Un sit-in per chiedere a Crocetta di emanare una legge per l’acqua pubblica
La Sicilia potrebbe essere la prima regione italiana a legiferare nel rispetto della volontà Popolare espressa con i Referendum sull’Acqua Pubblica del 2011.
I promotori dei Referendum e della proposta di legge di iniziativa Popolare e dei Consigli Comunali per la ripubblicizzazione delle Acque in Sicilia chiedono a Crocetta ed al Parlamento siciliano di approvare integralmente la legge sull’acqua pubblica esitata dalla IV Commissione Ambiente ARS. “Si tratta” – affermano i promotori – “di un buon testo di legge che prevede come unica forma di gestione quella pubblica, consente la partecipazione attiva dei cittadini, la tutela dei lavoratori e pone le basi per il riordino della gestione dell’intero settore delle risorse idriche in Sicilia”.
I promotori dei Referendum e della proposta di legge di iniziativa Popolare e Consiliare chiedono altresì di respingere la pregiudiziale che verrà presentata domani, ad apertura della discussione sul testo, dall’MPA. “Che sia proprio il Movimento per l’Autonomia a presentare la pregiudiziale, a fronte della sentenza della Corte costituzionale 255/2014 che ha soppresso il controllo preventivo delle leggi regionali da parte del Commissario dello stato affermando il principio di un ampliamento delle garanzie di autonomia, è un ossimoro della politica siciliana”, dicono i promotori, “La legge è incardinata all’art. 14 dello Statuto Autonomo, che assegna alla Sicilia competenze esclusive in materia di acque pubbliche”.
La pregiudiziale si configura come una cessione di sovranità inaccettabile dal punto di vista politico ed utile solo a spianare la strada al commissariamento da parte del governo nazionale previsto per ottobre.
“Invitiamo i cittadini e gli enti locali a mobilitarsi domani dalle 15.30 a piazza del Parlamento davanti Palazzo dei Normanni per sollecitare Crocetta ed il Parlamento a sintonizzarsi con la volontà della maggioranza dei siciliani, che ha dato una indicazione politica inequivocabile votando con il 98,7% di SI ai Referendum sull’Acqua Pubblica in Sicilia”.