Il flop del See Sicily

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Io personalmente lo avevo detto in più occasioni. Ma quanto può contare un giornalista di una piccola Tv di provincia quando ci si trova davanti ad un business da una settantina di milioni?
La storia del See Sicily la grande invenzione, non certo nuova, dell’assessore Messina   è stato un flop. E magari un grande bluff. Come scrive Mario Barresi del quotidiano la Sicilia, “carte alla mano, a quasi tre anni dal lancio in grande stile, il progetto – con cui la Regione voleva attrarre visitatori e ristorare le imprese ricettive martoriate dalla crisi Covid – si mostra come un’enorme montagna mediatica che ha partorito un minuscolo topolino turistico. Un dato su tutti: sui 75 milioni stanziati, il controvalore dei soggiorni effettivamente fruiti è stimato in circa 875mila euro (l’1,16% delle risorse a disposizione), pari a 17mila posti letto occupati. In oltre due anni.  Numeri inequivocabili. Messi nero su bianco in documenti ufficiali. Pubblici, anche se in molti casi irreperibili sui siti istituzionali. L’assessore Messina che oggi siede alla Camera è noto anche per la storia di Cannes. Insomma loro sono molto bravi a spendere ma nessuno va mai a vedere quali sono risultati. Da questa indagine invece scaturisce che si sono spesi soldi con i soliti amici, in pubblicità e amenità varie senza dare un valido aiuto al turismo siciliano.  Noi avevamo detto che la storia del 2X3 o similari non funziona. Non è una notte in più a convincere un turista a venire da noi se poi il volo gli costa un occhio della testa, i ristoranti lo spelano, i servizi sono pessimi e ci sono soprattutto B&B, spesso illegali,  invece che dignitosi hotel con personale regolare. Ma questo a Messina non poteva interessare. Oggi il turismo sta tornando a buoni livelli. Grazie a Dio e non certo grazie alle campagne farlocche che sono state presentate in più riprese, La Sicilia vince da sola perchè è la Sicilia. Nei prossimi mesi, per esempio, a Palermo non ci sono alberghi disponibili e neanche guide.  Ma la Regione non ci sta ed ecco che arriva la difesa d’ufficio dell’assessore Amata che a dire il vero non ci sembra molto preparata sull’argomento: «Le misure adottate dalla Regione per promuovere il brand Sicilia e favorire la ripresa delle attività turistiche e l’occupazione duramente colpite dalla pandemia hanno raggiunto il loro scopo, a giudicare dai dati forniti dall’Osservatorio turistico regionale che vedono un costante aumento del numero di presenze registrate nell’Isola, il 120% in più in soli due anni». Lo afferma l’assessore fornendo alcune precisazioni in relazione a polemiche sorte sull’impiego dei fondi destinati al piano di promozione SeeSicily, adottato a partire dal 2020, attraverso una specifica previsione all’interno della legge di Stabilità, con la quale è stata autorizzata una dotazione finanziaria di 75 milioni di euro, per l’acquisto anticipato di servizi turistici da operatori e professionisti del settore, strutture ricettive alberghiere ed extra-alberghiere, agenzie di viaggio e tour operator, da veicolare a fini promozionali tramite card e voucher, nei mesi successivi alla cessazione dell’emergenza sanitaria pandemica. .  Ma come si dimostra nell’articolo del collega Barresi, e non abbiamo motivo per non crederci, di quei fondi ben pochi sono serviti a pagare le notti dei turisti mentre si è dato molto spazio alla pubblicità e alle solite manifestazioni.

di Direttore29 Mar 2023 21:03
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