L’11 marzo manifestazione della Cgil a Palermo

< class="t-entry-title title-giornale-before h3">>

Non si  ferma l’azione di sensibilizzazione dei sindacati  per scongiurare la chiusura degli impianti Eni a Ragusa e Priolo. Il parlamentare regionale del Partito Democratico, Nello Dipasquale, commentando l’annuncio del segretario generale della Cgil Sicilia, Alfio Mannino, dopo l’abbandono del tavolo con Eni e la proclamazione dello stato di agitazione  ha detto: “Aderisco con convinzione al presidio indetto dalla Cgil Sicilia per l’11 marzo sotto Palazzo d’Orleans. La vertenza Eni Versalis è di vitale importanza per il futuro della nostra regione e dei territori coinvolti dal progetto di dismissione degli impianti di Ragusa e Priolo: non possiamo permettere che si consumi l’ennesimo dramma occupazionale”. “Ho sempre sostenuto che il Governo regionale debba fare la propria parte in questa vicenda e il Presidente della Regione dovrebbe agire in prima persona per ottenere risposte concrete, considerando che si tratta di temi di entità tale che vanno affrontati direttamente col Governo nazionale, visto che Eni è una partecipata dello Stato ”, prosegue Dipasquale. “È inaccettabile che si assista passivamente allo smantellamento di un settore strategico come quello della chimica di base in Sicilia, senza che la Regione intervenga con forza per tutelare i lavoratori e il tessuto produttivo isolano”. “L’11 marzo sarò sotto alla Presidenza della Regione Siciliana al fianco della Cgil e dei lavoratori per chiedere al Presidente Schifani di assumersi le proprie responsabilità e di mettere in campo tutte le azioni necessarie per scongiurare la chiusura degli stabilimenti di Priolo e Ragusa”.

di Redazione28 Feb 2025 22:02
Pubblicità