Dall’Asi all’Irsap. Quale futuro?

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C’erano una volta le Asi, aree di sviluppo industriale che in ogni provincia siciliana si occupavano di aiutare le industrie locali dando loro soprattutto spazi per realizzare gli impianti. Alcune di questi enti hanno funzionato bene, anche in considerazione dello spreco con il quale si era soliti convivere prima del 2000, poi manie accentratrici e voglia di spacchettare il potere industriale hanno fatto si che le stesse venissero commissariate e quindi condannate alla decadenza. C’erano troppi interessi e troppa burocrazia basti pensare che c’era solo per Ragusa  un apparto tra consiglio e amministrazione di almeno 50 persone. Peccato perchè a Ragusa come a Modica le ex Asi funzionavano bene tanto da restare in piedi  fino ad oggi mentre va avanti la trasformazione in Irsap. E proprio di questa trasformazione e per fare il punto sul loro  futuro è stato organizzato un tavolo di confronto allo stabilimento industriale della Colacem di Ragusa, a cui hanno partecipato Girolamo Turano, assessore regionale delle Attività Produttive, Giovanni Perino, commissario dell’Irsap, Gaetano Collura, direttore generale dell’Irsap, e Orazio Ragusa, presidente della Terza commissione all’Ars.
«Il Polo di Ragusa riqualificato è un importante strumento di attrazione per nuovi investimenti. L’area industriale, che si estende da Modica-Pozzallo a Vittoria, da Santa Croce Camerina a Chiaramonte Gulfi, costituisce un polo di eccellenza, che gode di un ottimo stato di salute anche sul piano della liquidazione dell’ex Asi, un esempio per le altre aree, ma che non può prescindere comunque dalla riforma dell’Irsap – ha sottolineato l’assessore Turano – La nuova legge attende il voto finale della Commissione e sarà pronta per andare in Aula: una riforma di 10 articoli necessaria per rendere l’istituto una società in house, lavorare più agevolmente sulle Zes, con tutti i benefici che determinano, e semplificare il lavoro degli imprenditori. Obiettivo del governo Musumeci è rendere funzionali e attrattive le aree industriali in termini di servizi e infrastrutture, per agevolare gli investimenti, tenuto conto che esiste anche un’ampia area Zes di circa 350 ettari ricadente fra Ragusa e Pozzallo».
«In Terza Commissione stiamo lavorando alla riforma Irsap con lo spirito del rinnovamento e della ripartenza per l’area industriale ragusana e per tutte le altre aree. L’infrastrutturazione e le Zes saranno fondamentali per rilanciare il territorio della provincia», ha detto Orazio Ragusa, presidente Terza Commissione all’Ars. «Opere di riqualificazione per circa 9 milioni di euro interessano l’area industriale di Ragusa, programmate dalla Regione Siciliana e realizzate dall’Irsap con i fondi del “Patto per la Sicilia” ed ex Insicem – ha detto il commissario ad acta Irsap, Giovanni Perino – A queste risorse vanno aggiunti 2,1 milioni di euro per la realizzazione di nuove infrastrutture di urbanizzazione per la costituzione del terzo polo industriale a Chiaramonte Gulfi, un’area di circa 100 mila metri quadrati comprendenti strade, reti idriche e fognarie e 73 mila metri quadrati di lotti da assegnare a imprese richiedenti». «Gli interventi avviati dall’Irsap sono stati tutti orientati al miglioramento della sicurezza delle strade degli agglomerati e al ripristino degli impianti di pubblica illuminazione – ha detto il direttore generale Gaetano Collura – Quattro le opere che hanno interessato Ragusa, di cui due già ultimate, ovvero la riqualificazione e la messa in sicurezza delle strade interne dell’area consortile di Ragusa e di quelle di Modica-Pozzallo, e due ancora in corso d’opera, ovvero i lavori per l’impianto di illuminazione e il rifacimento delle strade interne dell’agglomerato di Modica-Pozzallo».
Nell’area industriale sono insediate 236 aziende nell’agglomerato di Ragusa, di cui 225 attive e 11 inattive, mentre altre 117 si trovano nell’agglomerato di Modica-Pozzallo, per un totale di 353 imprese. Gli interventi nei due agglomerati hanno sostanzialmente riguardato la sistemazione di alcuni tratti di strada ammalorata, il rifacimento di tutto il manto stradale e la collocazione di segnaletica verticale e orizzontale. A Pozzallo, inoltre, è stato ripristinato tutto l’impianto di illuminazione, riattivando 395 centri luminosi ed eseguendo la manutenzione della cosiddetta “tangenziale Asi Pozzallo – ex Sp 66”. Nel dettaglio, sono 28,7 i chilometri di strade su cui si è intervenuto negli agglomerati di Ragusa e Modica-Pozzallo e 10,7 chilometri quelli in cui è stato ripristinato l’impianto di pubblica illuminazione nell’agglomerato di Modica-Pozzallo, con l’attivazione di 395 centri luminosi.

di Direttore04 Giu 2021 14:06
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