Mirabella: Vi ricordate la legge 61 dell’81 la legge su Ibla??? E Cassì dice

Ci siamo accorti, nell’esercizio di controllo dell’attività amministrativa, che rispetto agli oltre 3.100.000 euro che il Consiglio Comunale aveva, a seguito di una iniziativa consiliare di Mirabella del gruppo INSIEME del tempo (01-03-2019), stanziato per le incentivazioni delle attività economiche solamente € 725.000 sono stati spesi.
Mancano, solo per le incentivazioni, all’appello circa € 2.300.000.
Le superiori somme potrebbero soddisfare le varie domande che giacciono nei cassetti del Comune oramai da diversi anni ed invece nulla.
L’amministrazione Cassi sceglie la “discrezione”, il silenzio rispetto ad una delle questione più dibattute in città che fu anche oggetto di un’apposita commissione di indagine.
Pare che la Regione in mancanza di precise rendicontazioni abbia revocato tutti i fondi residui.
Caro Sindaco è necessario che su questa questione lei faccia il Sindaco, se ne è capace anziché fare facile ironia su chi ha merito e su chi ha colpa.
La questione merita attenzione e non può essere derubricata ad un semplice lavoro d’ufficio.
Perché non ha assunto nei confronti della Regione iniziative eclatanti a tutela della città????
Lei certamente come noi altri d’altronde non ha responsabilità su eventuali distrazioni di somme o su eventuali ammanchi ma certamente capirà che i fondi residui sono necessari per dare ossigeno alle nostre imprese ma anche per completare una serie di opere pubbliche rimaste incompiute e per iniziarne delle nuove.
Serve però chiarezza ed autorevolezza.
E Cassì risponde:

In merito all’intervento del gruppo “Insieme” relativo al blocco dei fondi della
legge 61/81 da parte della Regione siciliana il sindaco Peppe Cassì replica:
“Evidentemente distratto, il gruppo Insieme, presente in Consiglio anche nello scorso
quinquennio, scopre ora che la Regione ha bloccato i fondi della Legge su Ibla,
passati e futuri, a causa della mancata rendicontazione, avvenuta in questi anni da
parte del nostro Comune, sulle somme spese.
È una comunicazione che abbiamo più volte ribadito su temi specifici, come ad
esempio la nuova illuminazione per via Roma, prevista nei finanziamenti della legge
ma quindi al momento bloccata. Lo abbiamo comunicato ai diretti interessati, negli
incontri coi commercianti, e alla stampa.
È vero: non abbiamo promosso un’azione eclatante come ci accusa Insieme, ma
restiamo convinti che un’Amministrazione non abbia il compito di sollevare
polveroni, di puntare il dito contro chi c’era prima, bensì di offrire soluzioni. In questi
mesi, con grande impegno, gli uffici hanno svolto un importante esercizio di ricerca
per fornire alla Regione, con cui abbiamo mantenuto costanti contatti, le
rendicontazioni degli anni precedenti per ottenere il riaccredito dei finanziamenti
ritirati. Un lavoro gravoso, concluso recentemente e di cui attendiamo gli esiti,
avvenuto mentre le opposizioni criticavano sulla stampa le nostre presunte lentezze
sui centri storici, che proprio da quest’operazione di rendiconto potrebbero trovare
ossigeno. Rispediamo quindi al mittente le accuse di Insieme di non aver fatto “niente
di niente” o di “perdere tempo”. Lavorare senza clamori e polemizzare con chi c’era
prima per noi sono concetti antitetici: uno serve a individuare soluzioni, l’altro a
procurare alibi.

È la stessa modalità che abbiamo seguito per i recenti e gravosi rilievi della Corte dei
Conti circa alcuni bilanci precedenti: inutile puntare il dito, il compito di chi oggi
Amministra è difendere l’Ente pubblico nelle sedi opportune e non a mezzo stampa, e
trovare soluzioni”.

di Direttore07 Set 2019 13:09
Pubblicità