Basta far camminare le carte!
Ci sono tutta una serie di misteri gloriosi in ogni città che si possono spiegare solo attraverso la consapevolezza che ci sono persone e persone e quindi non è vero che siamo tutti uguali. Lo diciamo perchè arrivano, sempre più spesso, notizie che confermano la tesi iniziale e che riguardano più settori della pubblica amministrazione. Nel TG di lunedi 20 gennaio mi sono occupato di 2 di questi casi. Il primo è una questione sanitaria. In pratica c’è un concorso per fare il primario a Modica è incredibilmente, invece del primo, viene scelto il secondo in graduatoria con la giustificazione che il prescelto, seppur con meno punteggio, essendo più giovane, dura di più. Come quando al supermercato si cerca lo yogurt che ha una scadenza più lontana. L’altra questione invece è tutta comunale. Non c’è niente di male, state certi, ma ribadiamo quanto detto più volte. Spesso per certe delibere, con il metodo del” trasi e nesci”, si riesce a cambiare le carte e fare entrare “u sceccu ca cura” . Alla nostra segnalazione del tg serale fa eco anche un comunicato di un movimento locale: “Sappiamo che in città è attiva da qualche anno la tassa di soggiorno che rappresenta una bella boccata d’ossigeno per il Comune sul fronte del sostegno ai servizi per il turismo. Non sempre, però, queste
somme, in passato, sarebbero state utilizzate per i fini per cui sono state accantonate.
Già tempo addietro abbiamo chiesto che venisse riservata una specifica attenzione al
punto. Proprio per evitare di vanificare la funzione stessa delle risorse contemplate
dall’imposta di soggiorno. Adesso, addirittura, pare che intenzione
dell’amministrazione comunale sia quella di pagare con queste risorse il consulente
alla Cultura, l’architetto Nuccio Iacono. Lo stesso movimento si mostra comprensivo sulla necessita di pagare le persone e non si preoccupa neanche di valutare il lavoro che è stato svolto dall’interessato. La questione è “a cosa serve la tassa di soggiorno?” A Ragusa, nonostante tanto di regolamento approvato dal consiglio a maggioranza grillina, l’utilizzo è discrezionale, in pratica su indicazione dell’amministrazione corrente. Siamo certi che nessuno, allora, abbia mai pensato che si potesse, con la tassa, pagare emolumenti per chi svolge un incarico annuale di consulenza e sopraintendenza sui tutti i monumenti cittadini. Ma se il sindaco vuole si fa. In barba alla inflessibilità di qualunque dirigente.