Ragusa. Riapre la piscina comunale
Ragusa. Riapre la piscina comunale
Finalmente dopo 22 giorni Ragusa riavrà la sua piscina comunale. E' l'Amministrazione stessa a renderlo noto. Martedì 7 gennaio, la piscina di contrada Selvaggio, verrà nuovamente resa fruibile.
"Il 31 dicembre scorso - dichiara il vice sindaco ed assessore allo sport Massimo Iannucci - abbiamo autorizzato il dirigente del Settore VII ad affidare, per il periodo gennaio-giugno 2014, i servizi complementari per il funzionamento della piscina comunale, tra cui rientrano l'assistenza bagnanti e la pulizia, prevedendo una spesa di € 39.000,00 oltre Iva. Ciò al fine di non creare ulteriori disservizi nei confronti dell'utenza assicurando così il normale funzionamento della struttura comunale".
La struttura in questione è rimasta chiusa dallo scorso 12 dicembre a causa della scadenza, avvenuta nell'ottobre scorso, della convenzione stipulata dal Coni e dalla "Ragusana Multiservizi". Pare che il sindaco Piccitto abbia stoppato questo accordo, che durava dal 2009, a causa di alcune indagini della Guardia di Finanza.
Il M5S stigmatizza le accuse della Migliore
Il M5S stigmatizza le accuse della Migliore
Arriva dura e piccata la risposta del gruppo consiliare del Movimento 5 stelle alle accuse rivolte, soltanto ieri, da Sonia Migliore (Udc) sulla questione delle assunzioni nel triennio 2013-2015, che noi abbiamo riportato nell'articolo Le 17 assunzioni di Palazzo dell'Aquila.
Più che rispondere punto per punto il comunicato del Movimento si risolve in un attacco, forse giustificato, alla Migliore, che viene tacciata "di non aver ben chiaro che cosa significhi amministrare la cosa pubblica" o ancora "di non conoscere le regole che servono a gestire un Ente come il Comune". Insomma solamente una pratica strumentale, quella della Migliore, che parrebbe ignorare l'importanza del ruolo svolto dai dirigenti. "Dimentica (la Migliore, ndr.) che un Ente, se non ha personale dirigenziale, non è in condizione di poter lavorare e programmare. Se non c’è chi dà esecuzione, nel rispetto delle leggi e dei regolamenti, all’attività politico-amministrativa, si realizza solo la paralisi con gravi ripercussioni sulla collettività".
Fatta eccezione per l'affermazione che queste assunzioni non sforeranno il patto di stabilità, come sancito dal Collegio dei revisori della Corte dei Conti, e che la spesa di tali dirigenti, una volta assunti, peseranno sulle casse comunali per circa 54 mila euro l’anno e non 100 mila, il comunicato si esaurisce in una sequela di giudizi sull'operato del consigliere, Migliore, che stenta ad accorgersi come "una opposizione di questo tipo alla fine si ritorce su chi la mette in atto".
Sarebbe stato interessante, invece, sapere cosa il gruppo consiliare del Movimento pensa del metodo adottato dalla giunta per selezionare i suddetti dirigenti o sull'intenzione di trasferire due dipendenti della ditta Busso al settore della Protezione civile ossia da una ditta privata ad un ente pubblico, ma su questo tristemente il comunicato non fa menzione.
Reati contro il patrimonio. I Carabinieri arrestano due ladri a Chiaramonte
Reati contro il patrimonio. I Carabinieri arrestano due ladri a Chiaramonte
Ieri mattina i Carabinieri della Compagnia di Vittoria hanno arrestato Gianluca Vitale, di 30 anni, e Andrea Gambini, di 33 anni, ambedue con precedenti penali.
