la prima volta in Sicilia, è un biglietto da visita, sia lasciato nello stato di fatto in cui il video da contezza. Vialetti non puliti e pieni di erbacce, spazzatura non raccolta, piante non curate e lasciate al loro triste destino.
Nel video i tre autori , informano la collettività della volontà di costituirsi a breve , in un Comitato al momento denominato : "Salviamo il Pio la Torre". Il Comitato è aperto alla partecipazione di cittadini, operatori commerciali e turistici del territorio che hanno a cuore le sorti dello scalo Ibleo.
Al momento, già numerose sono le adesioni pervenute non solo di privati cittadini, ma anche di importanti associazioni del settore turistico di Marna di Ragusa e di Ibla.
Il Comitato si prefigge di essere un costante pungolo nei confronti della Sac per la questione della mancanza dei voli, ma anche nei confronti della amministrazione comunale di Comiso rea, , come mostra il video, di non prestate la dovuta cura in termini di decoro del Pio la Torre.
Non solo però decoro e cura chiede il Comitato all'amministrazione comunale , ma anche e soprattutto l'attivazione di quei servizi di base presenti in tutti gli scali.
Base pensare, ad esempio che non esiste un bus che colleghi la città di Comiso al suo scalo.
Chi atterra al Pio LaTorre per andare a Comiso o affitta una macchina o prende un taxi non esiste nessuna alternativa di mezzi pubblici.
La mancanza di questo servizio di base, insieme ad altri di cui si lamenta il Comitato, da un quadro chiaro di come l'amministrazione comunale, con la Sindaca Schembari in testa, schiacciata com'è alle posizioni della Sac , abbia tanto da fare per il proprio scalo.
Nel video, inoltre Paolo Crocifisso annuncia che a breve inizierà uno sciopero della fame "ad oltranza" per sensibilizzare l'opinione pubblica su quanto denunciato.
Per dovere di cronaca, gli autori del video ci hanno fatto sapere che il giorno dopo la pubblicazione del filmato la Ditta Busso, che gestisce il servizio di raccolta dei rifiuti a Comiso e che dovrebbe curare stante ai cartelli presenti in loco, la cura e pulizia delle aiuole, ha provvedimento a una pulizia di rifiuti ed erbacce, dimostrando che la denuncia ha colpito nel segno.
Giustamente gli autori del video si dichiarano soddisfatti per la intervenuta pulizia ma stigmatizzano, ed a ragione, che ciò sia avvenuto solo a seguito della loro denuncia e soprattutto che il tutto si sia fatto a metà luglio e quindi a stagione estiva più che inoltrata.
Il video si chiude con la scritta "Rispetto e dignità per l'Aeroporto di Comiso" che sicuramente è una richiesta giusta e doverosa.
Seguiremo , con molta attenzione e partecipazione, gli sviluppi e le lotte che il costituendo Comitato porterà avanti nei prossimi mesi, convinti come siamo che sulle sorti dello scalo Ibleo si gioca buona parte dello sviluppo economico e del futuro della nostra provincia.
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Ora i manager.
Ora i manager.
Ben poche delle questioni che assillano la sanità regionale, e iblea in particolare, sono state non diciamo risolte ma spesso neanche affrontate. All'ospedale Giovani Paolo ci sono solo 6 medici ( e mezzo) per un organico previsto ben superiore, a Vittoria e peggio e così a Modica. Ma in questo marasma generale dobbiamo segnalare il cosiddetto " assalto alla diligenza" vedendo organismi che non si sono mai occupati di sanità mettono in campo proposte e progetti studiati proprio per incamerare gli ingenti contributi a disposizione. Dunque la sanità siciliana si appresta a vivere un ulteriore momento di criticità e fibrillazione per la oramai imminente fase di nomina dei Direttori Sanitari e Amministrativi della Asp.
