In Italia è irregolare il 71% dei trasporti. La Filt Cgil: "Noi lo denunciamo da tempo"
Noi siamo il sindacato dei lavoratori del trasporto, e abbiamo il dovere di tutelare i lavoratori e da anni denunciamo in totale solitudine l’illegalità presente nel comparto. Un’illegalità cosi diffusa da renderla normale routine.
I dati diffusi dalla Direzione generale per l’attività Ispettiva del Ministero del Lavoro ne danno conferma.
L’indagine sostiene, infatti, che in Italia è irregolare il 71% dei rapporti di lavoro dell’autotrasporto e appare chiaro quindi che siamo di fronte ad un settore altamente irregolare: su 94.025 accertamenti effettuati il tasso di irregolarità è pari al 61%.
Le irregolarità riguardano i tempi di guida e di riposo d.lgs234/2007 (direttiva europea).
Ci siamo rivolti a tutti i soggetti della filiera, (sindacati imprenditoriali, ordine dei consulenti, CAMCOM, INPS) ma a oggi, tranne le operazioni della stradale, nulla si e mosso anzi subiamo l’attacco del presidente dell’ordine dei consulenti del lavoro.
Nessuno pensa, ne ha mai pensato, che i consulenti del lavoro hanno stretto legami con ambienti mafiosi. Ci viene difficile immaginare il dott. Rosario Cassarino con coppola e lupara.
Ci spiace che il presidente dell’ordine si sia offeso. Lui conosce queste cose proprio perché ne abbiamo parlato diverse volte.
Quando l’indagine stima il 71% d’irregolarità nei rapporti di lavoro, fa riferimento a buste paga che non corrispondono a quanto previsto dal CCNL. Quando noi sosteniamo che molto spesso le giornate registrate in busta sono la metà di quelle effettuate, ne parliamo con cognizione di causa.
La busta molto spesso serve per dare una parvenza di legalità, sapendo benissimo che il pagamento effettivo avviene in base ai viaggi effettuati.
Noi sosteniamo, che il lavoratore è la vittima di un sistema criminale e che comunque a prescindere ne fa il colpevole.
Che responsabilità ha l’autista se per lavorare e costretto a sottostare a un sistema estorsivo e a delinquere ?
Noi pensiamo che per battere l’illegalità bisogna unire le forze: dalle aziende virtuose, alle organizzazioni sindacali datoriali, all’ordine dei consulenti, all’Albo dei Trasportatori.
Insieme alle istituzioni come INPS, Inail, CamCom, Motorizzazione e Prefettura avviare un percorso che conduca questo comparto, fondamentale per la nostra economia, a una maggiore trasparenza e legalità. Sappiano che si tratta di una strada difficile e tortuosa, ma siamo consapevoli anche che L’ILLEGALITA’ impoverisce il territorio e penalizza le aziende virtuose.