E Dipasquale lo accusa di presunzione

A quanto pare, nella sua ultima ordinanza poche ore fa, il presidente Musumeci ha deciso di allargare la maglia delle restrizioni accogliendo le richieste delle associazioni di categoria che chiedevano la revoca del divieto di vendita con consegna a domicilio nei festivi per le attività che si occupano di preparazione cibi. Un’ottima notizia”. Così l’on. Nello Dipasquale commenta la decisione del presidente della Regione comunicata con un video diffuso dalla stampa.
“Però – continua Dipasquale – nel proprio video-intervento Musumeci commette un peccato, si abbandona alla superbia perché dice che questo provvedimento, come la decisione di consentire ai siciliani l’attività motoria negli immediati pressi della propria abitazione, sarebbero un ‘atto di fiducia nei confronti del popolo siciliano’. Cioè, in poche parole, Musumeci interpreta la propria decisione come un premio per i siciliani, non rendendosi conto, forse, che si tratta di un atto dovuto nei confronti di una comunità, quella siciliana, che non solo si è comportata complessivamente in modo esemplare in questa emergenza (eccettuata quella manciata di episodi che su cinque milioni di abitanti non fanno statistica) ma che meglio di molte altre sta reggendo l’impatto con il contagio”.
“Musumeci non perde occasione per tentare di fare demagogia, riuscendoci per giunta male – conclude Dipasquale – si comporta quasi come un regnante che concede premi ai sudditi, concede ‘fiducia’ e quasi lo dovremmo ringraziare per il suo essere magnanimo, mentre la Sicilia merita di essere trattata con rispetto, soprattutto in questa situazione”.

di Direttore18 Apr 2020 22:04
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