Chiusa, con non poche difficoltà e polemiche ,la travagliata fase della nomina dei Direttori generali che ha posto fine alla lunga stagione dei Commissari, la battaglia tra le forze politiche della maggioranza che sostiene Schifani, si sposta, appunto l, su queste importanti nomine che hanno anche la funzione di compensazione rispetto ai malumori derivanti dalla nomina dei Direttori generali.
Che la situazione sia ancora fluida e che non sia stato trovato un accordo complessivo, lo dimostra la direttiva assessoriale di quattro giorni fa che supera quella precedente , che concede più tempo ai DG per le nomine dei nnuovi direttori sanitari e amministrativi. Una disposizione assessoriale del 21 giugno 2024 , aveva stabilito che gli attuali incarichi in scadenza potevano essere mantenuti fino a massimo 15 giorni dopo la sottoscrizione dei contratti dei nuovi direttori generali. Ora, invece, è partita dagli uffici di piazza Ziino una nuova direttiva firmata dall’Assessore Giovanna Volo e dal dirigente generale della Pianificazione strategica, Salvatore Iacolino che autorizza i DG -ove non avessero già provveduto alle nuove nomine- “a mantenere gli attuali direttori sanitari e amministrativi in scadenza, fino alla definizione delle procedure di nomina, da perfezionare con la dovuta sollecitudine”.
L’obiettivo secondo quanto si legge nella disposizione assessoriale è “garantire la continuità gestionale dell’azione amministrativa e non creare vacatio nella composizione della direzione strategica aziendale”.
Come a dire, non abbiamo trovato ancora la quadratura del cerchio che permette di soddisfare tutti i desiderata dei partiti e allora andiamo avanti con lo stato di fatto attuale.
Questo valzer di nomine, ovviamente, comprende anche l'ASP Ragusana
Attualmente, le due figure apicali sono appannaggio del Dr . Raffaele Elia Direttore sanitario e del Dr.Salvatore Torrisi Direttore amministrativo.
Ambedue aspirerebbero a una riconferma , ma i problemi non mancano per entrambi. Per il Dr. Elia bisognerà capire che tipo di copertura politica sia riuscito a trovare anche in sponde fuori la Sicilia e in particolare Romane .
Copertura politica che sicuramente non può essere quella di Fratelli d’Italia a cui è già toccata la principale casella del Direttore generale nella persona del Dr. Drago notoriamente vicino al partito della premier Meloni .
Per quanto riguarda il Dr. Torrisi, dato in quota Mpa di Lombardo , non sembra che quest' ultimo possa toccare palla nella spartizione delle poltrone in provincia.
Chi aspirerebbe, invece alla nomina di Direttore amministrativo sarebbe la Dott.ssa Maria Rosaria Sigona che gode, ad oggi, dei favori dei pronostici all'interno dell'ASP.
La Sigona è data da tutti come collegata , da tempo, all'On. Ignazio Abbate che recentemente in un suo post dedicato alla stabilizzazione di 79 unità da parte dell'ASP, ha definito l'ufficio delle Risorse Umane eccellentemente diretto dalla Dott.ssa Sigona.
Quest'ultima sconta però un pregresso fatto di incidenti di percorso di non poco conto e peso.
Sono note infatti , perche giunte agli onori delle cronache, alcune vicende che hanno coinvolto la Sigona.
La prima è quella scoppiata ai tempi del Covid con lo scoop televisivo che fece emergere come tra i beneficiari della prima somministrazione, avvenuta il 6 gennaio, c'erano il marito e la figlia della Sigona.
La seconda vicenda riguarda l'utkilizzo , in maniera per certi versi disinvolta, di una selezione di personale compiuta dall’Asp Palermo, con delibera n.1452 del 26 settembre 2022. Nell’elenco dei candidati vincitori di questa procedura concorsuale, la figlia della dirigente, Sigona, inizialmente assegnata ad altra sede, è stata poi contrattualizzata a Ragusa, con apposita delibera n.2719 del 15 dicembre 2022, a firma dell'allora Commissario pro-tempore Gaetano Sirna, grazie ad una serie di strane coincidenze che hanno fatto decadere alcuni candidati che la precedevano per la copertura del posto.
