Comiso. Scoppia una lite tra una prostituta e un cliente, questo, ferito, inventa una storia e la Polizia lo denuncia

Alle 12:45 di ieri da parte del 118 era arrivata una segnalazione alla Polizia di Stato di un uomo accoltellato in via Umberto angolo via Generale Amato.
Immediatamente sul posto convergevano la Volante del Commissariato e le auto della Polizia Giudiziaria unitamente al personale del 118.
I primi elementi acquisiti dagli agenti di Polizia permettevano di avere delle confuse informazioni da parte di un uomo, GG del 1971 di Acate, il quale raccontava che, dopo essere stato in giro per negozi alla ricerca di un paio di occhiali, stava percorrendo la via Amato per raggiungere la propria autovettura, quando due persone con casco e a bordo di una grossa moto Ducati di colore rosso lo avevano raggiunto alle spalle e puntandogli un coltello alla nuca gli avevano rapinato il portafogli contenente tra l’altro 100€.
Le informazioni fornite alla Volante venivano immediatamente girate alle pattuglie di Polizia presenti sul territorio tramite la sala operativa di Ragusa.
Accompagnato in ospedale, l’uomo veniva sentito ancora una volta dagli agenti della squadra di Polizia Giudiziaria e ancora una volta GG riferiva la stessa dinamica dell’accaduto, cambiando però la descrizione della moto usata che sarebbe stata un moto da enduro rossa.
Questo primo elemento, sebbene fornito da un uomo in stato confusionale iniziava a creare sospetti sull’accaduto. Inoltre sul posto della presunta rapina veniva rinvenuto un coltello per terra ma questo era uno di quelli utilizzati in cucina con manico in plastica, solitamente non usato per commettere reati premeditati ma di impeto quali le liti.
L’uomo però aveva una ferita alla nuca dalla quale aveva perso una abbondante quantità di sangue e pertanto veniva sottoposto a controlli in ospedale per cui le attività di indagine dovevano necessariamente arrestarsi sino a quando l’uomo non sarebbe stato dimesso.
Nel pomeriggio dello stesso giorno GG lasciava l’ospedale e all’esterno del pronto soccorso trovava gli agenti di Polizia pronti a ricondurlo in Commissariato per una ricostruzione esatta dei fatti, non prima però di andare a cercare l’auto con la quale aveva dichiarato di essere arrivato a Comiso.
La vettura, una Fiat Panda, veniva trovata in una strada limitrofa alla via Amato, ma prima di essere consegnata all’uomo veniva accuratamente controllata dai Poliziotti. All’interno della stessa vi era il portafogli dell’uomo con all’interno la somma che gli sarebbe stata rapinata.
I dubbi che avevano avuto gli agenti erano fondati. L’uomo veniva accompagnato in Commissariato dove, unitamente agli agenti della Squadra Mobile, giunti nel frattempo a dar manforte, veniva ascoltato per una attenta ricostruzione dell’accaduto.
Quando GG, durante il racconto della presunta rapina, confermava che era stato raggiunto da una moto con due uomini a bordo che lo avevano rapinato del portafogli, i poliziotti tiravano fuori quanto rinvenuto nell’auto, regolarmente chiusa, e GG crollava.
Raccontava di aver contattato una donna tramite un sito di incontri e che aveva raggiunto la sua abitazione per consumare un rapporto sessuale con lei.
Non essendosi messi d’accordo sulla cifra, 40/50 euro, la donna aveva iniziato una colluttazione con GG per buttarlo fuori casa, e a quel punto aveva anche tentato di colpirlo con il coltello da cucina rinvenuto per strada al fine di farlo uscire dall’abitazione.
Durante le fasi della lite, effettivamente, GG riceveva un colpo alla nuca che gli faceva perdere del sangue.
Per vergogna di quanto accaduto aveva inventato la storia della rapina.
Le indagini della Polizia però avevano permesso di appurare la realtà.
GG è stato quindi denunciato alla competente autorità giudiziaria per simulazione di reato, false attestazioni e dichiarazioni a PU.
Sono in corso altre indagini per individuare la donna.

di Redazione07 Ago 2015 16:08
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