Paes. Comiso, il risparmio energetico e l’obiettivo europeo del 20, 20, 20
Ripensare le politiche energetiche dei Comuni per raggiungere l’obiettivo europeo di riduzione delle emissioni di CO2 del 20% entro il 2020. Un obiettivo che potrà essere perseguito attraverso azioni volte a diminuire i consumi energetici della città e incrementare la produzione di energia da fonti rinnovabili.
A Comiso, pertanto, allo scopo di perseguire la sostenibilità energetica e ambientale si lavora ai Paes dei Comuni aderenti a “Sinergia Iblea” (Comiso, Acate, Chiaramonte Gulfi, Monterosso Almo, Giarratana, Santa Croce Camerina). Presso l’Auditorium del Comune di Comiso si sono riunite le associazioni di categoria, gli ordini professionali, i rappresentanti del tessuto economico e delle associazioni profit e non della città, nonché i rappresentanti istituzionali e i sindaci dei Comuni di Comiso, Chiaramonte Gulfi, Santa Croce Camerina, Giarratana, Monterosso Almo e Acate. “Prosegue senza sosta, infatti, l’iter per la redazione dei Paes comunali – ha dichiarato il sindaco Filippo Spataro -, necessari per accedere a tutte le provvidenze previste dal Patto dei Sindaci, un’opportunità concessa dalla Comunità Europea per coinvolgere le città nella sostenibilità energetica ed ambientale. Gli obiettivi del Patto, già firmato dai sindaci dell’associazione “Sinergia Iblea”, sono la mobilità pulita, la riqualificazione energetica di edifici pubblici e privati e la sensibilizzazione sui consumi energetici. Il Piano rappresenta un documento chiave volto a dimostrare operativamente in che modo l’Amministrazione comunale intenda inserirsi nella più ampia strategia europea per rilanciare un’economia sostenibile”.
“Le amministrazioni locali – ha spiegato l’assessore Fabio Fianchino – si impegnano a perseguire, entro il 2020, gli ambiziosi obiettivi di riduzione del 20% delle emissioni di gas clima-alteranti, di riduzione del consumo di energia del 20%, migliorando l’efficienza energetica, e di raggiungimento del 20% di energia ricavata da fonti rinnovabili, come previsto dalla strategia 20 – 20 – 20 dell’Unione Europea. Il Patto per l’energia rappresenta anche crescita per l’economia, favorendo nuovi posti di lavoro nell’ambito della green economy. La Confindustria ha infatti analizzato che l’efficientamento energetico degli immobili pubblici e dei motori dei mezzi di trasporto pubblico, con un investimento di appena 5 miliardi di euro produce una leva finanziaria di oltre 100 miliardi di euro e nei prossimi 10 anni circa 2 milioni di posti di lavoro. Ecco l’impegno di ognuno dei sei comuni dell’Associazione di avviare il proprio Piano d’azione sostenendo un processo anticiclico dal punto di vista economico per un’azione che parte dalle città e quindi dal basso”.
L’importanza del Patto dei Sindaci risiede anche nell’opportunità di sostenere un nuovo modello culturale che mette al centro la sostenibilità, la sobrietà e l’efficienza energetica al centro dello sviluppo.
“Comiso assieme agli altri comuni – ha confermato il presidente del Consiglio comunale Gigi Bellassai – è nel cuore di questa visione e prevede di efficientare i propri sistemi energetici e i propri immobili, riducendo le emissioni di gas serra e puntando ad ottenere finanziamenti per quasi 30 milioni di euro. Il piano per l’energia sostenibile una volta validato sarà trasmesso al JRC di Bruxelles per il finanziamento e quindi nell’arco di un anno saranno avviati i lavori mobilitando imprese e maestranze. Nelle prossime settimane, infine sarà avviato il progetto l’efficenza energetica entra in classe, per spiegare agli studenti l’importanza della qualità energetica e ambientale nella vita quotidiana.”
“Il Piano rappresenta – ha concluso il tecnico ing. Giuseppe Saddemi coordinatore di Sinergia Iblea – un documento chiave volto a dimostrare operativamente in che modo l’Amministrazione comunale intenda inserirsi nella più ampia strategia europea per rilanciare un’economia sostenibile, intelligente e solidale entro il 2020. Poiché l’impegno del Patto interessa l’intera area geografica cittadina, il Piano deve includere interventi concernenti sia il settore pubblico, sia quello privato. Per questa ragione aggiunge nella redazione del Paes, coinvolgeremo la cittadinanza. L’attività di coinvolgimento è da considerare elemento di rilievo secondo le indicazioni delle Linee guida per la redazione del Piano stesso. Ma il coinvolgimento è essenziale affinché tale strumento possa risultare operativo ed efficace. La partecipazione conclude è aperta a chiunque vi abbia interesse”.