Attualmente la figlia della Sigona è ancora in forza all'ASP Ragusana .
Da voci di corridoio, emerge, inoltre , un clima attorno alla Sigona non proprio idilliaco che ha trovato riscontro anche in un recente post su Facebook che dipinge la Sigona a tinte fosche.
Tra i possibili pretendenti alla carica di Direttore amministrativo un possibile outsider potrebbe essere il Dr. Massimo Cicero , ma parlare di outsider si rischia di entrare in un campo degno di una buona agenzia di scommesse.
In questo non esaltante quadro complessivo , il quesito di fondo è come si riuscirà a coniugare il tanto auspicato profondo rinnovamento della sanità siciliana, con nomine a ruoli apicali di persone che non usino il settore pubblico per fini personali o familiari.
L'augurio è che la politica, su un tema che tocca cosi da vicino la vita del siciliani , quale la sanità sappia prendere sagge decisioni che portino a nuove nomine qualificate e soprattutto in tempi rapidi.
Tanto tuonò che piovve
Tanto tuonò che piovve
E alla fine potremmo dire tanto tuonò che piovve .
È di ieri sera, infatti , la notizia ufficiale del corposo giro di nomine e spostamenti attuati dalla Curia Ragusana per tutta la provincia iblea. Tra questi spicca ovviamente quello di Padre Floridia che per come sostengono i parrocchiani di Ibla è una evidente "punizione" dopo le note vicende del Patronato di San Giorgio. Tralasciando le motivazioni punitive, la realtà è che Padre Floridia dopo 35 anni di permanenza a Ibla, e a pochi anni dalla pensione, viene, con poco tatto e metodi discutibili , spostato a Vittoria.
Padre Floridia , in particolare, ha affermato di essere "amareggiato ma sereno". Amareggiato soprattutto per il metodo che è stato portato avanti.
Evidentemente non sono serviti a nulla l'accorato appello della comunità e dei parrocchiani di Ibla di giorno 30 giugno e nemmeno le oltre 600 firme raccolte in pochi giorni anche questa volta a scongiurare l'allontanamento di Padre Floridia da Ibla.
Tutto inutile, tutta carta straccia finita nel cestino del Vescovo La Placa .
Entrare nelle logiche, nelle beghe, nelle divisioni, nelle invidie di una piccola Curia di Provincia, elementi tutti che possono aver portato alla decisione presa, non è assolutamente facile e non aiuta certamente la lettera, dai contenti di facciata, con cui il Vescovo La Placa giustifica le scelte effettuate.
Però tutto quello che è accaduto negli ultimi otto giorni, una riflessione lo merita, lo impone quasi.
Mettendo volutamente da parte il senso " punitivo" del provvedimento adottato dal Vescovo, emerge con forza il grande scollamento, la grande frattura, della Curia Ragusana rispetto agli insegnamenti della Chiesa voluta da Papa Francesco.
Non si può, infatti, non evidenziare, infatti, come nell'idea di Papa Francesco la Chiesa è sinodale ascolta il mondo e non soltanto sé stessa.
Il Sinodo 2021-2024, che finora ha coinvolto milioni di persone in tutto il pianeta, può essere descritto come un esperimento partecipativo, forse il più ampio mai tentato a livello globale. Portarlo avanti ha richiesto di mettere a punto gli strumenti per ascoltare le persone nei diversi contesti locali in cui la Chiesa è presente.
Dopo l’ascolto, il metodo sinodale prevede un forte momento di dialogo per mettere a fuoco i punti di convergenza, ma anche le divergenze . L’obiettivo è pratico: identificare una direzione lungo cui procedere insieme. In altre parole, il metodo mira alla costruzione di un consenso che non è definito come convergenza della maggioranza minima indispensabile (la metà dei partecipanti più uno), che così “vince”, in opposizione a una minoranza che invece “perde” Si tratta piuttosto di costruire un equilibrio che consenta a tutti i partecipanti di sentirsi rappresentati dalla conclusione comune.
