Quattromilacinquecento firme contro l’innalzamento delle tasse
Quattromilacinquecento firme contro l’innalzamento delle tasse, raccolte in poco più di un mese, che sono sfociate in un atto di indirizzo presentato in Consiglio comunale. Un risultato di enorme importanza, a livello di partecipazione della cittadinanza, che ha al tempo stesso un significato politico forte. E dal quale il Laboratorio politico culturale 2.0 ha elaborato proposte precise, con una idea precisa di politiche economico-sociali. I risultati della campagna sono stati illustrati questa mattina alla stampa da parte del portavoce del Laboratorio 2.0 e consigliere comunale Sonia Migliore, insieme al presidente Claudio Castilletti, al vicepresidente Livio Tumino e alla consigliera comunale Manuela Nicita. Presenti, tra gli altri, i vertici del Lab., Pippo Cappello, Alba Orefice, Gianni Di Stefano e Peppe Aquila.
“Abbiamo più volte bocciato la politica economica di questa amministrazione perché grava in maniera ingiustificabile sulle tasche dei cittadini – ha esordito Sonia Migliore – Un mese e mezzo fa abbiamo avviato questa iniziativa, che va oltre la petizione popolare, perché abbiamo fatto uno studio attento sui numeri e promosso questa campagna di sensibilizzazione. Conosciamo bene il piagnisteo dell’assessore al Bilancio Stefano Martorana, che però insieme al sindaco omette di dire tante cose, a partire dalle varie entrate, per esempio le royalties che ammontano a 48 milioni e mezzo. Siamo andati nelle piazze, nei mercati, abbiamo parlato con i cittadini ed abbiamo raccolto tantissime lamentele. Ci siamo fermati con questo numero di firme perché si sta predisponendo il nuovo bilancio di previsione ed abbiamo quindi elaborato quest’atto di indirizzo nel quale sviluppiamo delle proposte vere e proprie in termini di riduzione della tassazione. Abbiamo fatto una simulazione per una famiglia media di quattro persone, e sostanzialmente una famiglia media paga circa 1.100 euro di tasse fra Tasi, Tari e Imu. In questo abbiamo verificato che il Comune di Ragusa registra 7 milioni di avanzo di amministrazione, che andrà ad incassare le royalties mentre assistiamo ad un aumento della spesa corrente, che è di circa 29 milioni di euro, aumentata di ben 20 milioni di euro nel 2015. Speriamo che la maggioranza capisca che l’atto di indirizzo è sempre qualcosa che ha valore di indirizzo politico e che poi naturalmente può subire variazioni. Proponiamo di riportare l’Imu, ovviamente per la seconda casa, dal 9 per mille al 7,6 per mille con una riduzione di circa 2milioni e mezzo di gettito l’anno; di ridurre l’aliquota della Tasi per la seconda casa, perché il governo si è già espresso per l’abolizione della Tasi per la prima casa, dal 2,5 per mille all’1 per mille con una riduzione di circa 4 milioni di euro di gettito l’anno; di ricondurre la copertura della Tari, che attualmente in bilancio registra una copertura del 103% quando dovrebbe essere del 100%, registrando quindi un utile del 3%, che ammonta a 450.000 euro. In totale abbiamo previsto una riduzione di 6.950.000 di tassazione. Proponiamo ovviamente dei settori dove potrebbero essere recuperate queste somme e lo facciamo prima del bilancio, partendo innanzitutto da un taglio importante della spesa pubblica, perché non è possibile che a fronte di tutto questo, ci siano spese come quelle fatte in questi ultimi anni”.
“Un lasso di tempo di due mesi di cui solamente un mese di sensibilizzazione opinione pubblica – ha detto Claudio Castilletti – Per noi il risultato assume le proporzione di un plebiscito perché se avessimo continuato le cifre sarebbero state ben diverse. Questo atto di indirizzo è pregno anche di motivazioni di natura economica e di bilancio perché non si capisce perché il Comune di Ragusa applichi aliquote da comune dissestato, perché se andiamo a guardare i comuni vicini, siamo ai livelli di Ispica, Comiso e Scicli. E però sul versante delle spese di dovrebbe fare altrettanto. Noi invece abbiamo contezza e abbiamo i numeri che dimostrano che questo è una sorta di tesoretto che loro si vogliono creare magari per fini elettorali. Speriamo che l’Amministrazione segua il suggerimento che non è solo il nostro suggerimento ma è quello dei cittadini”
“Cerchiamo di portare avanti contenuti concreti – ha sottolineato Livio Tumino – che impattano sulla vita delle persone, studiamo i numeri e portiamo avanti una politica partecipata ma non sulla rete ma nella piazza. Non ci interessa spartirci il potere e posizionarci, ci interessa trovare strategia politica e soluzioni di crescita e di rilancio”.
“I 5 stelle avevano fatto campagna elettorale – ha rilevato Manuela Nicita – dicendo che il Comune sarebbe stata la casa delle persone, e invece tutto questo è stata una presa in giro, l’amministrazione si è arroccata a palazzo dell’Aquila chiudendo le porte a tutti, tranne ad alcuni. Le persone mi chiedono come devono fare a parlare con il sindaco perché non riescono. Cancelleri diceva che Piccitto avrebbe fatto le assemblee cittadine con migliaia di persone per votare le proposte, poi diceva che sarebbero state tolte tutte le consulenze, e tutto questo è rimasto lettera morta. Noi invece siamo stati tra la gente e questo è un dato di fatto, sotto gli occhi di tutti”.