CNA chiama i candidati sindaci.

E’ diventata una moda. Ogni organizzazione sindacale o economica organizza un bel dibattito con i candidati a sindaco e lo fa senza porre limiti alla provvidenza. Nel senso con incontri che possono durare anche tre o quattro ore. Una volta si faceva così anche in televisione ma i dibattiti avevano bisogno di regole ferree con tot di tempo a disposizione e comunque la trasmissione si protraeva per troppo tempo in relazione agli spazi televisivi. Quindi chi vuole vedere, a confronto, i sindaci deve spostarsi ed andare nelle sedi delle organizzazioni. La CNA ha pensato bene di fare il suo incontro per il 22 maggio. Dalla zona artigianale ai tributi locali che rischiano di incidere pesantemente sulle attività delle piccole e medie imprese. Dalla riqualificazione del territorio allo sviluppo economico. Sono alcune delle grandi questioni che, mercoledì 22 maggio, a partire dalle 18, saranno sottoposte ai sei candidati a sindaco della città di Ragusa nel corso di un confronto aperto che è stato promosso dalla Cna territoriale nella sala conferenze “Pippo Tumino”. I lavori saranno aperti da un esponente dell’associazione di categoria che illustrerà le ragioni del confronto e, subito dopo, sarà dato spazio alle domande che saranno sottoposte all’attenzione dei candidati: Franco Antoci, Francesco Barone, Giovanni Cosentini, Giovanni Iacono, Federico Piccitto, Enrico Platania. Il confronto sarà moderato dalla giornalista Cinzia Vernuccio. Occorre precisare che ai candidati è stato sottoposto un regolamento per la partecipazione al confronto per fare in modo che lo stesso possa essere consumato all’insegna della più assoluta par condicio. “Le nostre imprese associate – dice la responsabile organizzativa della Cna di Ragusa, Antonella Caldarera – intendono conoscere da vicino quali le idee di ciascun candidato su alcune delle tematiche che riguardano il nostro sistema imprenditoriale. E’ opportuno che in campagna elettorale le suddette questioni possano essere affrontate con la dovuta attenzione per consentire a ciascuno dei piccoli e medi imprenditori della nostra realtà associativa di formarsi una precisa opinione”.