Erosione spiagge: stop ai toni drammatici per favorire la cementificazione

Riceviamo e pubblichiamo.
Giorni addietro sul quotidiano “La Sicilia” abbiamo letto un ampio articolo relativo all’erosione delle spiagge del litorale siciliano. Seppur per qualche aspetto l’articolo si presenti interessante e condivisibile, ci sentiamo di esprimere alcune perplessità al riguardo.
Innanzi tutto, notiamo l’estrema drammatizzazione con cui viene trattato il tema: toni apocalittici che per molti aspetti sembrano, a nostro parere, eccessivi.
Come esempio di estrema erosione del litorale siciliano viene preso in considerazione il presunto arretramento della spiaggia di Sampieri, calcolato sulla base di uno studio della Regione Sicilia (sarebbe stato opportuno specificare a quanto risale), in cui si afferma che il settore orientale e centrale sono in arretramento rispettivamente di 13 e 4 metri; mentre il settore occidentale presenta addirittura un leggero avanzamento. Queste misure, peraltro non elevate, non significano nulla, trattandosi di una pocket beach, esse sono paragonabili anche a delle variazioni stagionali che normalmente si verificano nel corso dell’anno.
Probabilmente si trattava di uno studio che faceva riferimento a dati di qualche anno fa. Allo stato attuale, osservando le immagini cronologiche di google, anche una persona non competente potrà accorgersi che è almeno dal biennio 2009-2011 che la spiaggia di Sampieri non presenta questi “tragici arretramenti”.

di Redazione13 Mar 2017 11:03
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