Territorio replica all’ass. Corallo in merito alla pista ciclabile

Avevamo scelto l’ironia per commentare in un primo momento quanto accaduto a Marina di Ragusa alla pista ciclabile, il fiore all’occhiello dell’amministrazione pentastellata, ed era facile poter leggere tra le righe la critica alla approssimazione e alla impreparazione con la quale si è proceduto nella realizzazione di questa opera. L’assessore Corallo, tuttavia, nella replica affidata a un socialnetwork ha scelto di imboccare la strada delle offese, parlando di “uccelli notturni” quali barbagianni e civette e di “animali necrofagi” come le iene e gli sciacalli. Una reazione davvero poco adatta a chi ricopre il ruolo di amministratore pubblico.
Poiché ci sembra evidente che Corallo non ha compreso quale critica gli abbiamo mosso siamo costretti a controreplicare spiegandogli un paio di cose, semplici: dare la colpa del danno al maltempo e a un tombino che non ha retto il carico di acqua piovana non fa altro che confermare il livello di improvvisazione con la quale l’amministrazione Piccitto si approccia al governo della città di Ragusa. Quando si progetta una qualsiasi opera bisogna tener conto di tutto, perfino della pioggia. Se lo sono chiesti l’assessore Corallo e i consiglieri comunali giunti in soccorso dell’amministrazione come mai altre opere realizzate nel tempo a Marina non hanno subito danni dalle precipitazioni? Perché sono state progettate e realizzate proprio pensando anche ai rischi di allagamenti dovuti alle forti piogge nel caso le condutture non dovessero reggere.
Facile dare la colpa alla pioggia e non ammettere di aver sbagliato; facile chiamare civette e sciacalli chi, legittimamente, critica l’operato approssimativo di un governo impreparato e dedito all’improvvisazione. Corallo avrebbe dovuto dire una cosa sola: “Scusate, non avevamo pensato a tutto, colpa nostra”. Questa è l’onestà che il Movimento 5 Stelle non sa comprendere né usare.

di Redazione26 Giu 2016 14:06
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