In tutto questo emerge con forza il ruolo che il processo sinodale ha ritagliato per i vescovi . Sperimentare, e aprire ciascuno nella sua diocesi la fase della consultazione e dell’ascolto, dare vita alle istituzioni incaricate di portarle avanti e infine certificare che la sintesi finale corrisponde al processo e che questo si è svolto con modalità effettivamente sinodali.
Orbene , è di tutta evidenza che tutto quello che la Chiesa e soprattutto Papa Francesco con la grande opera Sinodale ha sapientemente costruito , nella fattispecie che riguarda Ibla e Padre Floridia non è stato messo in atto dal Vescovo La Placa .
Gli accorati appelli che si alzavano dal popolo Dio , dalla Comunità Iblea dai parrocchiani non sono stati minimamente tenuti in considerazione mettendo in atto metodologie vecchie, miranti esclusivamente a dimostrare e riaffermare una " autorità" forte che non tiene conto delle istanze che arrivano dal basso.
Un sicuro passo indietro per la Chiesa Ragusana che ha perso una grande occasione per dimostrarsi al passo coi tempi e in sintonia con gli insegnamenti di Papa Francesco.
A larghi passi, con legalità!
A larghi passi, con legalità!
Sono stati sottoscritti oggi a Palazzo d’Orléans i protocolli di legalità per la realizzazione dei quattro lotti dell’autostrada Ragusa-Catania. Obiettivi prioritari dei protocolli sono la prevenzione e la repressione dei tentativi di corruzione e di infiltrazione della criminalità organizzata, anche di stampo mafioso, e la garanzia della sicurezza sul lavoro.
«Le ingenti risorse impiegate - ha commentato il commissario straordinario per la Ragusa-Catania, Presidente della Regione Siciliana Renato Schifani - ci impongono di non abbassare il livello di guardia mentre lavoriamo per rispettare i tempi di realizzazione di questa arteria, fondamentale per la viabilità sull’Isola. La consolidata collaborazione con le Prefetture locali e il coinvolgimento attivo delle organizzazioni sindacali ci consentono, da un lato, di contrastare ogni tentativo di infiltrazione criminale e, dall’altro, di vigilare sulla sicurezza dei lavoratori impiegati nei cantieri. Il nostro monito alle aziende aggiudicatarie è: rispetto del cronoprogramma in una doverosa cornice di legalità, trasparenza e sicurezza».
Come è noto la nuova arteria prevede il collegamento dall’innesto tra le strade statali 514 "di Chiaramonte" e 115 "Sud Occidentale Sicula", nel territorio comunale di Ragusa, fino alla connessione con l’autostrada "Catania-Siracusa". Il tracciato avrà uno sviluppo di circa 69 chilometri e l'investimento totale è pari a un miliardo e 434 milioni di euro, in parte fondi regionali e in parte risorse dell'Anas.
«L’attenzione di Anas, finalizzata a garantire il massimo livello di legalità nei propri cantieri - dice Raffaele Celia, direttore di Anas Sicilia - è sempre molto alta. E anche per la Ragusa-Catania quest'attenzione si concretizza con la sottoscrizione di appositi protocolli di legalità, che sono lo strumento con cui le Istituzioni collaborano sinergicamente fra di loro per il raggiungimento dell’obiettivo».
Alla cerimonia di firma dei protocolli sono stati presenti oltre al commissario straordinario Schifani e ai vertici di Anas, anche i rappresentanti delle Prefetture di Catania, Ragusa e Siracusa, e delle quattro ditte appaltatrici, Webuild (lotto 1), Icm (lotto 2), Rizzani (lotto 3) e Cosedil (lotto 4). Sui documenti anche la sottoscrizione degli ispettorati territoriali del lavoro e delle organizzazioni sindacali di categoria, Cgil, Cisl e Uil.
