Le Province ed il decreto emergenze

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È oramai chiaro come il destino delle Province siciliane è legato al Parlamento Nazionale. Questo incontrovertibile dato è stato ulteriormente ribadito dal Presidente della Regione Renato Schifani: senza una deroga approvata da Camera e Senato alla legge Delrio, non è possibile aggirare il problema. Di conseguenza, ogni provvedimento votato dall’Ars, compreso il disegno di legge depositato a Sala d’Ercole dal presidente della I Commissione Ignazio Abbate, rischierebbe di essere impugnato dagli organi di controllo di Roma.
Serve, quindi, un escamotage normativo che sembrerebbe essere stato individuato in un emendamento al “decreto emergenze” che fra poco verrà trattato in Parlamento.
A presentare questo emendamento, che assume il sapore dell’ultimo tentativo per evitare, in extremis, le elezioni di secondo livello nell’Isola , ci ha pensato il coordinatore nazionale di Noi Moderati Saverio Romano. Il deputato nazionale centrista ha auspicato la più ampia condivisione possibile all’interno del centrodestra.
A commentare l’emendamento al “decreto emergenze” è lo stesso Saverio Romano, in una intervista rilasciata a IlSicilia.it nella quale evidenzia l’ampia collaborazione all’interno del centrodestra sul tema. “Parliamo di un testo condiviso con tutta la coalizione in Sicilia e che vuole portare al voto i siciliani, permettendogli così di scegliere i presidenti e i consiglieri della Provincia.
Ma se il nodo per così dire tecnico/giuridico, pare essere stato sciolto con la presentazione dell’emendamento, resta da sciogliere, nonostante le parole di Saverio Romano, il nodo politico.
Ad appoggiare l’emendamento romano c’è chiaramente Forza Italia. Ma gli azzurri non sono da soli. Intanto, c’è una sponda concreta da parte della Lega. Il capogruppo all’Ars Salvo Geraci ha recentemente dichiarato come “sul superamento della legge Delrio e il ritorno all’elezione diretta per le province c’è un impegno solenne della Lega, adesso è la coalizione di centrodestra che deve determinarsi a Roma“.
Ovviamente a supportare l’azione sul ripristino delle Province portata avanti da Noi Moderati, c’è la DC di Totò Cuffaro. D’altronde ivl due partiti sono uniti da un solido patto federativo. E proprio l’ex presidente della Regione si è più volte espresso per ridare la parola agli elettori.
Resta però, in questo quadro, da capire la posizione di Fratelli d’Italia.
Non è un mistero che all’interno di FdI ci siano sensibilità diverse sul tema. Fatto che ha portato il partito di maggioranza relativa a fare una riflessione approfondita sul tema, la quale si protrarrà fino al termine ultimo disponibile e cioè fino al voto in Commissione .
Da alcune anime meloniane sarebbe arrivata un’apertura, in particolare da più di un’esponente della corrente palermitana, in particolare la deputata Carolina Varchi che pare abbia apposto anche la sua firma all’emendamento presentato.
Ma nemmeno questo potrebbe bastare, anche se in tanti nel centrodestra vogliono evitate le elezioni di secondo livello, ritenute troppo divisive da più di un componente della coalizione, sia a Roma che a Palazzo dei Normanni.
L’ On. Saverio Romano sui tempi e sull’iter dell’emendamento si dichiara fiducioso. Il testo approderà la prossima settimana nelle commissioni parlamentari, per poi andare in aula. Se da Roma arriverà l’ok, si potrà procedere con l’organizzazione delle elezioni in Sicilia. “Speriamo in un’approvazione rapida, in modo da andare a votare in questa primavera“.
In caso di fallimento, dalle parti di Palazzo dei Normanni non ci sarebbe altra via che aprire la partita per le elezioni di secondo livello. Al momento, il termine è fissato per la prossima primavera. In molti però temono questo appuntamento. Una cosa è certa. Il caso delle Province siciliane non è più procrastinabile. Dopo dieci anni di commissariamenti, continuare su questa strada è impossibile. In un modo o in un altro, si tornerà a votare. Se a farlo saranno gli elettori o gli amministratori dell’Isola, lo deciderà il Parlamento Nazionale.

di Peppe Lizzio24 Gen 2025 17:01
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