Posate di plastica per 1800 pasti al giorno.

In riferimento alle notizie di stampa relative all’utilizzo delle posate in plastica per il
servizio di refezione scolastica, l’assessore alla pubblica Istruzione Giovanni Iacono
dichiara quanto segue:
“Qualcuno, probabilmente, nostalgico della refezione al comune di Ragusa in cui al
posto del cibo si trovavano le chiavi inglesi, non riesce a -digerire- che la refezione
scolastica a Ragusa, con questa amministrazione, è un servizio di alta qualità, a km
zero, a costi tra i più bassi d’Italia che offre una serie di iniziative (formazione su
corretta alimentazione, menù speciali, mensa per i genitori, orti tematici, laboratori
di cucina, ecc.) che nessun’ altro servizio di refezione contempla. Fatta questa debita
premessa, tra le tante iniziative, una era legata alla sensibilizzazione alla riduzione
della plastica. Noi non abbiamo detto o scritto, in nessuna occasione che avremmo,
in corso di servizio già appaltato, sostituito le posate e i piatti di 1600 pasti al giorno
con piatti di melanina. Non avremmo potuto dirlo per la semplice ragione che
eravamo con un servizio già appaltato e a regime e con condizioni del servizio che
non prevedevano, finanziariamente, l’uso della melanina. Abbiamo invitato in
conferenza stampa, alla presenza dei rappresentanti dei genitori, ad iniziare una
campagna tesa a ridurre il consumo della plastica attraverso l’uso quotidiano da
parte dei bambini di posate non di plastica, tradizionali o in melanina e quindi da
riportare a casa, ogni giorno, per il lavaggio e riportarle l’indomani e con le
economie avremmo piantumato alberi nelle scuole. Purtroppo solo in pochissimi
hanno utilizzato le posate, non di plastica, ogni giorno ed anche questo, sotto certi
aspetti, non è stata una “frequenza” disattesa. Non si potevano cambiare, in corso
d’opera le condizioni economiche e sarebbe stato impossibile e sbagliato farlo,
peraltro, per la semplice ragione che adesso e solo adesso tutte le case fornitrici si
stanno adeguando alle nuove normative di ”plastic free” ed anche i costi del materiale, alternativo, si ridurranno rispetto ad oggi; basti pensare che per 1.600 pasti al giorno il solo cambio della plastica in melanina ancora oggi costerebbe sui 30.000 € al mese ed il servizio dura 8 mesi. Stiamo già lavorando per predisporre il
nuovo appalto essendo il servizio di refezione scolastica in scadenza e considerando
che gradualmente i costi dei prodotti alternativi alla plastica si ridurranno, gli uffici
della Pubblica istruzione stanno già acquisendo informazioni utili per prevedere,
finanziariamente, nel nuovo appalto, l’uso di posate e piatti solo in melanina o
prodotti similari e quindi solo con il nuovo appalto non ci sarà più uso della plastica.
Questo è ciò che affermiamo, il resto sono solo frustrazioni di chi ha perso le
elezioni.”