La critica estiva dell’opposizione
Meno male che ogni tanto scoppia la polemica tra opposizione e amministrazione comunale di Ragusa altrimenti in questa afosa, anzi torrida, estate avremmo davvero poco da scrivere se non di Covid . Ringraziamo dunque i consiglieri che sparano a zero e che ci danno la possibilità di fare delle valutazioni in merito. Oggi è la volta di Firrincieli che sulle attività estive dice: “Si salva ben poco delle politiche estive di questa amministrazione. Manca un appeal del programma degli spettacoli, la massa di presenze su Marina di Ragusa assicura il sold-out per qualche spettacolo ma non c’è eco di un cartellone che è solo di cassetta, anche per la mancanza di un programma culturale degno di questo nome, mancano consulenti competenti ed esperti, quello che offre Ragusa è a disposizione degli altri comuni e non possiamo dire di avere speso poco. I villeggianti stanno trasformando la perla del Mediterraneo nella capitale del caos estivo”. Molte cose da condividere, diciamo noi, anche quando Firrincieli parla della pista ciclabile che è sporca e poi dei bagni pubblici che chiudono troppo presto per una località balneare e di viabilità e mobilità Pronta la risposta dell’assessore Arezzo: Firrincieli sembra cercare un po’ di spazio sulla stampa. In merito al programma estivo, che è costato molto meno degli anni precedenti e che mette a disposizione palchi e servizi gratuitamente alle realtà locali per sostenerle dopo un periodo assai difficile, faccio notare che è costituito da oltre 150 appuntamenti che si distribuiscono tra Ragusa, Ibla, Marina e Donnafugata. Il cartellone ha il merito di legare insieme nomi di spicco della cultura artistica e musicale come De Gregori, Capossela, Lo Verso a compagnie e associazioni del nostro territorio, intervallate dai consueti nonché attesi eventi annuali come Ibla Grand Prize, 3Drammi3, Ragusa Foto Festival, Donnafugata Film Festival e molti altri, che movimentano piacevolmente l’estate di cittadini e visitatori.
Una difesa secondo noi che non riesce a cogliere lo spirito con il quale era stata fatta la critica. Quando si fa cenno alla mancanza di appeal si fa riferimento ai tantissimi appuntamenti messi insieme solo per fare numero senza una vera idea di progetto culturale. Gli spettacoli a pagamento con i grossi nomi si possono mettere in calendario grazie ai tanto vituperati imprenditori che se la sentono di rischiare in proprio. Ben diverso il ragionamento per quegli appuntamenti decantati dall’assessore. Sono manifestazione gratuite le cui spese sono interamente coperte dal comune. Per motivi facili da capire, e che l’assessore conosce benissimo, non si può pensare di cancellarli almeno finche ci sarà questo sindaco. . Insomma per tanti motivi forse ha ragione Firrincieli.