Una compagnia aerea che abbia a cuore lo sviluppo della Sicilia

“Quando si comincia a studiare economia, in una delle prime lezioni si impara che non esiste un pasto gratis e che il prezzo è la risultante dell’interazione tra offerta e domanda. Se non aumenta l’offerta, e si abbassa il prezzo, la domanda aumenta oltremodo e il prezzo aumenterà ancora di più. Bisogna evitarlo e per questo occorre un’efficace soluzione di price cap, ovvero di limite al contributo in rapporto al prezzo.” A fare questa breve sintesi di un caso di scuola è Claudio Melchiorre, presidente del Mec e dei comitati Vussia, a proposito dell’idea di stanziare cinquanta milioni per garantire prezzi più bassi per i voli da e per la Sicilia. “Ne abbiamo abbastanza di soldi sprecati. Non si può pensare di affrontare una questione seria con la pianificazione sistematica dei soldi buttati attraverso un ventilatore.” Secondo il Mec, cinquanta milioni di euro di contributi a fondo perduto in favore delle compagnie, farebbero solo aumentare i prezzi dei voli fino al 30%, nei periodi di media e bassa stagione e non risolverebbero i prezzi alle stelle nei periodi di alta stagione. “D’altronde, in presenza di un contributo di 30 Euro, cosa cambia, se il biglietto ne costa 500?”  Secondo i consumatori, “La risposta unica per avere prezzi calmierati è garantire l’esistenza di una compagnia aerea che abbia a cuore lo sviluppo della Sicilia e che, attraverso la partecipazione diretta dei viaggiatori al capitale, possa garantire prezzi calmierati ai soci. Il progetto c’è, Alitalia non sa cosa fare della propria flotta, gli imprenditori ci sono. Quel che manca è la volontà politica, se non l’aperta ostilità della regione, che continua a preferire la favola dei pasti gratis. Se invece la cultura del contributo deve vincere, ci permettiamo di consigliare un’articolazione del meccanismo che impedisca lo spreco di denaro pubblico.” Melchiorre ha quindi dichiarato che Mec e Vussia hanno già anticipato per via informale la loro proposta al ministro. “Chiediamo di poterla illustrare nel corso di un incontro al vice ministro Cancelleri, all’assessore ai Trasporti regionale e al Presidente della Regione, pubblicamente. Se devono essere spesi fondi pubblici desideriamo che non si tratti di un semplice trasferimento di cassa dallo Stato e dalla Regione verso le compagnie, come già accade per altri aspetti del trasporto aereo.”

di Direttore13 Nov 2019 20:11
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