Inflazione in aumento

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Nuova, forte accelerazione per l’inflazione, che, a dicembre, in provincia di Ragusa, è aumentata dello 0,3% su base mensile e del 3,5% su base annua. Ad aumentare di più sono i prezzi dei Beni energetici, anche se con un trend in rallentamento (da +30,7% a +29,1%), ma schizzano verso l’alto anche quelli dei Beni alimentari, sia lavorati (da +1,4% di novembre a +2%) sia non lavorati (da +1,5% a +3,6%), quelli dei Beni durevoli (da +0,4% a +0,8%) e quelli dei Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (da +1,9% a +2,3%). Quanto all’aumento congiunturale, la misura del rialzo è dell’1,1% per i prezzi dei Beni alimentari non lavorati, dello 0,6% per i Beni durevoli, dell’1,9% per i prezzi dei Servizi relativi ai trasporti e dei Servizi ricreativi e dello 0,8% per i Servizi culturali e per la cura della persona. La inflazione di fondo, al netto degli energetici e degli alimentari freschi, e quella
al netto dei soli beni energetici accelerano rispettivamente a +1,5% e a +1,6%
(entrambe da +1,3% di novembre). “Si tratta di un dato – commenta il presidente
provinciale Confcommercio Ragusa, Gianluca Manenti – che consolida le
preoccupazioni, espresse da tempo, sull’impatto della ripresa dell’inflazione con
riferimento alla crescita nel 2022. L’eredità lasciata dal 2021 (+1,8%) e il permanere
di tensioni sulle materie prime lasciano poco spazio per ipotizzare un rientro delle
dinamiche dei prezzi nel breve periodo. Già in questo mese di gennaio, sia per gli
aumenti dei costi dei consumi obbligati come luce e gas, sia per il parziale
trasferimento sui prezzi finali di pressioni sui costi che si stanno accumulando nelle
filiere produttive, l’inflazione dovrebbe superare la soglia del 4%. Questa condizione
inflazionistica è destinata a permanere almeno fino all’estate, con inevitabili riflessi
negativi sul potere d’acquisto dei redditi delle famiglie e della loro ricchezza
finanziaria detenuta in forma liquida, frenando la ripresa dei consumi. Ed è proprio la
mancata ripresa dei consumi che costituisce, per quanto ci riguarda, la principale
fonte di preoccupazione”.

di Direttore11 Gen 2022 23:01
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