Comiso, 1300 libri del fondo “Alberto Bombace” donati alla Fondazione Bufalino
1300 libri: un vero e proprio tesoretto in pagine ed inchiostro quello del fondo “Alberto Bombace” in donazione alla Fondazione Gesualdo Bufalino; sono stati donati durante una sobria cerimonia, dalla moglie Mariella Bombace nelle mani di Renato Meli, presidente della Fondazione Gesualdo Bufalino di Comiso.
La signora Bombace ha commentato così la donazione: “Alberto ritorna idealmente a Comiso, sua città natale, ritorna con i suoi libri e per di più ospite di Bufalino”. La consegna del fondo è stata preceduta da un seminario di approfondimento sul tema “Fondi e collezioni speciali nelle biblioteche, gestione e fruizione” a cui sono intervenuti importanti relatori tra cui Paul Gabriele Weston dell’Università di Pavia che ha parlato della digitalizzazione delle biblioteche, Giulia Cacciatore dell’Università di Grenoble che ha parlato della “biografia di carta” che riguarda l’archivio di Gesualdo Bufalino, ed ancora Piero Innocenti dell’Università della Tuscia che ha parlato della gestione dei fondi speciali nelle biblioteche e Manlio Corselli dell’Università di Palermo che ha tracciato la figura di Bombace.
Il contributo di Renato Meli, presidente della Fondazione Bufalino: “la giornata dei sentimenti, come l’ha voluta definire perché abbiamo voluto riaccendere le luci sull’importante figura di Bombace, originario di Comiso, l’abbiamo voluta fare all’interno delle attività programmate nell’ambito del ventennale dalla scomparsa di Bufalino e l’abbiamo fatto con un incontro d’eccezione, avvenuto tra la vedova Bombace e la vedova Bufalino, i rispettivi mariti erano grandi amici. Entrambe non sono volute mancare all’interno di questo appuntamento speciale che ha visto anche un seminario di approfondimento sulle biblioteche, sulla gestione dei fondi librai e sul tema sempre più attuale della digitalizzazione rispetto a cui la Fondazione ha già avviato un progetto”.
Alberto Bombace è stato un uomo di grande cultura e da dirigente della Regione ha rivoluzionato il campo dei beni culturali. Va considerato come il padre della legislazione dei beni culturali siciliani grazie ad intuizioni e decisioni che sono da considerarsi assolutamente innovative per l’epoca in cui furono assunte. Tra i volumi donati dalla signora Bombace alla fondazione Bufalino, molti sono dedicati all’isola e costituiscono sicuramente un prezioso contributo a quanti intendono approfondire la storia, la cultura, l’economia o fare delle specifiche ricerche sulla Sicilia.