La pensano così!

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Il dopo protesta ha lasciato tutto come prima. Anzi ancora più confusione nelle idee della gente.  Siccome io la penso in modo completamente diverso dalle dichiarazioni di partiti e associazioni mi limiterò a riportare tali comunicati senza commenti. C’è sempre tempo.

L’on. Nello Dipasquale, parlamentare del Partito Democratico all’ARS, questa mattina durante la manifestazione di protesta svoltasi all’Aeroporto di Comiso per chiedere più dignità sul tema del trasporto aereo per la provincia di Ragusa e il Sud-Est dell’Isola ha dichiarato: “Lo vado ripetendo da ormai non so più quanto tempo, nelle piazze e al Parlamento siciliano: la nostra isola deve deve dotarsi di un piano complessivo di sostegno e sviluppo degli aeroporti minori; la Regione deve partecipare alle spese delle società di gestione che, altrimenti, saranno sempre in perdita. Nelle altre piccole realtà del resto d’Italia si fa così e non si capisce per quale motivo non debba essere lo stesso anche in Sicilia. Il Governo regionale agisca di conseguenza!”.
I coordinatori cittadini di Fratelli d’Italia dei Comuni Iblei hanno partecipato – con le delegazioni dei consiglieri comunali delle varie città – al sit in di questa mattina presso l’aeroporto di Comiso per chiedere il rafforzamento di una infrastruttura nodale per il territorio.  Secondo il coordinamento “Il potenziamento delle infrastrutture non può essere una battaglia divisiva  perché si deve anteporre a tutto il bene del territorio: la provincia di Ragusa con la sua effervescenza economica, con il suo settore turistico e le sue esigenze di mobilità pretende e merita un aeroporto con un’offerta variegata 12 mesi l’anno e una progettualità ad ampio raggio. La società di gestione quindi deve considerare Comiso come la seconda pista di Catania e un valore aggiunto, non una ruota di scorta o peggio un fardello. Altresì tutti i esponenti istituzionali di FdI stanno lavorando affinché, a partire dalla Regione, vi siano le condizioni per far decollare Comiso anche dal punto di vista dei collegamenti”.
Per il presidente di ConfCommercio non si può rischiare di distruggere tutto. . Che ci siano problemi da risolvere è innegabile. Che si utilizzino questi problemi per strumentalizzazioni di carattere politico o, peggio ancora, nel nostro caso, associativo, non ci sta bene. Perché si lascia passare un messaggio inadeguato per il futuro e lo sviluppo del nostro territorio. E, piuttosto che parlare alla
pancia della gente e degli operatori commerciali, sarebbe opportuno imbastire confronti, analizzare modelli di crescita, formulare strategie specifiche e non organizzare proteste che hanno solo il sapore di fomentare un muro contro muro di cui nessuno avverte il bisogno. Rispettiamo la scelta di chi vuole protestare, ne potremmo condividere i presupposti ma, certo, non la forma. Abbiamo, piuttosto,
bisogno di creare dialogo, di costruire ponti, di favorire la realizzazione di intese stimolanti. Nessuno, a oggi, nonostante il battage sui social, può dire di avere la formula giusta. Ed ecco perché lo sforzo di tutti deve essere orientato a individuare gli ingredienti giusti per crearla. E’ necessario un bagno di umiltà complessivo per potere ripartire con un maggiore slancio rispetto a prima. Con Comiso ci giochiamo il futuro. E nessuno di noi vuole perdere questa partita”.

grazie
di Direttore06 Set 2023 23:09
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