Oltre alla regolamentazione stringente delle verifiche antimafia, i protocolli prevedono norme per la prevenzione delle interferenze illecite a scopo corruttivo o di natura mafiosa, misure specifiche per la verifica delle procedure di esproprio e indicazioni per il monitoraggio e il tracciamento dei flussi di manodopera. Prevista anche la costituzione di una banca dati informatica che consentirà il monitoraggio degli aspetti procedurali e gestionali connessi alla progettazione e alla realizzazione delle opere, la verifica delle condizioni di sicurezza dei cantieri e il rispetto dei diritti dei lavoratori.
A Ragusa entra in Consiglio Salvatore Battaglia
A Ragusa entra in Consiglio Salvatore Battaglia
Articolo di Peppe Lizzio.
Novità in arrivo all'interno del Consiglio Comunale di Ragusa. Salvatore Battaglia, della lista PEPPE CASSI'SINDACO è stato nominato
nuovo Consigliere comunale e giurerà in occasione della prossima riunione del civico consesso.
La nomina di Battaglia avviene a seguito delle dimissioni, da Consigliere , di Simone Digrandi che resta però ovviamente Assessore a Sport, Politiche Giovanili e Digitalizzazione essendo quest'ultimo tra l'altro un fedelissimo del Sindaco Cassì e appartenente al suo fidato cerchio magico.
Le dimissioni di Digrandi hanno diverse chiavi di lettura.
La prima è quella che vede diventare Consigliere anziano Federico Bernando, da tempo su posizioni critiche nei confronti dell'amministrazione Cassì considerazione questa, che ovviamente il Sindaco avrà valutato ma che deve essere passata in secondo grado rispetto al dato più politico che le dimissioni di Digrandi comportano.
Perché queste dimissioni, in uno alla intervenuta rinuncia di Clorinda Arezzo al posto di Consigliere in quanto è evidentemente sicura di mantenere fino alla fine della legislatura il ruolo di "esperta alla cultura" con ll con il relativo lauto compenso, denotarono una chiara sintonia di intenti tra Cassì e il capogruppo di Fratelli d’Italia all'Ars On. Giorgio Assenza .
Il nuovo Consigliere comunale, è da tempo dato vicino alle posizioni politiche di Assenza e già molte voci in tal senso erano circolate al tempo della presentazione delle liste per le elezioni amministrative del 2023.
Tutto questo viene d'altronde agevolmente confermato da una semplice visione della pagina Facebook del nuovo consigliere comunale dove più volte vengono condivisi ,con ampio risalto e convinzione a dimostrazione di una forte vicinanza politica, i post dell'On. Assenza.
Se quindi si vuole leggere in filigrana quanto è stato messo in atto, non si può non evidenziare come tra Cassi e Assenza vi sia sempre più una "liason" che rientra nella nuova strategia di riavvicinamento ai " partiti" che il Sindaco Cassì sta portando avanti nell'ultimo periodo con molta disinvoltura spaziando dal Partito Democratico, passando per Forza Italia, per finire a Fratelli d’Italia.
Non male per uno che ha definito i partiti "gusci vuoti ".
Sarà molto interessante capire che tipo di reazioni ufficiali, e che chiave di lettura verrà data dai maggiorenti ragusani del partito della Meloni, di questa nuova situazione venutasi a creare che già qualcuno all' interno di Fratelli d’Italia ha definito "grottesca" scatenando un bel putiferio.
Salvatore Battaglia , che alle ultime elezioni comunali aveva raccolto 346 preferenze, è titolare di un'azienda agricola e ha già avuto
un ruolo significativo come co-organizzatore della Fiera Agricola del Mediterraneo.
Al neo consigliere comunale gli auguri di buon lavoro della redazione di Reteiblea.it.