Botta e risposta Piccitto – Fassino sulla gestione dell’ANCI

“A nostro avviso l’Anci in questi anni non ha svolto appieno il proprio ruolo. Sotto la guida di Fassino e’ diventata, o e’ stata utilizzata, come una sorta di prolungamento del Governo. E, con il presidente in pectore De Caro, non c’e’ discontinuita’, non si vede una svolta che faccia diventare l’Anci un organismo che rappresenti e tuteli davvero tutti i comuni italiani”. Lo ha detto a Voci del mattino, Radio1 Rai, il sindaco di Ragusa Federico Piccitto, nella giornata in cui si inaugura a Bari l’assemblea dell’Associazione nazionale dei comuni italiani.

“L’Anci dovrebbe essere una sorta di sindacato dei comuni, che rappresenti gli interessi degli enti locali nei confronti del governo, e questo ruolo non e’ stato svolto correttamente di fronte ai tagli che l’esecutivo ha operato sulle risorse destinate ai comuni. C’e’ poi un serio problema di governance e di trasparenza dei conti”, ha aggiunto Piccitto.

“L’Anci e’ un organismo privato nel quale i Comuni versano sostanzialmente contributi pubblici ed e’ davvero difficile trovare sul web una rendicontazione precisa del bilancio dell’organismo. Ma il problema piu’ serio – a detto ancora Piccitto – e’ quello della rappresentativita’. Il fatto di avere il maggior numero di sindaci non puo’ consentire automaticamente al Partito Democratico di esprimere sempre il presidente dell’Anci. L’Anci dovrebbe essere apartitico e sedersi ai tavoli di trattativa col governo in maniera forte, autorevole. I comuni devono far fronte a notevoli difficolta’, non solo di carattere finanziario. Permangono norme che impediscono il turn-over, le assunzioni. Il personale ha una eta’ media elevatissima, oltre i 55 anni, e tutto questo determina l’impedimento dei Comuni a erogare i servizi che i cittadini richiedono”.

Non si è fatta attendere la replica di Piero Fassino, presidente uscente dell’Anci:
“Ho sentito cose sconcertanti, una rappresentazione dell’Anci che non corrisponde alla realta’” ha dichiarato.

“L’Anci – ha aggiunto – e’ trasparentissimo e, come tutte le associazioni, ha i bilanci, un collegio di revisori, un comitato di tesoreria. Quindi si tratta di affermazioni che non corrispondono al vero, cosi’ come non e’ vero che l’Anci sia troppo legata al partito di governo. I sindaci cercano soluzioni comuni a problemi comuni. In tre anni nessuna decisione e’ stata presa a colpi di maggioranza, ma sempre cercando il consenso di tutti. Ogni giorno l’Anci negozia col governo e con i singoli ministeri”.

“Tre giorni fa sono stato dal ministro Madia – ha spiegato Fassino – perche’ non siamo d’accordo con alcuni aspetti della riforma della P.A. che penalizzano la vita dei nostri Enti Locali. Lo abbiamo fatto presente e stiamo negoziando il cambiamento di quelle norme. Se il sindaco di Ragusa potra’ utilizzare gli avanzi di bilancio per fare investimenti, lo deve all’Anci e non allo Spirito Santo. Penso che si debba essere piu’ corretti nella rappresentazione dell’Anci. D’altra parte, non ricordo che il sindaco di Ragusa sia intervenuto no abbia preso parte a una nostra riunione”.

Sulla possibilita’ che il M5S ritiri i propri sindaci dall’Anci, Fassino ha concluso: “A oggi la notizia e’ che i Cinque stelle hanno deciso di rimanere nell’Anci. Si sono dati un tempo di verifica ma sono convinto che i sindaci del M5S potranno constatare che l’Anci li rappresenta e li tutela cosi’ come rappresenta e tutela i sindaci di tutti i Comuni italiani. Dunque non vada verso una scissione”.

di Redazione12 Ott 2016 14:10
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