I due soggetti erano stati fermati e denunciati all'Autorità giudiziaria nella notte di San Silvestro. Vitale e Gambini, infatti, si erano introdotti in un'azienda agricola in contrada Senia a Chiaramonte Gulfi, per rubare una cisterna metallica del valore di 30 mila euro. A seguito della perquisizione il Vitale fu trovato in possesso di un coltello a serramanico. La refurtiva è stata restituita al proprietario mentre tutti gli oggetti utilizzati per introdursi nel capannone e per sezionare la suddetta cisterna sono stati sequestrati. I due, originari di comiso, che adesso dovranno rispondere del reato di tentato furto aggravato in concorso, sono stati condotti presso la Casa circondariale di Ragusa.
Questo arresto arriva a breve distanza dalle recenti interrogazioni parlamentari circa la recrudescenza dei furti nelle aziende agricole iblee, oggetto anche di ordine del giorno dei Comitati Provinciali per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica presieduti dal Prefetto di Ragusa.
Cambio al vertice della Provincia. Carmela Floreno è il nuovo Commissario
Cambio al vertice della Provincia. Carmela Floreno è il nuovo Commissario
Carmela Floreno è il nuovo commissario della Provincia regionale di Ragusa. La notizia è ormai ufficiale. Già prefetto a Siracusa, dal 2009 al 2011, e ancora prima prefetto ad Enna, dal 2003 al 2009, la Floreno è un funzionario di lungo corso e di primissimo piano.
Originaria di Catania, laureata in giurisprudenza, già assistente alla cattedra di diritto privato all’Università di Catania, avvocato, nei ruoli del Ministero dell’Interno nel 1972 , Carmela Floreno fu nominata prefetto per la prima volta nel 2003 svolgendo il ruolo di commissario straordinaraio in alcuni comuni della Calabria. Prima nell'86 e poi nel '94 la Floreno svolse le funzioni di vicario del prefetto prima a Siracusa e poi a Catania. Nel 2003 fu insignita dell'onorificenza di Grande ufficiale della Repubblica. La nomina a Commissario della Provincia Regionale di Ragusa è per 45 giorni in base all'art. 145 del'Orel. Si tratta quindi di una norma regionale e non di una legge straordinaria come era accaduto con le nomine precedenti. Ora bisognerà vedere se all'Ars saranno in grado di varare una legge che riguardi le province entro brevissimo tempo. In caso contrario l'unica soluzione possibile è il voto a primavera inoltrata magari dopo le Europee. Di certo il Commissario Floreno non avrà come compito precipuo quello di liquidare l'ente di Viale del fante. L'articolo dell'Orel utilizzato non ha queste finalità. Coscienti delle sfide future ci congratuliamo per la sua nomina e le auguriamo un buon lavoro.
Vittoria 1992. Padre e figlio furono i mandanti dell'omicidio Incardona. Il figlio è latitante
Vittoria 1992. Padre e figlio furono i mandanti dell'omicidio Incardona. Il figlio è latitante
La Squadra mobile della Polizia di Stato di Ragusa ha arrestato il vittoriese Giombattista Arangio Mazza, di 85 anni, quale mandante, insieme al figlio Arangio Mazza Giovanni, per l'omicidio Incardona avvenuto nel 1992, adesso Mazza dovrà scontare una condanna a 18 anni, il figlio è tutt'ora ricercato in quanto latitante.
I fatti risalgono al lontano 1992 quando la Polizia di Stato con diverse volanti, intervenne in via Parma a Vittoria dove erano stati uditi alcuni colpi d’arma da fuoco. Lì fu rinvenuto il corpo di Giovanni Incardona ormai agonizzante. L’uomo morirà in ambulanza durante il trasporto in ospedale. I sospetti degli inquirenti si concentrarono subito su Arangio Mazza, padre, nonché suocero di Incardona. Da tempo tra i due non correva buon sangue, anzi. Tra le cose imperdonabili al genero vi erano sia le percosse nei confronti della figlia che quelle nei confronti del nipotino. Le indagini ben presto, però, si arenano per mancanza di prove.
