Il bullismo e le leggi.

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Dopo  i gravissimi fatti accaduti all’interno delle mura scolastiche dell’istituto di istruzione superiore Majorana di Avola dove il dirigente Fabio Navanteri e un professore sono stati vittime di una vile e grave aggressione da parte di uno studente ed un suo complice,  si registrano posizioni dure da varie parti. I sindacati della scuola giudicano l’accaduto, una spedizione punitiva all’interno dell’istituto,  episodio gravissimo che va stigmatizzato fermamente e che dice in quali situazioni difficili e pericolose spesso gli operatori della scuola si trovano ad operare. Per combattere questi fenomeni la scuola ha bisogno di rafforzare il proprio ruolo e la propria autorevolezza con scelte politiche nette e radicali.  Purtroppo  però, diciamo noi, non sembra si possano trovare soluzioni senza interventi ben mirati sia per quanto riguarda la mancanza di rispetto verso i docenti sia per gli episodi di bullismo che si continuano a verificare tra i ragazzi.   A livello regionale l’attenzione resta alta sul mondo della scuola e dei ragazzi più in generale. In commissione Antimafia ci sta occupando di dispersione scolastica, mentre da poco, l’Ars ha votato la legge sulla lotta al bullismo. Ma c’è bisogno di un’azione sinergica che coinvolga istituzioni, famiglie, scuole e associazionismo per riportare al dialogo e al rispetto i rapporti all’interno delle istituzioni scolastiche. Venerdi scorso a Ragusa  il PD cittadino ha organizzato un convegno dibattito sull’argomento con la presenza oltre che del segretario Calabrese e dell’on Dipasquale anche del dott. Termini un esperto nel settore. Vediamo una sua riflessione.

di Direttore19 Dic 2021 11:12
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