Livio Tumino (Lab. 2.0): “La filosofia grillina del non fare nulla per evitare di sbagliare”
“Il laboratorio Politico Culturale 2.0, costituitosi il 04.04.2014, ha inviato il 12.042014 una nota stampa a firma di Mario Chiavola, per chiedere all’Amministrazione di istituire dei bus navetta per collegare il castello di Donnafugata con le altre località turistiche della città, vista la richiesta degli stessi operatori turistici e dei visitatori. Il 14.04.2014 con un’ulteriore nota stampa, a firma del vicepresidente Livio Tumino, ha chiesto che i 1.3 milioni delle royalties fossero utilizzati per rivitalizzare il centro storico piuttosto che per sostituire i lampioni cittadini, consigliando al sindaco di reperire tramite gli appositi canali (patto dei sindaci, ESCO) le somme necessarie alla riqualificazione energetica così da non generare sperpero di denari pubblici, offrendosi di collaborare con l’amministrazione per accelerare sul patto dei sindaci e sull’individuazione delle ESCO viste le difficoltà interne all’Amministrazione. Con separata nota stampa, del 18.04.2014, a firma del presidente Claudio Castilletti, ha invitato l’Amministrazione comunale a meglio organizzare l’accoglienza dei flussi turistici e dei servizi turistici locali, oltre che a partecipare al bando in scadenza sull’incremento dei flussi turistici regionali ed alla destagionalizzazione, offrendosi ancora una volta di collaborare con l’Amministrazione per il bene comune, vista la totale assenza di progettazione. Ad oggi 24.04.2014 non abbiamo ricevuto alcuna risposta in merito e forse a questo punto è plausibile ritenere che mai ne riceveremo. Possiamo anche capire che via sia “gelosia” amministrativa, “orgoglio” politico, malgrado a parole i valori del Movimento 5 stelle annoverino la partecipazione popolare e il coinvolgimento di ogni energia libera e positiva, come noi siamo, tuttavia lo potremmo accettare nel momento in cui questa azione amministrativa vi fosse e fosse forte.
Oggi l’azione amministrativa si limita al minimo indispensabile ed in alcuni casi, vedi indigenti, nemmeno a quello. Ascoltando la recente intervista rilasciata dal sindaco Piccitto a Teleiblea, in data 18.04.2014, abbiamo appreso che malgrado sia passato quasi un anno dall’insediamento, la Giunta, o chi per lei, deve ancora decidere cosa fare in ogni settore. Devono decidere come rivitalizzare il centro storico, ma intanto bocciano il rifacimento del teatro La Concordia (per il quale mancava solo l’emanazione del bando di gara, dopo 17 anni di accantonamenti e sacrifici di 5 amministrazioni differenti), bocciano la vendita del palazzo INA per la realizzazione di un albergo di lusso,bocciano il rifacimento di piazza libertà (o opere diverse sul centro storico che utilizzassero gli stessi fondi). Devono decidere come gestire il problema rifiuti, il problema indigenti, il problema turismo, il problema cultura, il problema risparmio energetico, il problema fondi europei, il problema agricoltura, il problema immigrazione, devono decidere praticamente ancora ogni cosa, ma intanto la città appassisce e muore, le imprese chiudono, la popolazione in cerca di occupazione emigra, e difficilmente ciò che si perde potrà essere riottenuto. E’ come se un medico evitasse di curare un malato grave poiché insicuro del farmaco da utilizzare, lasciando che questi muoia, piuttosto che prendersi il “rischio” di tentare con annessi e connessi. In verità su qualcosa l’amministrazione è stata molto celere e scrupolosa, vedi adozione TARES, malgrado oltre le opposizioni anche lo stesso ex assessore Conti non fosse d’accordo, aumento IMU, gestione canile rifugio, assunzione dirigenti e dipendenti comunali. In campagna elettorale, questa compagine, aveva dato l’impressione di essere ben consapevole di come procedere per il bene collettivo, tanto nella scelta delle persone quanto nelle azioni da mettere in essere, riuscendo anche a farsi credere, al ballottaggio, dalla stragrande maggioranza dei votanti. Evidentemente tra il dire ed il fare c’è di mezzo anche più del mare, dato che non vogliamo credere siano stati millantatori di false promesse e spacciatori di facili qualunquismi.
Continueremo a proporre soluzioni alternative a quelle di questa Giunta. Dall’esterno con le Commissioni di studio del nostro laboratorio; dall’interno con il nostro presidente onorario Sonia Migliore, consigliere comunale, che già da tempo, come San Giovanni nel deserto, popone soluzioni e denuncia inadempienze senza tuttavia essere ascoltata. Intendiamo offrire collaborazione sulla programmazione dei fondi comunitari, sul patto dei sindaci, sulle ESCO, sui rifiuti, sulla rivitalizzazione del centro storico, sugli indigenti, sulla cultura, sull’agricoltura, sullo sviluppo economico, sulle tasse locali e su quant’altro risulti ostico o poco accessibile. E’ inutile nascondersi dietro ad un dito, il tempo del vedremo, ci stiamo pensando, dobbiamo decidere è scaduto da molti mesi ormai, adesso bisogna agire, oppure con molta umiltà, fare posto a chi è capace di prendersi la responsabilità di scegliere”.