Proroghe per i servizi idrici. Le strane strategie del sindaco Piccitto

Nell’articolo “Servizi idrici e le inspiegabili proroghe alle cooperative Pegaso ed Esistere” avevamo raccontato gli ultimi undici mesi, durante i quali l’ingegnere Lettica, sollecitato dal dirigente del Settore II, ha determinato la concessione di 4 proroghe, la quinta dovrebbe essere in arrivo, alle cooperative Pegaso ed Esistere e come il legale rappresentante della cooperativa San Leonardo aveva denunciato questo modus operandi al sindaco, al segretario generale del Comune, al prefetto, all’Assessorato regionale per le Infrastrutture e alle Centrali cooperative del Territorio di Ragusa. Sempre in quest’articolo avevamo accennato al fatto che l’ingegnere Lettica, su proposta del II Settore, aveva eliminato dai capitolati d’appalto l’ultimo paragrafo dell’art. 1, riguardante i requisiti economico-finanziari che le ditte partecipanti dovevano presentare: 1) un fatturato globale d’impresa negli ultimi 3 esercizi pari all’importo base della gara d’asta; 2) l’importo svolto in servizi resi nel settore oggetto della gara degli ultimi tre esercizi pari all’importo base di gara; 3) espletamento negli ultimi 3 anni di almeno un servizio nel settore dell’oggetto della gara non inferiore a 250 mila euro. Il 31 gennaio del 2014, stranamente, questi requisiti vengono ritenuti indispensabili per un altro servizio ossia quello relativo alla gara d’appalto per la “Pulizia degli immobili comunali e giudiziari” e perciò reinseriti. In questo modo, qualora venissero reintrodotti anche per la gara per i servizi idrici, si verrebbe a creare la seguente situazione: la cooperativa San Leonardo vedrebbe sensibilmente ridotto il proprio volume d’affari negli ultimi tre esercizi, mentre quello delle cooperative Esistere e Pegaso aumenterebbe e non di poco, un vantaggio determinante nella prossima gara d’appalto.

Alla luce di tutto ciò la cooperativa Agos, che spesso con la San Leonardo costituisce un’Associazione temporanea d’impresa (ATI), incontra il sindaco e i consiglieri comunali Antonio Tringali e Luca Schininà, per chiedere delucidazioni su tutta la vicenda. In merito alle 4 proroghe, così come si legge nella nota protocollata in Comune lo scorso 24 aprile, il sindaco dà delle motivazione che “non trovano riscontro nella legislazione vigente”. Non risponde sulla questione del maggior volume d’affari determinato proprio dalle 4 proroghe, ma preannuncia, invece, che la prossima gara d’appalto non vedrà più la suddivisione in lotti, fortemente sollecitata dalla legge per permettere la partecipazione delle piccole e medie imprese alle gare d’appalto. Qualora quest’idea venisse realizzata gran parte delle cooperative sociali, tranne l’Ati tra Pegaso ed Esistere, verrebbero estromesse dalla gara, che partirebbe da una base d’asta di circa un milione e mezzo di euro.

Alle rimostranze dei rappresentanti della Agos il sindaco avrebbe risposto così: “le cooperative sociale potranno trovare collocazione nel settore turistico”, con buona pace del loro know how.
Questa scelta non solo estrometterebbe le cooperative di tipo B, per i motivi sopra citati, il cui ruolo sociale è quello di agevolare il reinserimento lavorativo delle persone disagiate (disabili, ex tossici, ex carcerati ecc.) secondo la legge 381/91, ma determinerebbe pure un danno erariale per il Comune, infatti il maggior ribasso che attuano le cooperative dipende proprio dal regime fiscale agevolato di cui queste godono, a differenza delle imprese. Il Comune, in ogni caso, va avanti per la sua strada ed oggi in Consiglio si parlerà anche di queste proroghe.

di Redazione06 Mag 2014 12:05
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