La svolta avviene solo nel 2005, grazie alle confessioni di due collaboratori di giustizia, uno dei quali si era autoaccusato dell’omicidio Incardona. L’omicida confessò che, a seguito di un debito contratto con i Mazza per l'acquisto di un auto del valore di 10 milioni di lire, e visto che non riusciva ad estinguerlo, i due (padre e figlio) gli proposero di uccidere Incardona in cambio dell'estinzione totale del debito, Luigi Favitta accettò.
Così nel 2006 la Polizia arresta i due Mazza, in quanto mandanti, e Luigi Favitta, come esecutore materiale dell'omicidio. Dopo il ricorso in Cassazione i due Mazza vengono scarcerati. La Cassazione riinvia il processo alla Corte d'Assise d'Appello di Catania, che oggi ha decretato l'ordine di carcerazione per i due mandanti. iovanni Arangio Mazza risulta latitante è ricercato e dovrà scontare altri 15 anni.
Le 17 assunzioni di Palazzo dell'Aquila
Le 17 assunzioni di Palazzo dell'Aquila
In una nota odierna il consigliere di minoranza dell'Udc, Sonia Migliore, pone una serie di domande al sindaco e all'assessore Martorana sulla gestione economica del Comune con particolare riferimento alle 17 assunzioni (1 a tempo indeterminato, 2 a tempo determinato e 14 per mobilità) programmate a Palazzo dell'Aquila per il triennio 2013-2015.
Assunzioni che, a parere del consigliere, stridono da un lato con il momento di crisi che attanagli gli Enti e dall'altro con il carico fiscale asfissiante messo in essere nei confronti dei cittadini.
“Una domanda, signor sindaco e assessore Martorana: il patto di stabilità? E i conti che siete stati costretti a risanare in un Comune al 'disastro' e per i quali avete dovuto aumentare le tasse? E gli infiniti debiti lasciati dalle precedenti scellerate Amministrazioni? Come li paghiamo?”, queste le domande poste dalla Migliore che prosegue sottolineando l'impossibilità di non sforare il patto di stabilità “visto – prosegue la Migliore – che un dirigente percepisce uno stipendio minimo di 100.000 euro all’anno. Ritengo che sia un atto gravissimo quello della Giunta che pensa, in un momento così drammatico di crisi, di aumentare a dismisura le tasse ai cittadini per poi assumere 4 dirigenti e altro personale”. Ma ancor più grave sono i dubbi sollevati dalla Migliore, ancora in attesa di una spiegazione, sul “trasferimento di 2 dirigenti della ditta Busso al settore di Protezione civile”, come si possono, infatti, trasferire due dipendenti da una ditta privata ad un ente pubblico? A questa domanda ha risposto solo l'assessore Conti, non entrando però nel merito della questione, difatti egli ha ricordato che il 31 ottobre scorso “l'Ufficio personale dava parere negativo (a questo trasferimento) in quanto l'assunzione dei due dirigenti avrebbe sottoposto l'Ente allo sforamento del patto di stabilità”, la domanda principale però rimane inevasa.
L'altra questione, sollevata dal consigliere, riguarda la redazione del bando per la scelta del dirigente economista, l'unico delle 17 assunzioni a contratto indeterminato. I criteri scelti dall'Amministrazione per selezionare il suddetto dirigente non prevedono esami di sorta, ma solo la presentazione dei titoli e il superamento di un colloquio, attribuendo a quest'ultimo ben il 60% del punteggio e soltanto il 40% ai titoli. Certo questa metodologia di selezione è legittima, come può sollevare qualche dubbio, il clientelismo si è basato negli anni, specie in Sicilia, anche su selezioni di questo tipo.
