PIANO RIFIUTI, LA REGIONE APPROVA IL PROGETTO DI CHIARAMONTE IL CUI SERVIZIO POTRA’ ADESSO ESSERE APPALTATO DALL’UREGA

Un iter particolarmente travagliato. Non è un caso che lo stesso abbia avuto la durata di quasi un anno. Ma, finalmente, è stato approvato. A decretare la definitiva autorizzazione per il Piano d’intervento per l’organizzazione e la gestione del servizio di spazzamento, raccolta e trasporto dei rifiuti urbani nell’Aro coincidente con il territorio del Comune di Chiaramonte Gulfi è stato il dirigente generale del servizio Ispettorato e osservatorio dei rifiuti del dipartimento regionale dell’Acqua e dei Rifiuti dell’assessorato regionale dell’Energia e dei servizi di pubblica utilità. Nel decreto si precisa che l’Ambito di raccolta ottimale è tenuto all’osservanza e al rispetto di una prescrizione e cioè che il Centro comunale di raccolta dovrà essere gestito in conformità alle direttive impartite dagli organi di vigilanza e controllo. Il Comune è poi tenuto al raggiungimento dell’obiettivo del 65% di raccolta differenziata e del 50% di recupero di materia. Per quanto attiene la dotazione di personale così come previsto dalla legge regionale 8 aprile 2010 n.9, articolo 19, è già stata fatta la concertazione con le organizzazioni sindacali. “Grazie alle indicazioni contenute in questo decreto autorizzativo – dice il sindaco Vito Fornaro – frutto di un percorso tutto in salita e che, però, finalmente ci ha visto raggiungere l’obiettivo, i nostri uffici avranno la possibilità di predisporre i relativi atti affinché possa essere istruita la conseguente gara d’appalto. Naturalmente, gli atti in questione saranno tutti trasmessi all’Urega cui attiene, nella fattispecie, il compito di istruire e aggiudicare la relativa gara in modo tale che a Chiaramonte si possa finalmente partire con il nuovo sistema di raccolta dei rifiuti. Mi piace, altresì, sottolineare che il piano, assolutamente innovativo, prevede nuovi sistemi di raccolta, la costruzione di un nuovo Ccr, la tariffazione puntuale a partire dal secondo anno di servizio. Lo stesso è stato predisposto dalla società Esper, ente di studio che collabora solo con enti pubblici e che ha elaborato e seguito i piani di vari comuni in Italia come Asti, Capannori, Parma, Altamura, Regione Puglia, con percentuali di raccolta differenziata sempre superiori al 65%”.

di Redazione16 Apr 2016 17:04
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