Prolungate le indagini.

E’ stato notificato al direttore generale della Banca agricola popolare di Ragusa (Bapr), un documento nel quale  la banca viene informata del prolungamento  delle indagini relativa all’ipotesi di aver ostacolato le autorità di vigilanza. A dirigere le indagini è la Guardia di Finanza iblea, su delega della Procura di Ragusa. Gli accertamenti hanno avuto origine, lo scorso giugno, a seguito di un centinaio di denunce da parte di azionisti impossibilitati a disinvestire i propri soldi vincolati in azioni della Banca in questione. Nello stesso mese le Fiamme Gialle avevano acquisito copiosa documentazione negli uffici della sede centrale in viale Europa, a Ragusa. L’obiettivo è quello di stabilire se, per la compravendita dei titoli, i soci siano stati adeguatamente informati sul rischio dei mercati finanziari. Molta soddisfazione tra gli iscritti all’Associazione Vittime del Salvabanche  secondo i quali gli  esposti da loro depositati in Procura e Guardia di Finanza hanno portato all’avviso di garanzia rivolto al direttore generale della Banca Agricola Popolare.  L’attività investigativa è relativa alla vendita dei titoli a partire dal 2016 ed è coadiuvata dagli uomini del Nucleo speciale di polizia valutaria di Roma della Gdf. L’indagine punta a stabilire se, per la compravendita dei titoli, i soci siano stati adeguatamente informati sul rischio dei mercati finanziari. L’ipotesi da chiarire è se la banca abbia o no rispettato quegli obblighi di trasparenza che tutti gli istituti dovrebbero garantire ai propri soci, ipotesi avvallata anche dalle recenti sentenze Acf che hanno condannato la Banca in questione.

di Direttore07 Feb 2022 16:02
Pubblicità