Lo storico Giovanni Sigona sulla vicenda del biometano
L’ ipotesi di installare un impianto di biometano nelle campagne modicane (Bellamagna – Zimmardo ) , che si trovano però a ridosso dei Pozzallo, ha fatto insorgere i cittadini, in quanto la struttura costituirebbe, inevitabilmente, un serio rischio per l’ambiente e per la salute dell’ intera comunità. Sulla delicata questione ha voluto esprimere la sua opinione anche un noto storico della città della Torre, il prof. Giovanni Sigona, scrupoloso analista dei fatti locali e sempre attento alle vicende politiche e socio- culturali della sua amata Pozzallo, Il prof Sigona ha, naturalmente, ritenuto sacrosante le vibranti proteste dei pozzallesi per quello che può definirsi un attentato alla salute com’è stato sottolineato da tanti esperti con argomentazioni scientifiche difficilmente confutabili. “D’altronde -ha dichiarato lo storico- non ci si può certo dimenticare degli effetti nocivi causati in un recente passato dal cementificio e dalla ferriera ubicati in territorio di Modica ma a poche decine di metri dal perimetro urbano della città marinara. Molte le conseguenze negative facilmente intuibili, anche perché è stato dimostrato che, spesso, certe fabbriche non adottano i necessari accorgimenti previsti dalla legge per ridurre al minimo l’emissione di sostanze inquinanti. Purtroppo – ha proseguito ancora il prof Sigona- la classe dirigente modicana ha , ancora una volta, mostrato molta noncuranza nei confronti del nostro centro, visto che l’amministrazione pozzallese era stata tenuta all’oscuro su una scelta così importante. Bene ha fatto il sindaco Roberto Ammatuna a protestare con veemenza contro una decisione presa con leggerezza.” Ci chiediamo quindi se torna d’attualità la richiesta di allargamento del territorio di Pozzallo? ” Solo con la creazione di una fascia di sicurezza attorno al centro abitato si possono evitare inconvenienti di tale portata, ha risposto Sigona, e sarebbe opportuno, pertanto, che il sindaco Ammatuna cercasse con grande determinazione di dare concreta attuazione ad uno dei punti nodali del suo programma elettorale. Dopo il ricorso presentato dagli amministratori modicani parecchi anni fa, la città di Pozzallo non ha saputo adottare le contromisure necessarie. Dunque , dopo questa emergenza, ha concluso il prof Giovanni Sigona, – dovremmo convincerci ancor più della necessità di ampliare il territorio comunale, non certo per motivi egoistici, dettati da un gretto campanilismo, ma per poter meglio tutelare i nostri bisogni primari , in particolar modo il diritto alla salute. Farebbero bene le autorità modicane a venir incontro alle rivendicazioni dei pozzallesi , in modo da privilegiare i rapporti di buon vicinato e la strada del colloquio produttivo.
Articolo scritto da Giovanna Cannizzaro