Rinviata l’assemblea dei soci della Sac
L’assemblea dei soci che avrebbe dovuto rinnovare i vertici della Sac, è stata rimandata. Forse la forzatura di cui si era parlato ieri è sembrata troppo sporca e così il commissario Belcuore della Camera di Commercio del Sud-Est, socio di maggioranza con il 62% delle azioni e di fatto controllata dalla Regione, non ha presentato alcun candidato per il “rinnovo delle cariche sociali”. No sappiamo se è sfumato l’intero accordo all’interno del centrodestra siciliano per la spartizione dei posti nel consiglio di amministrazione della Sac ma di certo c’è un evidente irrigidimento da parte di Palazzo d’Orléans. L’intesa sulla Sac, frutto del lavoro di Forza Italia e Fratelli d’Italia a Catania, non ha ricevuto l’approvazione del Presidente Renato Schifani. Non dimentichiamo che proprio il presidente aveva chiesto a Belcuore di non procedere a tali nomine in attesa della normalizzazione della Cam Com del Sud Est. Ma alla fine Schifani si piegherà alla forza degli alleati che in linea di massima hanno già scelto i nomi. Ma Schifani vuole la sua rappresentanza e non accetta la supremazia catanese che gioca in casa. La cosa negativa è che se il 17 si procederà alle nomine del CdA, ancora una volta, la Camera di Commercio, quella vera, con le rappresentanze datoriali, subirà un altro affronto. Basterebbe una risposta di Schifani alla nota del commissario straordinario Antonio Belcuore, che ha segnalato l’impossibilità di svolgere le elezioni camerali entro il 30 agosto, dato che servirebbero almeno 6-7 mesi. Non è vero. Visto anche il decreto dei primi di giugno che stabilisce le appartenenze alle varie categori si potrebbe far tutto entro novembre e poi dare spazio alla democrazia. Invece, la motivazione più gettonata, insomma la scusa, per procedere in fretta a queste nomine è la prospettiva di lasciare un CdA scaduto e prorogato proprio nella fase cruciale per la privatizzazione di SAC. Secondo alcuni infatti il male minore sarebbe la riconferma di Torrisi affiancandogli però delle figure politiche forti. Per inciso ci sarebbe al posto di Gambuzza come rappresentanza del territorio ibleo, l’ex sindaco Peppe Alfano, in forza a FdI, che non dovrebbe, per più ragioni, prostrarsi alle malevoglie, aeronautiche si intende, della Sac.
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