L'esterofilia leghista di Piccitto
L'esterofilia leghista di Piccitto
"Con grande rammarico, su segnalazione di imprenditori e professionisti ragusani, abbiamo preso atto che l’Amministrazione Piccitto, nell’indire manifestazioni di interesse o bandi di gara o nell’affidare incarichi per l’erogazione di servizi, sistematicamente esclude le piccole imprese ed i professionisti locali”. E’ quanto rilevano, in una nota, i coordinamenti cittadini di Ragusa Domani, Territorio e Megafono. “Pertanto – prosegue il documento – oltre al danno derivante dall’aumento spropositato delle imposte e delle tasse ai cittadini ed alle imprese ragusane, contribuendo di fatto a peggiorare la crisi in cui la gran parte della popolazione versa, oltre al danno di avere gettato al vento 500.000 euro destinati alla legge su Ibla tentando poi di mascherare l’azione come “beau geste” di solidarietà civile, oltre al danno causato dal caos amministrativo relativo agli annunci e alle repentine smentite e contraddizioni su Tares e ticket parcheggi strisce blu, si aggiunge anche questa beffa.
"Tutti i bandi indetti (quanto meno quelli pubblicati, ndr.) sono stati imposti dei requisiti che di fatto renderanno ammissibili alle gare soltanto le aziende che da sempre lavorano con le amministrazioni locali, oppure le grandi aziende e studi professionali del Nord Italia quando si parla di Paese ed energie rinnovabili. Una cosa è certa: in questa maniera i piccoli imprenditori, artigiani o professionisti locali, che non intendano pagare ad altre società una percentuale sull’appalto per ottenere un avvalimento, saranno sempre esclusi per mancanza dei requisiti tecnici. Perché bandi e manifestazioni di interesse vengono impostati in questa maniera? Perché la stazione appaltante, ossia il Comune di Ragusa, non utilizza altri criteri di valutazione dei requisiti tecnici rispetto al fatturato, come ad esempio la formazione, il numero di dipendenti, certificazioni di qualità, titoli accademici, possesso di attrezzature idonee al servizio richiesto, tesi di laurea, etc, etc.? Magari integrando più punti fra quelli sopra elencati così come previsto dal codice dei contratti? E’ un problema di non conoscenza, di perfetta cognizione o di semplice e drammatico indirizzo politico?"
"Stiamo esaminando - conclude il comunicato - tutte le carte relative alle segnalazioni pervenute. Tuttavia, anche se tutto fosse in regola dal punto di vista prettamente tecnico, politicamente non lo possiamo accettare, soprattutto in questa fase di crisi in cui è particolarmente amaro vedere le imprese ragusane perdere opportunità di lavoro non perché incapaci, ma perché prive di arbitrarie soglie adeguate di fatturato o perché fuori dal giusto giro di informazioni".
L'accusa, se fosse confermata, è grave, insomma ci troveremmo dinnanzia ad una opera discriminatoria bell'e buona. Secondo quanto dichiarato in questa nota si potrebbe addirittura azzardare una sorta di razzismo dell'Amministrazione Piccittto nei confronti dei suoi concittadini. Insomma una connotazione esterofila alquanto fastidiosa. Adesso, fermo restando al fatto che questa Amministrazione, almeno per ora, di certo non sta brillando per competenza, trasparenza o capacità organizzative, facendo i dovuti distinguo per alcune pregevoli eccezioni, come l'aassesore Martorana o Conti (questa è una mia personalissima opinione) il senso della nota di Ragusa Domani mi appare un tantino eccessiva oltreché strumentale. Forse bisognerebbe consigliare alle opposizioni di non cadere nel mito di un localismo a tutti i costi. Naturalmente nella nostra provincia esistono realtà imprenditoriali e professionistiche di estremo valore, ma non per questo bisogna chiudere le porte, per un vago concetto di assistenzialismo, a soggetti più competenti, esperti, capaci, anche se prevenienti dal nord.
