Passalacqua: sul parquet di Schio, capolista in A1, da prima nel girone di EuroCup
Passando quasi in souplesse anche a Barreiro nella trasferta più ad Occidente della sua storia, la Passalacqua ha ribadito l’assoluto dominio del suo girone di EuroCup, guadagnandosi anche il primo posto posto matematico in anticipo. Purtroppo la vittoria (80-57) in terra portoghese, netta e ottenuta anche senza Astou Ndour rimasta a Ragusa a curarsi, non ha portato soltanto la meritatissima consacrazione delle biancoverdi tra le grandi dell’EuroCup: il conto vede anche il brutto infortunio a Lia Valerio, che comporterà per la capitana una lunga serie di accertamenti e la sicura esclusione dalla supersfida di domenica sul parquet di Schio (ore 18, arbitri: Scrima di Catanzaro, Sartori di Arsiè e Corrias di Cordovado). Una brutta quanto sgradita tegola per coach Gianni Recupido, che deve registrare l’assenza forzata di un elemento prezioso, sia in campo sia in panchina, cardine del sistema difensivo: e sebbene non sia certo una novità il doversi arrangiare a causa di infortuni, resta il fatto che lo spessore dell’avversario e l’importanza della gara avrebbero imposto le aquile in campo al completo. Per fortuna ci sono di contorno anche due note positive: la presenza di Astou Ndour, che ha raggiunto a Schio le compagne di ritorno dal Portogallo, e potrà scendere regolarmente sul parquet vicentino e il ritorno “effettivo” di Laura Spreafico, assente addirittura dall’Opening Day (giocò appena qualche minuto) dopo essere stata già testata con successo (undici punti) in Portogallo. L’ennesima puntata della sfida infinita con Schio, anche se per la prima volta non vedrà lo scudetto sulla maglia delle vicentine, propone assolutamente intatti tutti i significati in chiave classifica, le motivazioni e il fascino di una giovane ma autentica “classica” del basket femminile italiano: le padroni di casa ci arrivano da prime della classe con una sola sconfitta, le ragusane da inseguitrici (staccate) per tre sconfitte di strettissima misura. Un successo della Passalacqua, che a Schio ha sempre offerto prestazioni straordinarie confortate anche da grandi vittorie (quella della Coppa Italia innanzitutto) riaprirebbe i giochi non soltanto in ottica play off ma anche per la partecipazione alla Final Four di Coppa Italia: naturalmente per ottenerlo serve la grandissima impresa, ma, ferme restando le grosse difficoltà dell’impegno e il pronostico non favorevole, non sarebbe certo un evento da “clamoroso al Cibali”.