La Cna promette battaglia contro la rivoluzione su Rc auto
La Cna promette battaglia contro la rivoluzione su Rc auto
"Non accettiamo la mortificazione delle imprese di carrozzeria - dichiara il presidente dell’Unione Cna Servizi alla comunità, Vincenzo Canzonieri, in riferimento al decreto legge 145 'Destinazione Italia' pubblicato in Gazzetta il 23 dicembre scorso - con l'art 8, Disposizioni in materia di assicurazione r.c. auto, si determina la più pesante modifica che il Codice delle assicurazioni".
Leggendo il comunicato della Cna si intuisce che il governo Letta ha confezionato l'ennesimo regalo alle compagnie assicurative ai danni dei carrozzieri e degli automobilisti."Non possiamo permettere che le compagnie assicurative, braccio operativo di quel sistema bancario che ha creato la più grande crisi economica e finanziaria, possano avere tutto questo potere. Abbiamo 60 giorni di tempo per poter modificare la norma prima che diventi legge".
In sintesi queste le novità: scatola nera con sconto minimo del 7% e offerta solo a discrezione della compagnia; i testimoni saranno validi solo se saltano fuori subito; richiesta danni entro 3 mesi dal sinistro pena la decadenza del diritto al risarcimento; per il risarcimento in forma specifica, il consenso dell’assicurato non serve più ma decide l’assicurazione con sconto del 5-10%; non c’è risarcimento in forma specifica se c’è concorso di colpa. Sempre sul risarcimento in forma specifica, la tariffa la decide l’assicurazione; inoltre salgono a 10 i giorni di attesa per l’accertamento dei danni da parte del perito.
“E’ chiaro – conclude Canzonieri – che questa situazione, così com’è, non può andare. Ecco perché cercheremo di fare il possibile per fare in modo che siano attuate delle modifiche”.
Ragusa. Scossa di magnitudo 2,9 nella nottata
Ragusa. Scossa di magnitudo 2,9 nella nottata
Intorno alle 3 di questa notte i sismografi hanno registrato una scossa di terremoto in provincia di Ragusa. Il terremoto è stato localizzato dalla rete sismica nazionale dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia nel distretto sismico del Golfo di Noto-Capo Passero, con ipocentro ad una profondità di 4,5 km. Il sisma è stato percepito nella zona compresa tra Ispica, Rosolini e Pozzallo. Nessun danno a cose e persone è stato rilevato.
Ragusa. Arrestati tre uomini per possesso di armi clandestine
Ragusa. Arrestati tre uomini per possesso di armi clandestine
Ieri notte i militari del Nucleo Operativo della Compagnia dei Carabinieri di Ragusa ha arrestato tre uomini: il padre (P.D. di 81 anni) con i suoi due figli (F.D. di 55 anni e G.D. di 56 anni) per porto e detenzione di armi da fuoco clandestine.
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A seguito della perquisizione sono state sequestrati due fucili calibro 12, una mitraglietta AP 74 nuova jager brownig, una pistola 765 e 130 munizioni, alcune delle quali di calibro 16. Nessun'arma però è stata trovata con questo calibro nonostante siano state messe a soqquadro le due case incriminate, i tre non hanno saputo dare alcuna spiegazione in merito.
Uno dei due fucili, un sovraesposto vega special Breda calibro 12, e la mitraglietta erano stati modificati. Il fucile, che a dire dei figli era stato trovato dal padre in un cassonetto dell'immondizia, aveva le tre matricole abrase mentre la mitraglietta era stata privata del calcio, rendendola così estremamente maneggevole e occultabile. Armi simili sono state utilizzate, in passato, nell'agrigentino, nella guerra tra cosche.
Nei prossimi giorni, la mitraglietta, verrà analizzata per vedere se ha subito un'altra modifica, che le permetterebbe di sparare a ripetizione. L'AP 74 è un'arma sportiva che spara, infatti, un solo colpo alla volta. Il fucile, invece, verrà inviato ai R.I.S. di Messina, che proveranno a recuperare le matricole.
I tre uomini adesso sono a disposizione delle Autorità giudiziarie.